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Cinzia Nalin
Nasce e vive a Venezia, si diploma al Liceo Classico e si laurea col massimo dei voti in Lettere Moderne a Ca’ Foscari. Si specializza nello studio critico dell’ Otto-Novecento italiano e francese. Segue il metodo critico psicanalitico di Francesco Orlando, che fu colui che la spinse all’applicazione della psicanalisi alla letteratura. Ha scritto saggi critici su Pasolini, Parise e Nievo. Studiosa di Pasolini e di autori che provengono dal nord est e dal confine con l’Austria e la Slovenia, si interessa di cinema e fa parte del collegio di lettura del Festival del Cinema di Trieste “Mattador”. Studiosa anche di Storia e Filosofia, intreccia nei suoi saggi ed articoli una visione trasversale della letteratura che non prescinde da ciò che crea il totale dell’animo umano nella produzione artistica. Ha presentato i suoi saggi in sedi quali l’Ateneo Veneto. Ha gestito a Venezia la libreria Serenissima. Ora gestisce una libreria indipendente a Bologna, La Luce Verde in Piazza Aldovrandi, e agisce da operatrice culturale.
* LUIGI MENEGHELLO. LINGUA E DIALETTO: LO HUMOR DELL’IRRAZIONALE Anche per Luigi Meneghello è doveroso ricordare che sono passati cento anni dalla sua nascita. Pochi in effetti, anche gli studiosi, che si sono ricordati di questo anniversario. Come altri autori che presento in questa modesta rubrica anche Meneghello è ec-centrico, ovvero vissuto fuori dai centri […]
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Cinzia Nalin: Pasolini, la purezza e la lingua Nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini si sente la necessità di dire ancora qualcosa di lui, su di lui. Dopo un periodo infinito dalla sua scomparsa, nel quale troppe voci avevano taciuto e dimenticato il grande intellettuale, da circa quindici anni si leggono anche […]
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* Cinzia Nalin. Gianni Celati: l’ultimo volo sopra tempo e spazio Oggi, che le feste sono finite e che ci avviamo al Carnevale, viene il desiderio di ricordare che Gianni Celati ci ha lasciato. Nel pensare a lui non si può prescindere dal carnevale bolognese. Alice era la bambina che volava sopra i tetti […]
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* Nel 1973 in una solitaria villa nei pressi di Varese, finisce di essere scritta un’opera dal titolo criptico: Dissipatio HG. Un anno dopo l’autore si uccide sparandosi un colpo di pistola alla tempia. Stiamo parlando di Guido Morselli e aveva chiamato la pistola con la quale si sparò, “la ragazza dell’occhio nero”. Forse […]
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* Boris Pahor, un triestino sloveno La lingua è probabilmente l’elemento dove confluisce di più la connotazione di appartenenza ad un gruppo etnico culturale. L’espressione verbale dei propri sentimenti, delle emozioni e alla fine della cultura, è un pilastro della parte della personalità connessa al proprio gruppo e alla certezza di essere capiti e […]
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* * Cinzia Nalin: Un ricordo di Mario Lavagetto * Il 29 novembre, esattamente sei mesi fa, ci lasciava Mario Lavagetto. Sentiamo pressante la necessità di raccontare quanto si rimanga più soli e quasi storditi, quando personalità come la sua non ci possono più indicare la strada attraverso nuove opere. Quella di Lavagetto è […]
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* Il taoismo di Bazlen era nella sua natura come altri hanno il platonismo o l’aristotelismo, un fondamento di pensiero e comportamento, come ebbe a dire Roberto Calasso. Il suo sciamanesimo eclettico lo portò al sincretismo intellettuale, la sua eterna inquietudine si inanellava nello yin e lo yang orientali. Nel polemos di questi concetti […]
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