Amina Crisma: Addio a Giangiorgio Pasqualotto, maestro e amico

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Giangiorgio Pasqualotto, amico e maestro, nonché generoso collaboratore di Inchiesta, ci ha lasciati stamattina, a Padova dove viveva.
Un primo momento di commiato sarà sabato 11 alle 15 in Via Turazza 23 , Padova, presso la FH Santinello.
Lunedì 13 alle 11 avrà luogo il rito accademico dell’alzabara al palazzo Bo a Padova.
Giangiorgio ha a lungo insegnato Estetica, Storia della Filosofia Buddhista, Filosofia delle Culture all’Università di Padova dove ha concorso, con Adone Brandalise, alla fondazione nel 1999 del Master in Studi Interculturali. Per molti anni direttore scientifico della Scuola Superiore di Filosofia orientale e comparativa di Rimini, è stato cofondatore dell’associazione di studi buddhisti Maitreya di Venezia e promotore e animatore della rivista Simplegadi. Era nato a Vicenza nel 1946; alla fine degli anni Ottanta, dopo essersi dedicato a Hegel, a Nietzsche e alla Scuola di Francoforte, ha luogo la sua scoperta degli Orienti, inaugurata con il seminal work Il Tao della filosofia (1989, rist. 2015) a cui da allora in poi saranno dedicate le sue principali pubblicazioni (Estetica del vuoto,1992; Illuminismo e illuminazione, 1997; Yohaku, 2001; East & West, 2003; Figure di pensiero, 2007; Dieci lezioni sul Buddhismo, 2008), in un percorso che lo ha portato a elaborare una originale prospettiva filosofica interculturale (Oltre la filosofia, 2008); Tra Oriente e Occidente, 2010; Filosofia e globalizzazione, 2010; Alfabeto filosofico, 2018).
Questa sua prospettiva, fondata su una concezione dialettica e pluralistica dell’esercizio della filosofia, si alimentava del confronto dialogico con molteplici interlocutori e animava incessantemente le sue conversazioni con allievi e amici, al cui novero da trent’anni mi onoro di appartenere. Ne offre una rappresentazione articolata il volume collettaneo in suo onore La filosofia e l’Altrove (2016) a cura di Emanuela Magno e Marcello Ghilardi; per vederne una efficace sintesi, ci si può riferire alle brevi pagine in cui Giangiorgio l’ha compendiata, in quello che è stato il suo ultimo articolo per Inchiesta, nel marzo 2024
Giangiorgio Pasqualotto: Per una filosofia interculturale
Giangiorgio Pasqualotto | 15 Marzo 2024
o si può far riferimento alla sua limpida lecture Schopenhauer fra Oriente e Occidente, reperibile su youtube.
Sono tanti gli spunti di riflessione che Giangiorgio ci affida, e che mi sembrano particolarmente pregnanti in questi tempi bui. Come questo, tratto dall’intervista che mi ha rilasciato nel febbraio del 2022, in occasione de convegno Dharma Today:
Il mio particolare interesse è che il buddhismo venisse studiato nei suoi fondamenti filosofici per mostrare quanto fecondi potrebbero essere per una nuova etica planetaria basata sulla compassione (non ingenua, ma equanime), per una nuova politica internazionale basata sulla cooperazione, per una nuova economia basata non più solo sul Prodotto Nazionale Lordo.
Amina Crisma | 24 Febbraio 2022 |
O quest’altro, tratto dalla sua premessa alla riedizione del 2015 del Tao della filosofia:
le tematiche della filosofia interculturale non hanno avuto e continuano a non avere risonanze significative all’interno del dibattito filosofico nazionale e internazionale. Le ragioni di questa scarsa ricaduta sono molteplici e di varia natura (…) E’ da ritenere che le ragioni di questa debolissima risonanza siano, almeno in parte, da far risalire alle rigidità delle discipline accademiche che mal sopportano non solo le contaminazioni interdisciplinari ed interculturali, ma anche i semplici ponti che tentano di mettere in comunicazione diverse discipline, culture e civiltà. In secondo luogo si dovrebbero tener presenti le ragioni o, meglio, i ‘sentimenti’ che hanno a che fare più da vicino con germi xenofobi mai estinti, con residui di fondamentalismi religiosi e con rigurgiti di tipo razzista che infestano non solo l’Italia e non solo l’Europa.
Ci sembra, anzi, che le tendenze che germinano da tali poltiglie psicologiche e ideologiche si stiano facendo sempre più invadenti ed arroganti. Questa riedizione del Tao della filosofia può forse costituire un frammento ancora utile a tenere aperta qualche piccola fessura di luce in un orizzonte culturale che (…), si fa sempre più stretto e più cupo.
Giangiorgio Pasqualotto: Il Tao della filosofia
Giangiorgio Pasqualotto | 11 Maggio 2015
Mentre ci congediamo da Giangiorgio – e rimpiangeremo per sempre la sua mitezza, la sua dolcezza, la limpidezza e la finezza del suo argomentare, la sua generosità – ci auguriamo di riuscire almeno un po’, seguendo il suo esempio, a cercare di essere ponti, e a cercare di mantenere aperta qualche piccola fessura di luce in questi giorni cupi.
(scritti di/su Giangiorgio Pasqualotto: www.inchiestaonline.it )
Category: Culture e Religioni

