Roberto Dall’Olio: Mozambico

| 17 Marzo 2021 | Comments (0)

 

 

          Bambini in Mozambico (Flichrm Steve Evans)

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Si muore di Covid 

Si muore di oblio
Si muore per Dio
Mozambico 
I bambini
Mozzati la testa 
I jihadisti 
Fanno festa 
Nessuno sente
Si muore di Covid
Che altro?
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Diffondiamo da La voce di New York del 16 marzo 2021  l’articolo di Alessandra Loiero In Mozambico, bambini decapitati dall’Isis:Nella foto qui sopra Bambini in attesa di cibo nel campo di Macuacua nella provincia di Gaza.

Bambini e giovani ragazzi vengono decapitati dai militari islamici nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico. È la sconvolgente denuncia contenuta nell’ultimo rapporto di Save the Children, che raccoglie le tremende testimonianze delle mamme di alcuni ragazzi trucidati dai terroristi legati all’Isis. Il conflitto, iniziato con l’insurrezione islamista nel 2017, continua a provocare l’esodo di migliaia di persone. Circa 670mila sono dovute fuggire dai loro villaggi e i morti sono stati oltre 2.500. Ma nell’ultimo anno la situazione è gravemente peggiorata.Tra le tante storie, emerge quella di Elsa, una madre di 28 anni, alla quale è stato brutalmente strappato suo figlio Filipe di dodici anni. “Quella notte il nostro villaggio fu attaccato e tutte le case furono bruciate. In quel momento mi trovavo con i miei quattro figli e scappammo nel bosco. Ma il mio figlio maggiore fu preso e poi decapitato. Non abbiamo potuto fare nulla. Avrebbero ucciso anche noi“.C’è poi Amelia, 29 anni. Con i suoi tre bambini è attualmente rifugiata nella casa del fratello. Il quarto figlio aveva 11 anni quando è stato assassinato. “Ho il cuore spezzato – dice – non ho potuto dirgli addio”. Non è la prima volta che emergono notizie di civili trucidati dai militanti islamici in Mozambico. Lo scorso novembre, i media locali hanno riportano la notizia di oltre 50 persone decapitate su un campo da calcio a Cabo Delgado. E ad aprile dell’anno scorso decine di civili furono massacrati in un attacco contro un villaggio. “Queste storie ci hanno sconvolto“, ha affermato alla BBC il direttore di Save the Children in Mozambico, Chance Briggs. “Il nostro personale è scoppiato in lacrime nel sentire la sofferenza raccontata dalle madri nei campi profughi”. “Questa violenza deve finire“. Pochi giorni fa, l’amministrazione Biden ha aggiunto i militanti islamici nella lista nera delle forze terroriste appartenenti all’Isis. Con la copertura di un programma di addestramento militare, noto come JCET (Joint Combined Exchange Training), i Green Beret americani sono arrivati nel nord del Mozambico per aiutare l’esercito locale a combattere la brutale insurrezione che sta devastando il paese. Sono circa una dozzina i soldati delle forze speciali USA che questa settimana hanno iniziato l’addestramento delle truppe mozambicane. Può essere un primo passo verso l’intervento americano? Dennis Hearne, ambasciatore USA in Mozambico, ai microfoni della BBC, non ha confermato l’ipotesi, ma ha solo spiegato che si tratta di un aiuto per combattere “l’estremismo e il terrorismo violento” a Cabo Delgado. L’ingresso delle forze armate statunitensi segna in realtà solo l’inizio di uno sforzo internazionale che finora ha visto solo la partecipazione di gruppi paramilitari del Sud Africa.

 

Category: Arte e Poesia, Donne, lavoro, femminismi, Osservatorio internazionale

About Roberto Dall'Olio: Roberto Dall'Olio (1965) è attualmente Assessore all'intercultura, valorizzazione dei beni culturali e sport del Comune di Bentivoglio (Bologna). È membro del direttivo bolognese dell'Anpi. Poeta e autore dal forte impegno civile, insegna Storia e Filosofia al Liceo Classico "Ariosto" di Ferrara. Ha vinto il concorso nazionale di poesia va pensiero a Soragna (Parma).Tra le sue pubblicazioni: Entro il limite. La resistenza mite in Alex Langer (La Meridiana, 2000); Per questo sono rinato (Pendragon, 2005); La storia insegna (Pendragon, 2007); Il minuto di silenzio (Edizioni del Leone, 2008), La morte vita (Edizioni del Leone, 2010).

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