Salvatore Cannavò: Mutualismo. Ritorno al futuro per la sinistra. Il 6 novembre a Bologna
Giornalista, nato nel 1964, ho lavorato per tredici anni al quotidiano Liberazione in cui sono stato vicedirettore con Sandro Curzi. Dal 2006 al 2008 sono stato anche deputato. Dopo aver lasciato gran parte della vita precedente, e un periodo di disoccupazione, ho ripreso a fare il giornalista a il Fatto Quotidiano dove dal 2010 mi occupo di economia e di tutto quello che riguarda il lavoro. Nel 2012 ho partecipato, volentieri, alla fondazione de il Fatto del lunedì. Dirigo la casa editrice Edizioni Alegre e faccio parte della rivista Letteraria. Ho scritto, Porto Alegre, capitale dei movimenti (manifestolibri, 2002), La rifondazione mancata (Edizioni Alegre, 2009), Altre Sanguisughe, l’Italia derubata (Aliberti, 2011), C’era una volta la Fiat (Edizioni Alegre, 2014).
Diffondiamo da il blog di Salvatore Cannavò su Il fatto quotidiano.it del 5 marzo 2018 I segnali erano evidenti a chi volesse coglierli. Cinque anni di governo indecoroso, fatto di arroganza, distacco dalla realtà, montatura di un clima anti-migranti, politiche di austerità, cialtronerie varie, non potevano che produrre il risultato del 4 marzo. La fuga […]
La sconfitta del movimento operaio alle nostre spalle è profonda, più di quanto si creda o si voglia ammettere. Tutto quello che accade autorizza a ritenere concluso un ciclo storico, quello lungo apertosi con la formazione stessa del movimento operaio, delle sue strutture, partiti, sindacati, associazioni, per un nuovo periodo contrassegnato dall’ignoto. La fase […]
Diffondiamo dal blog di Salvatore Cannavò. com dell’8 maggio 2015 Che il progetto Garanzia Giovani sia un flop è ormai assodato. Che lo stanziamento previsto dall’Unione europea, 1,5 miliardi per l’Italia, sia stato un affare per aziende private, agenzie del lavoro o Enti di formazione, è invece un fatto poco noto. Eppure, leggendo le […]
Diffondiamo dal blog di Salvatore Cannavò del 23 marzo 2015 Parlare di fine del movimento operaio non significa negare l’esistenza di interessi di classe o non vedere la presenza di lotte e di resistenze, di vertenzialità anche aspre. Le lotte di vari comparti sindacali, non eliminano l’essenziale: è venuta meno la costruzione politica, culturale e […]