Roberto Dall’Olio: La morte di Berta Caceres
Berta Caceres (nella foto in alto), l’ecologista indigena honduregna che nel 2015 aveva ottenuto il massimo riconoscimento mondiale per le lotte ambientaliste, il Premio Goldman, è stata uccisa nella notte tra il 2 e il 3 marzo nella sua casa di La Esperanza, nell’est del paese centroamericano in quella che molti hanno definito un’esecuzione annunciata. Due uomini, ha raccontato Hugo Maldondo, presidente del Comitato per la difesa dei diritti umani, hanno fatto irruzione nella casa di Caceres intorno all’una del mattino (le 7 in Italia) e l’hanno freddata a colpi di arma da fuoco. L’anno scorso Berta Caceres aveva ricevuto il premio Goldman perché si era si era mobilitata contro il progetto della diga di Agua Zarca. A suo parere lo sbarramento sul fiume Gualcarque , considerato sacro dai lenca poneva a rischio “l’approvvigionamento di acqua, alimenti e medicine di centinaia di indigeni , ignorando il loro diritto a una gestione sostenibile del loro territorio”. Come ha commentato Erika Guevara Rosas responsabile per le Americhe di Amnesty International l’uccisione di Berta caccerei ” è una tragedia che si poteva prevedere da anni perché vittima da anni di una campagna di minacce e intimidazioni a causa della sua lotta ambientalistica”
LA MORTE DI BERTA CACERES
il tuo popolo
è antico
più delle montagne
le montagne
vennero
dopo del tuo popolo
tu eri antica
nel tuo popolo
la grande sorgente
della vostra terra
assetava
gli assetati
di dollari
più nuovi
di una nuvola
nei tuoi cieli
di pioggia
ti sei opposta
al grande esproprio
della ricchezza
la tua vita
ora
ti è stata
espropriata
ma
il sangue
della giustizia
è più antico
della morte
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