Alberto, Anna Luisa, Alessandra L’Abate: Appello per trasformare la Verde Vigna di Comiso (Ragusa) in un Centro di vita non violenta

| 23 Gennaio 2016 | Comments (0)

 

 

 

Riceviamo da Alberto l’Abate questo significativo appello. La foto in alto è una foto storica della  Verde Vigna posta sotto sequestro per il suo utilizzo durante i blocchi all’entrata della base

 

Cari amici e compagni della bella, grande, lotta nonviolenta…

Ritroviamoci a Comiso per salvaguardare il successo delle lotte contro i missili degli anni ’80 e per far ri-nascere (a distanza di 30 anni) un centro di Vita Nonviolenta !

3 LUGLIO:

Celebrazione del 18mo Anniversario della Peace Pagoda

costruita dal reverendo Morishita, monaco buddista nonviolento giapponese;

 

4/5 LUGLIO: ASSEMBLEA DEI MULTIPROPRIETARI

per elaborare proposte su come sviluppare e partecipare al progetto

 

Una delle battaglie più importanti portate avanti dal movimento pacifista italiano è stata quella contro l’impianto dei missili Cruise a Comiso negli anni ’80. Vi hanno contribuito in modo essenziale i movimenti nonviolenti Italiani storici: Movimento Nonviolento e Movimento Internazionale per la Riconciliazione, assieme  alla Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari), alla Coop. Campo Internazionale per la Pace, ed al movimento internazionale delle donne che presero il nome de “La Ragnatela”.

Lottavamo contro i missili nucleari, oltretutto di “primo colpo”, ovvero da sparare prima di quelli dell’avversario (quindi di attacco preventivo e non di difesa); e pertanto, a maggior ragione, contrari alla Costituzione Italiana (la “deterrenza” nucleare in sé, come ben spiegava Don Milani, è del tutto inaccettabile). A breve raggio questa lotta sembrava persa perché un certo numero di missili nucleari era stato installato nella base.

Pochi anni più tardi però i missili Cruise sono stati eliminati grazie all’accordo INF (Forze nucleari intermedie) tra Reagan e Gorbaciov e la base di Comiso è stata trasformata nell’ aeroporto civile “Pio La Torre”. Pio la Torre era un sindacalista della CGIL di Palermo che  venne assassinato dopo aver promosso la raccolta di oltre un milione di firme di siciliani contro la base. Secondo i militari ed i governi degli Usa, della Germania e dell’Italia l’accordo INF è giunto proprio grazie alla presenza dei missili. Viceversa, le stesse dichiarazioni di Gorbaciov e studi autorevoli, ben documentati (Wittner, New York), hanno dimostrato il ruolo fondamentale delle lotte nonviolente in Italia e in molti altri paesi.

Durante la lotta furono organizzati vari campi per la pace, e per questo scopo acquistati dai nonviolenti due terreni proprio accanto alla base militare: La Verde Vigna e La Ragnatela (e dai pacifisti anche l’IMAC e il Cigno Verde). Il terreno delle femministe è stato  espropriato per la pista dell’aeroporto civile, e le donne della Ragnatela hanno ricevuto un rimborso utilizzato a sostegno di attività per la pace di altri gruppi di donne.

La Verde Vigna venne acquistata con i fondi dell’obiezione di coscienza alle spese militari (OSM) delle campagne 1982/83 e mediante la campagna di acquisto di un metro quadro che ha coinvolto centinaia di persone per un totale di 989 proprietari (visura catasto 2016).

I pacifisti locali (di Comiso, Ragusa, etc), fra i quali multi-proprietari e/o che hanno convissuto portando avanti lavori di sistemazione abitativa ed agricola, sono ancora presenti ed hanno formato un gruppo che desidera attrezzare la Verde Vigna a centro di documentazione e formazione. Inoltre si intende promuovere un modo di vita alternativo, non consumistico, incoraggiando energie dolci e l’agricoltura biologica.

La militarizzazione nell’isola – purtroppo – prosegue con il MUOS, impianto per la guida dei “droni”, le armi del futuro. L’apporto italiano alla “condivisione nucleare NATO” si completa con l’ammodernamento delle bombe B-61, in modo che – nel modello a teleguida – diventino trasportabili dagli F-35 in via di acquisizione.  Lo sviluppo di questo centro richiede un impegno costante e fondi che gli amici locali non possono affrontare da soli.

Con questo appello invitiamo tutti i multi-proprietari

(sia OSM che partecipanti alla campagna del metro quadro),

e gli amici della Verde Vigna,

a programmare un viaggio,

a partecipare attivamente alla organizzazione di questo evento,

ed ad inviarci i loro contatti via e-mail e/o a chiamarci:

 

Alberto, Anna Luisa, Alessandra L’Abate,

Via Antonio Mordini 3, 50136 Firenze – Tel. 055/690838

 

alberto.labate@libero.it; alessandra.briciole@gmail.com

 

Firmatari al 20/1/16:

Gabriella Diocleziano (Comiso), Francesco Maione (Comiso), Vladimiro Parisi (Comiso) , Salvatore Schembari (Comiso),   Biagio Battaglia (Ragusa), Fortunato Sindoni (Barcellona (Me.), Alfonso Navarra (Milano).

 

 

Category: Movimenti, Osservatorio Sud Italia, Welfare e Salute

About Alberto L'Abate: Alberto L'Abate (Brindisi, 1931) è un sociologo italiano, impegnato nella ricerca per la pace e la non violenza . Allievo di Aldo Capitini è stato collaboratore delle iniziative di Danilo Dolci nella comunità di Trappeto. Come docente universitario, ha la cattedra di sociologia dei conflitti e ricerca per la pace, ed è promotore del corso di laurea in "Operazioni di pace, gestione e mediazione dei conflitti" dell'Università di Firenze. All'impegno accademico affianca l'attività di ricerca e di formazione nel Movimento Nonviolento e nelle Peace Research, nonché di portavoce dei Berretti Bianchi e promotore dei Corpi civili di pace. Come ricercatore e programmatore socio-sanitario, è stato anche un esperto delle Nazioni Unite, del Consiglio d'Europa e dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. Inoltre ha promosso e condotto l'esperienza dell'ambasciata di pace a Pristina e si è impegnato nella "Campagna Kossovo per la nonviolenza e la riconciliazione", importante esperienza di mediazione per la pacificazione di una zona appena uscita dalla guerra nell'ex-Jugoslavia.

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