Eduardo “Pacho” Dellagiovanna: La morte è solo un sintomo del fatto che c’è stata una vita..
La mia amica Laura Corradi mi ha inviato questa intensa lettera scritta da Eduardo “Pacho” della Giovanna prima di spararsi il 7 gennaio 2017. E una lettera drammaticamente attuale anche se è stata scritta sette mesi fa. (v.c.)
1. RADIO ONDA D’URTO: L’ULTIMO SALUTO E L’AMARO GRIDO DI ACCUSA DI “PACHO”, EX GUERRIGLIERO ESULE ARGENTINO A BRESCIA
Questa mattina, sabato 7 gennaio 2017, Pacho, un compagno argentino esule politico in Italia dalla fine degli anni 70, ha deciso di morire sparandosi un colpo di pistola nella sua abitazione nel centro di Brescia.
Eduardo “Pacho” Della Giovanna, nato in Argentina nel 1951, è stato militante, fino al suo scioglimento, dell’organizzazione guerrigliera marxista PRT-ERP in Argentina, Spagna, Messico e Italia.
Fino al 1973 il PRT-ERP era la sezione argentina della IV Internazionale. In quell’anno ci fu la scissione tra l’ala più “ortodossa” (che diventerà il PST) e quella più “guevarista” (che manterrà il nome di PRT-ERP) guidata da Mario Roberto Santucho (assassinato dalla dittatura tre anni più tardi). Pacho apparteneva a quest’ultima corrente.
Esiliato dalla dittatura si stabilì a Brescia alla fine degli anni ‘ 70 e si impegnò in attività di solidarietà con i popoli latinoamericani. In particolare lo si ricorda, accanto a Guido Puletti e ad altri esuli latinoamericani, nella campagna per il boicottaggio dei mondiali d’Argentina del ’78 e nella lotta contro l’installazione dei missili Pershing e Cruise, nel 1981, in Italia. Fu poi presidente di Apasci (Associazione per la pace, la solidarietà e la cooperazione internazionale). Sempre attento alla situazione politica internazionale, Pacho ha partecipato nel corso di questi ultimi anni a iniziative e manifestazioni organizzate dalla sinistra a Brescia.
Prima di spararsi, Pacho ha inviato, alle ore 6,14 di sabato 7 gennaio 2017, una mail in spagnolo a Radio onda d’urto e ad alcuni altri amici e amiche. Un testo denso di dignità e allo stesso tempo un amaro grido di accusa verso il sistema capitalistico, inumano e feroce.
Su Radio Onda d’urto si può ascoltare la trasmissione realizzata durante lo spazio approfondimenti dalla Redazione di Radio Onda d’Urto in ricordo di Pacho, con le testimonianze dell’amico e compagno Eduardo e della ex moglie Consuelo. Ascolta o Scarica.
Di seguito viene pubblicata la traduzione della lettera senza alcuna modifica.
Hasta siempre, companero Pacho!
Seguiranno comunicazioni e informazioni sul funerale.
2. Eduardo “Pacho” Dellagiovanna : ALL’AUTORITA’ LEGALE CHE CORRISPONDA
Un giorno (veramente oggi è 07 Gennaio 2017), incominciai a scrivere quello che penso e da qualche maniera vivo da tanto tempo, anni per essere sincero (e faro il tentativo di spiegarlo, provando ad essere sintetico).
Mi permetto, per evitare interpretazione equivoche, di farlo nella mia madrelingua, dove meglio posso raccontarvi le mie ragioni, anche se non è facile in queste circostanze .Vi chiedo di trovare un interprete o traduttore, Grazie.
Io, Eduardo Dellagiovanna ( più conosciuto con il soprannome “Pacho” dagli amici) sto per compiere 66 anni (il 30/01/2017); dal Gennaio 2015 tra ferie, permessi retribuiti, cassa Integrazione etc. non sto più lavorando. Impossibile proseguire con le collaborazioni esterne (personalmente “collaboratore della Provincia di Brescia nel settore Trasporto pubblico” tramite Cooperativa Sociale, per la legislazione e i tagli di bilancio politici, per tanto disoccupato “ufficiale” dal Giugno 2015 e riscuoto un sussidio di disoccupazione (INPS-Naspi) che terminerà ad Aprile o Giugno del 2017 non lo so esattamente (oggi non mi interessa più); quindi dopo oltre 34 anni di contributi pensionistici allo stato italiano, con le nuove disposizioni legali in materia(grazie sig.ra Fornero!), io resterei 18 mesi senza la possibilità economica di sopravvivere, dato che non avrei entrate fino al momento in cui la legge mi permetterebbe di percepire una pensione.
La mia possibilità reale di poter trovare un’occupazione oggi in Italia, per “arrivare all’età del pensionamento” è così poco probabile come vincere una lotteria senza possedere il numero vincente.
L’ultimo sussidio che ho ricevuto (il 14/12/2016) è stato di 599,00 euro; come potrete immaginare, è totalmente insufficiente. Quando iniziai a riceverlo era di 880 euro (anche se il mio stipendio sfiorava i 1.300 mensili e già mi costava arrivare alla fine del mese, però pagavo tutte le fatture.
Ho letto su Facebook (non so se sia vero) dichiarazioni di un ministro Italiano che con 350,99 euro si può vivere dignitosamente, lo stesso che dichiarò che i giovani andassero all’estero (questo è verità perchè ha ritrattato pubblicamente), senza commenti…., in tal caso provi lui, che mi risulta incassi qualcosa come 10.000 euro mensili, a spiegarmi come faccio io a pagare 380,00 euro di affitto più luce, gas, acqua, telefono, prestito bancario -180,00 mensile- e mangiare per sopravvivere?, gran sorete…mi piacerebbe pubblicare le mie riflessioni-condizioni di vita (per lo meno queste che condivido con milioni di persone in questo paese e nel mondo) ma credo che mi censurerebbero su Facebook; soltanto per vedere quanti “likes” riceverei…e, naturalmente, che mi risponda anche se io non potrò leggere (la sua risposta) perchè per me sarà “time over”…
Se a questa situazione aggiungo il mio stato fisico (la cardiopatia e il tumore alla corda vocale) il mio stato psicologico; la mia separazione e posteriore divorzio nel 1997 (?) la mia lenta ma certa dipendenza dall’alcol (vino per essere chiaro e al tabacco 25/30 sigarette al giorno) la malattia della mia compagna nel 2006 che è terminata con la sua morte quando aveva compiuto 44 anni di vita (2009), l’infarto risolto con 3 by-pass nel 2010; il suicidio della mia seconda ex-moglie in quello stesso anno, il tumore e operazione del carcinoma nella mia corda vocale nel 2013, la disoccupazione…. credo che la conclusione (mi riferisco alla mia azione) era e sarà evidente, l’unica possibile. Forse l’ho cercata con altri mezzi ma è un cammino molto lento per le mie necessità attuali.
Dopo tutto, cosa mi resta?, che io perda amici stretti e sinceri?; ho perso la mia autostima e ciò ha provocato che il mio istinto di sopravvivenza (eros, crolli davanti al mio thanatos), di conservazione scarseggi; quando mi sveglio, ciò che mi spinge ad alzarmi è la mia vescica piena…e l’appetito dei miei gatti.
Psicologicamente, la mancanza di soluzioni possibili e/o reali mi angoscia e deprime. Ha chiamato la mia banca (o la finanziaria) perchè devo due rate del prestito (saranno 3 il 27/01/2017), le bollette che mi arrivano e confesso, non sono cifre esose (chissà per un politico o un occupato sia differente, ma per me 1.000 o 1.00.000 fa lo stesso: qualunque cifra NON POSSO PAGARLA). Semplicemente perchè non l’ho.
Perdonate l’analisi superficiale e ripetitiva del sistema e cause… ma in quest ultimo momento ragiono con i gomiti.
Non ho più voglia di vivere nè incentivi per farlo; la questione sta peggiorando non da giorno a giorno, ma da ora in ora.
Dovrei faremi una visita medica oculistica (è dieci anni che non lo faccio, vedo malissimo!) ma; non ho denaro.
Dovrei consultare un dentista (ho vari elementi in auto-espulsione per non parlare dell’igiene dentale) ma; non ho denaro.
Dovrei rinnovare il mio porto d’armi, il passaporto, il vestiario, etc. non ho denaro.
Le fatture già arrivate che dovrei cancellare a Gennaio 2017 (per non parlare di quelle scadute) ma; non ho denaro per saldarle..
Questa è la mia vita oggi in un paese “democratico” (con una costituzione bellissima e disapplicata) dove un parlamentare (destra-centro-sinistra?) -in 1 mese guadagna quanto io non guadagno in 1 anno (ll NASPI non contempla neppure una tredicesima! ) e la sopportazione di questa realtà, situazione (non solo in Italia) diventa per mè troppo pesante. Politiche e sistema di governo decidono come devo morire, se di fame o di debiti; mi hanno tolto l’illusione che la vita anche se difficile è bella; non sopravvivo con il sorriso di un bambino o la bellezza di un tramonto /albeggiare; questo sistema mi impone che se non pago e/o non produco, non servo, per tanto scompaio.
Confesso, non mi hanno vinto i militari argentini, ma adesso non ne posso più. Ho sottostimato il nemico (sistema), non lo credevo, non lo immaginavo tanto inumano e feroce ( como direbbe Galeano). In ogni modo non rinnego assolutamente tutta la mia vita militante in Sudamerica. In Italia ho militato per anni in solidarietà e cooperazione internazionale, ho conosciuto la generosità umana di tanti italiani e non solo, ma generosità reale.
Devo chiedere “aiuto” al municipio?, non credo che sia corretto, la mia esperienza di vita per dirlo in qualche maniera (capitemi, non è un momento in cui penso serenamente per esprimere idee e sentimenti): credo che corretto sia che ciò che mangio e consumo, devo guadagnarmelo!.
Possibilità attuali in Italia nella mia situazione di guadagnarmelo: nessuna!!!
Mi dispiace per quegli amici sinceri che mi circondano; non li nomino per timore a non menzionarli tutti e anche alla proprietaria di questa casa, la dottoressa A.V. alla quale devo 7 mesi di affitto non saldato, realmente non se lo merita ma non sono in condizioni di pagare, semplicemente non ho il denaro nè possibilità di averlo.
Chiedo, (neppure so a chi farlo) immagino ai Servizi Sociali del Municipio della Città di Brescia dove vivo e risiedo, dato che sono indigente e non ho familiari in Italia, di essere cremato nel modo più laico, semplice e rapido possibile, al tempo stesso ripeto, mi piacerebbe che i miei gatti non siano sacrificati.
Nessuno mi ha suggerito questa soluzione; è il sistema vigente e la mia impotenza che mi produce ciò che mi porta a prendere questa mia decisione, l’unica possibile. Questo è tutto, sicuramente i miei amici si incaricheranno di dare comunicazione ai miei parenti che ancora ho in Argentina.
Chiedo a tutti, sinceramente scusa per i problemi reali e burocratici che credo (polizia, pompieri, amici destinatari di questo messaggio, etc.)
Dovranno entrare dalla via e utilizzare qualcosa per tagliare la catenella di sicurezza della porta d’ingresso (1° piano, porta a destra -vetri e sbarre, unica), la seconda possibilità è dalla via, la finestra grande all’altezza del balcone del mio vicino che lascerò aperta. Non voglio lasciare un arma alla mercè di qualunque persona che entri nel mio domicilio. Nella cassaforte (aperta, troverete le munizioni).
(Recordatevi della mia richiesta per i miei meravigliosi gatti anche se sarà difficile e soprattutto che non li separino dopo 10 anni di vita in comune tra di loro ).
Eduardo (Pacho) Dellagiovanna. – Vicolo del Moro, 15 – primo piano – Città di Brescia (Centro Storico). Per aprire il portone d’ingresso dalla via, dovrete disturbare qualche vicino.
P.S. 1.: Ieri mi ha chiamato la banca: per il 27/12 avrei dovuto pagare 360,00 euro e, è arrivata la fattura dell’energia elettrica e del gas: 108 e qualcosa euro…non li ho.
Mi restano (oggi 06/01/2017) sul mio C/C meno di 1,85 cent di euro e nel portafoglio niente, ho potuto fumare grazie alla generosità di Elizabetta ieri, al pranzo di Beppe e 50,00 euro che mi ha lasciato Gigio la settimana scorsa….più i pranzi pagati da Livio.
Come si potrà apprezzare, non ho scritto questo in un solo giorno, è quasi come un diario.
Termino con un haiku del meraviglioso scrittore uruguaiano Mario Benedetti:
Dopo tutto
la morte è solo un sintomo,
del fatto che c’è stata una vita…
P.S. 2: PiChiedo scusa per lo stato della casa (pulizia, ordine, etc.), como immaginerete, è da tempo ciò che meno mi preoccupa.
Condividete questo ultimo messaggio (se volete) con chi considerate gli possa interessare o cancellatelo.
Ancora grazie e chau a tutti. Oggi 07/01/2017. . .
Pacho.
Per favore, chi riceva questo comunicato che informi la/le autorità pertinenti, non è uno scherzo.
pacho.
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