Bruno Giorgini: Quando il Corsera della reazione manipola il mondo dei fatti

| 12 Maggio 2013 | Comments (0)

 

 

 

Che  il Corsera abbia un penchant reazionario non è una notizia, bensì una consuetudine. Ma a volte il troppo storpia. Come è noto il giornale domenicale è corredato di un inserto culturale, La lettura, con nomi di spicco, e spesso pregevoli testi. Poi a volte scivola, rovinando precipitosamente nella mistificazione che sfiora l’imbroglio.  Una pagina interessante per esempio va sotto il titolo Orizzonti Mappe, dove si cerca di organizzare un argomento sotto forma di network, o di cronogramma, insomma un grafico dove mettere in ordine il mondo.

Nel numero del 12 maggio 2013 gli arditi del Corrierone si cimentano con Stabilità e alternanaza mappando i governi d’Italia, Francia, Germania, Regno Unito, Spagna dal 1945 a oggi. A colpo d’occhio ci s’accorge che qualcosa non va.

Per l’Italia sono rappresentati con la fotina soltanto De Gasperi e, udite udite, D’Alema “il primo excomunista a diventare capo del governo in un Paese della Nato”, il che è vero dimenticando per strada che il governo D’Alema fu sostenuto da Cossiga, già capo di gladio, la struttura clandestina di civili e militari organizzata  per conto della Nato in funzione anticomunista, e forse molto peggio. Mentre invece non meritano menzione nè il primo governo Moro di centrosinistra, oppure il governo Prodi che portò l’Italia nell’eurogruppo.

Ma il vero e proprio scandalo avviene quando per la Francia compaiono solo De Gaulle, e passi, con Pompidou. Scancellato Mitterand, ohibò.

In  Germania va ancor peggio, fanno la loro apparizione Adenauer, Kohl  la signora Merkel, tutti e tre di destra, e nemmeno un cancelliere della SPD. Nella spazzatura della storia viene buttato persino Willy Brandt che inventò  la ostpolitik, e scusate se è poco signori del Corriere. Si tratta di una scancellazione da far invidia all’URSS dei tempi staliniani, quando appunto si cancellavano dalle foto pubbliche di gruppo le facce e le figure dei dirigenti non graditi al capo.

Forse pensando di recuperare, per il Regno Unito compare Blair, il laburista meno laburista di tutti, e per la Spagna Gonzalez che fu invece un dignitoso primo ministro socialista.

Se alla fine facciamo i conti, includendo anche D’Alema che proprio qualcosa di sinistra non l’ha mai detta, gli esponenti della sinistra sono tre, quelli di destra sono sette. E, ripeto, scompaiono leader che hanno fatto l’Europa come Mitterand e Brandt.

Devo dire che se l’autore del cronogramma, Alavaro Valino, information designer spagnolo che vive a Washington, li ha espunti dalla storia dei governi europei, e ci vuole una bella improntitudine ma dubito sia tutta farina del suo sacco, nell’articoletto didascalia  a piè di pagina firmato da Antonio Carioti, i loro nomi vengono raccattati dal sacco della spazzatura per un citazione, sia pure en passant.

L’unico commento che si può aggiungere all’evidente mistificazione della storia, è che questa avviene in un mezzo che si vorrebbe “culturale”, e non esiste cultura che non sia libera e volta alla ricerca e rappresentazione della verità, qui palesemente violata. Ovvero l’ideologia che come si sa deve essere obsoleta per le persone e i partiti di sinistra, funziona invece a pieno regime per la destra proprio nel senso definito da Marx di falsa coscienza.

PS. Non essendo la prima volta che La lettura, inserto domenicale del Corriere, diventa vettore di ideologia reazionaria mascherandola sotto il cerone di una pretesa cultura, il che trovo segno di particolare e intenzionale disonestà intellettuale, credo proprio che smetterò di leggerlo.


Category: Politica

About Bruno Giorgini: Bruno Giorgini è attualmente ricercatore senior associato all'INFN (Iatitutp Nazionale di Fisica Nucleare) e direttore resposnsabile di Radio Popolare di Milano in precedenza ha studiato i buchi neri,le onde gravitazionali e il cosmo, scendendo poi dal cielo sulla terra con la teoria delle fratture, i sistemi complessi e la fisica della città. Da giovane ha praticato molti stravizi rivoluzionari, ha scritto per Lotta Continua quotidiano e parlato dai microfoni di Radio Alice e Radio Città. I due arcobaleni - viaggio di un fisico teorico nella costellazione del cancro - Aracne è il suo ultimo libro.

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