Laura Corradi: 8 marzo. Le donne curde difendono la loro autonomia a Rojava
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In occasione dell’8 marzo invio una foto di donne curde che difendono la lora autonomia nel Rojava
Il Rojava si è dichiarato indipendente durante la guerra civile siriana del 2012, a seguito della riirata del governo siriano da tre zone a popolazione prevalentemente curda: Ğazīra, Kobani e ‘Afrīn.
È salito quindi al potere il PYD, Partito dell’unione democratica, che ha costituito nel 2013 ò’Amministrazione autonoma della Siria del Nord Est, il cui sistema politico è quello del confederalismo democratico. Da allora il suo governo ha sempre promosso tre grandi temi: ecologia, eguaglianza tra i sessi, e democrazia diretta. Nel 2014, infatti, ha pubblicato la Carta del Rojava: un documento giuridico che rifiuta l’autoritarismo, il militarismo, il centralismo e promuove una netta divisione tra Stato e religione.
L’autodifesa è uno dei principi cardine della società del Rojava, sia a livello individuale che nazionale. Sono presenti infatti milizie, come il PKK (Partito dei lavoratori del Kurdistan) e il YPG (Unità di protezione popolare), la maggioranza dei quali comprendono sia uomini che donne. L’eccezione è il YPJ, acronimo che significa Unità di protezione delle donne, composto da sole combattenti femminili. Nato nel 2013, il gruppo è stato fondamentale per molte vittorie militari.
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