Banning Poverty 2018: Se gli impoveriti fossero F-35

| 5 Luglio 2013 | Comments (0)

 

 

 

 

MESSAGGIO APERTO AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA  ITALIANA

Illustre Signor Presidente,

 

La ringraziamo per aver dimostrato apertamente, senza ipocrisia, a seguito della decisione presa dal Consiglio Supremo della Difesa da Ella  presieduto, che se i poveri (gli impoveriti), in particolare, l’armata dei milioni di giovani senza alcuna prospettiva  di occupazione  futura, fossero una squadra di F-35 farebbero l’oggetto privilegiato di massicci investimenti; se il lavoro fosse un  F-35 ci sarebbero tanti miliardi da “spendere” in barba al “debito” pubblico;  se le scuole fossero una pattuglia di F-35 esse sarebbero rapidamente modernizzate e potenziate; se gli ospedali fossero principalmente dei luoghi di morte e non di cura essi riceverebbero una valanga di miliardi di euro; e, infine, se il parlamento italiano fosse uno spazio aereo di guerra anziché uno spazio pubblico dove il popolo sovrano è democraticamente rappresentato (almeno in italia….) le sue risoluzioni non  sarebbero rigettate perché  accusate, anche da Lei, supremo garante della Costituzione italiana che all’art.11 afferma che l’Italia  ripudia la guerra ed all’art.1 che l’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, di costituire un veto “su decisioni operative e provvedimenti tecnici che, per loro natura, rientrano tra le responsabilità costituzionali dell’Esecutivo”. Se v’è stata prevaricazione da parte di una istituzione non è certo il Parlamento ad averla compiuta.

Grazie ai membri del Consiglio Supremo della Difesa per aver reso chiaro, ancora una volta, che la ricchezza dei mezzi esiste per le opere di guerra (pardon, di pace….)  ed è proprio per questo  che essa è fabbrica di impoverimento rendendo scarsi i mezzi per le opere di giustizia. Grazie per aver messo in evidenza che le logiche del dominio dei potenti e dei loro interessi hanno prevalso, anche sotto la Sua presidenza, sulle logiche dei diritti dei cittadini ad una vita umanamente degna e dei diritti dei popoli alla democrazia.

 

Paola Libanti, Riccardo Petrella, Elisabetta Angelucci, Alessandro Mazzer,

Segreteria di Coordinamento di Dichiariamo Illegale la Povertà/ Banning Poverty 2018

 

Category: Dichiariamo illegale la povertà, Guerre, torture, attentati, Movimenti, Politica

About Riccardo Petrella: Riccardo Petrella .Presidente dell'Istituto Europeo di Ricerca sulla Politica dell'Acqua a Bruxelles, è professore emerito dell'Università Cattolica di Lovanio (Belgio) dove ha insegnato "mondializzazione". E' promotore dell'Università del Bene Comune a Verona con la quale ha lanciato nel 2012 in Italia insieme a numerose organizzazioni l'iniziativa internazionale "Dichiariamo illegale la povertà - Banning poverty 2018". E' considerato il pioniere dell'acqua pubblica in Europa da cui è nato il movimento dell'Acqua Bene Comune in Italia. Fra i principali esponenti dell'altermondialismo ha creato nel 1991 il Gruppo di Lisbona, il cui rapporto "Limiti alla competitività" è stato tradotto in 12 lingue. Ha insegnato Ecologia umana all'Accademia di Architettura a Mendrisio (Svizzera). Attualmente sta coordinando la campagna "Dichiariamo illegale la povertà", alla quale la rivista «Inchiesta» aderisce attivamente ed è candidato per la Circoscrizione Nord Est per la Lista Un altra Europa per Tsipras.

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