Maurizio Marcelli: A Firenze l’assemblea dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls)

| 9 Aprile 2015 | Comments (0)

 

Diffondiamo da www.rassegna.it e da www.anfos.it

 

1. Maurizio Marcelli: L’Assemblea a Firenze del  10 aprile 2015 dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza

www.rassegna.it 9 aprile 2015

L’ultima assemblea fu a Milano nel 2013. Eppure, da allora, sembra passato un secolo. Da qui l’esigenza, per la Fiom Cgil, di organizzare una nuova Assemblea nazionale dei propri Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza (Rls). L’appuntamento stavolta è per venerdì 10 a Firenze. “In questi due anni ci sono state novità importanti” spiega Maurizio Marcelli, responsabile dell’Ufficio Salute, ambiente e sicurezza della Fiom: “La prima, anche la più positiva, è la vicenda Ilva. L’uscita della famiglia Riva elimina qualsiasi ostacolo al risanamento ambientale del sito: Taranto può essere il laboratorio sperimentale di un nuovo modello industriale che metta insieme le esigenze della produzione con quelle della difesa dell’ambiente e della salute. Ma ci sono anche novità negative: il rimodellamento dell’organizzazione del lavoro nelle imprese, che riducono o cancellano le pause con l’unico obiettivo di ridurre i costi e innalzare la produttività, oppure l’introduzione del Jobs Act, che nega i diritti, rimuove i non molti paletti che hanno finora contrastato gli abusi gerarchici presenti nelle aziende e permette all’impresa di controllare con strumenti elettronici la prestazione del singolo lavoratore”.

“L’importante è la salute. Per un lavoro di qualità e in sicurezza, per la tutela dell’ambiente”: questo il titolo dell’Assemblea
, che si tiene alla Casa del Popolo (in via San Bartolo a Cintoia), a partire dalle ore 9.30. Nutrito il parterre dei partecipanti: Maurizio Marcelli (Ufficio Salute ambiente sicurezza Fiom Cgil), Giorgio Assennato (Arpa Puglia), Massimiliano Del Vecchio (Consulta giuridica Fiom Cgil), Francesco Forestiere (Osservatorio epidemiologico Regione Lazio), Sergio Iavicoli (Dipartimento Medicina, epidemiologia igiene del lavoro Inail), Salvo Leonardi (Associazione Bruno Trentin), Bruno Maggi (Università Bologna), Andrea Montanari (consulente aziendale), Emilio Rebecchi (psichiatra), Edo Ronchi (Fondazione Sviluppo sostenibile), Gino Rubini (Diario della prevenzione), Sari Sarainen (sindacato canadese Unifor), Alfredo Zallocco (Dipartimento Prevenzione luoghi di lavoro Asl 4 Prato). All’Assemblea partecipano anche il segretario confederale della Cgil Fabrizio Solari e il segretario generale della Fiom Maurizio Landini.

Sono tanti i temi, spiega Marcelli, che verranno affrontati nel corso dell’incontro. La volontà del governo di semplificare le normative a carico delle aziende, di fatto “riducendo sia le loro responsabilità sia le sanzioni per le imprese inadempienti in materia di sicurezza”; l’annunciata istituzione dell’Agenzia unica per le ispezioni nei luoghi di lavoro, che la Fiom contrasta perché si “attiverebbe un controllo politico sull’Agenzia da parte del ministero del Lavoro senza determinarne un effettivo miglioramento nella capacità ispettiva, in quanto non si prevedono aumenti degli organici”; l’inerzia della Commissione europea, che “ha deciso di non promuovere fino al 2020 ulteriori interventi di rafforzamento della prevenzione, in particolare facendo venire meno l’impegno a definire ulteriormente il nesso professionale nell’insorgenza di alcuni tumori, dimostrando ancora una volta l’estrema sensibilità alle richieste delle associazioni datoriali europee”.

Il mondo del lavoro, continua il responsabile sicurezza della Fiom Cgil, si caratterizza sempre più “per la sua scarsa qualità, per gli elevati indici infortunistici, per l’inesistenza di un’effettiva prevenzione e per l’insorgere di diffuse patologie che sono conseguenza del lavoro”. A tutto questo occorre reagire, aprendo “una nuova fase nel nostro impegno, superando una pratica il più delle volte tesa solo a richiedere il rispetto delle norme, la vigilanza e i controlli degli enti preposti alla sicurezza sul lavoro”. A questo proposito, Marcelli sottolinea anche che “occorre ripensare come non più proponibile il sostegno che nel passato arrivò dalla magistratura: le sentenze Thyssen, Eternit, Marlene, ci dicono che oggi c’è una controtendenza che non sostiene più le ragioni del lavoro”.

Questa “nuova fase” di impegno dovrà essere centrata sul protagonismo degli Rls
. A loro, e alle Rsu, Marcelli chiede anzitutto di “riaprire un confronto di fondo con l’impresa sui modelli organizzativi della produzione, cancellando l’idea presente tra molti datori che l’organizzazione del lavoro sia una variabile indipendente rispetto alle condizioni di salute e di sicurezza”. In conclusione, il responsabile Sicurezza lancia alcuni obiettivi specifici che saranno occasione di dibattito all’Assemblea e temi su cui impegnarsi nei prossimi mesi: riaffrontare in tutte le aziende la valutazione del rischio da stress lavoro correlato; risolvere il problema dei lavoratori inidonei, iniziando da quelli anziani e attivando “procedure tali da poter individuare una lista di compiti e posti di lavoro potenzialmente adatti a soggetti patologici”; rimettere al centro “la formazione, la crescita professionale, l’elevazione del livello di studio individuale”; generalizzare a tutti i livelli di contrattazione “alcuni obiettivi minimi comuni, come un’ora di assemblea retribuita all’anno sui temi della sicurezza, incontri mensili di 30 minuti di ‘caccia ai rischi’ per aree ristrette di lavoratori, riunioni settimanali tra Rspp e Rls sull’analisi dei mancati infortuni, la nomina degli Rls di sito per le situazioni lavorative con più di 500 lavoratori di più imprese”.

 

2. Maurizio Marcelli: Lavoro e salute. Un’assemblea a Milano nel 2013 per rafforzare il ruolo Rls

www.rassegna.it del 19  aprile 2013

 

“Stando ai dati recentemente diffusi dall’Inail, nel corso del 2012 si sarebbe verificata una contrazione degli infortuni sul lavoro. Infatti, a fronte di un totale di 726mila infortuni registrati nel 2011, l’anno scorso l’Istituto ha registrato un totale di 656mila infortuni. In sostanza, l’Inail parla di una riduzione del 9% del totale degli infortuni sul lavoro e di una riduzione più forte nell’industria, pari al 16%”. Lo ha detto Maurizio Marcelli, responsabile dell’Ufficio Salute, ambiente, sicurezza della Fiom Cgil, nella relazione con cui ha preso avvio questa mattina, a Milano, l’Assemblea nazionale degli Rls (Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) intitolata “La qualità del lavoro tutela la salute”.

“Saremmo lieti di poter salutare un dato positivo in materia di infortunistica sul lavoro – ha detto Marcelli – ma, purtroppo, non siamo in grado di farlo. Infatti, è del tutto evidente che, come osserva lo stesso Inail, questo calo del totale degli infortuni è ampiamente dovuto alla contrazione dell’attività produttiva dovuta alla crisi in corso. E’ logico che una significativa riduzione delle ore lavorate porti con sé una riduzione delle occasioni in cui possono verificarsi infortuni”.

“Va invece sottolineato – ha poi affermato Marcelli – che, a quanto ci risulta si stia verificando una crescita delle malattie professionali, in particolare quelle che vanno a danno dell’apparato muscolo-scheletrico. Ciò dipende, con ogni probabilità dal fatto che, nella crisi, vi sia una tendenza, che coinvolge numerose imprese, a intensificare ritmi e onerosità della prestazione lavorativa”.

“Vi sono dunque due terreni – ha detto ancora Marcelli – su cui nel prossimo futuro dovrà svilupparsi l’azione degli Rls: da un lato una ripresa dell’iniziativa sui temi dell’organizzazione del lavoro; dall’altro una più accentuata attenzione alle problematiche dell’ambiente esterno ai luoghi della produzione. E ciò fino a cominciare a pensare a un’evoluzione degli Rls in Rlsa, dove ‘a’ stia, ovviamente, per ‘ambiente’. Per tutto ciò occorre che il sindacato si impegni per rafforzare ruolo e competenze dei nostri già molto valorosi Rls”.

I lavori dell’assemblea, che si svolgono in un salone della Camera del lavoro di Milano alla presenza di circa 400 delegati, saranno conclusi, intorno alle ore 16, dall’intervento del Segretario generale della Fiom, Maurizio Landini.

3. Associazione Nazionale Formatori della sicurezza sul lavoro (ANFOS): Chi rappresenta i lavoratori in materia di sicurezza?

 

Il D.Lgs. 81/2008 ha introdotto delle novità rispetto alla legge 626/1994 sulla sicurezza dei lavoratori. Oltre ad innovare la precedente normativa, l’attuale Testo Unico ha ribadito la fondamentale importanza di alcune figure aziendali istituite per dare un ulteriore supporto ai lavoratori.

In particolare si tratta dei Rappresentanti dei Lavoratori per la sicurezza (RLS).

Questa figura aziendale è obbligatoria in tutte le aziende, ma in base alle dimensioni delle stesse cambia la modalità di nomina del rappresentante.

Le regole attuali stabiliscono che nelle aziende o unità produttive con un massimo di 15 dipendenti il RLS è solitamente eletto dai lavoratori tra di loro.

Invece nelle aziende o unità produttive che contano più di 15 lavoratori il RLS è eletto o designato sempre dai lavoratori, ma all’interno delle rappresentanze sindacali aziendali.

Il numero dei rappresentanti non è predeterminato per legge, al contrario sono stabiliti in sede di contrattazione collettiva.

Per quanto riguarda la modalità di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza aziendale il D.Lgs. 81/2008 sancisce che se non c’è una decisione in occasione della contrattazione collettiva, l’elezione è fissata lo stesso giorno in cui avviene la giornata nazionale per la salute e la sicurezza sul lavoro all’interno della settimana europea per la salute e la sicurezza sul lavoro.

I principali compiti svolti dal RLS sono:

  • il potere di accesso nei locali aziendali dove si effettuano i lavori;
  • la consultazione preventiva sulla questione della valutazione dei rischi, della programmazione e della realizzazione della prevenzione aziendale;
  • la consultazione sulla designazione del responsabile e degli addetti dei servizi di prevenzione, tra i quali gli incendi, il primo soccorso, l’evacuazione dei luoghi di lavoro ed il medico competente;
  • la ricezione delle informazioni elaborate dal servizio di vigilanza;
  • la promozione delle attività che attengono le misure di prevenzione per tutelare i lavoratori;
  • l’obbligo di comunicare al datore di lavoro i rischi individuati durante il suo lavoro;
  • il potere di proporre ricorso alle autorità competenti se ritiene che le misure preventive presenti in azienda siano insufficienti a garantire la tutela fisica dei lavoratori.

Altra figura di particolare importanza all’interno delle rappresentanze dei lavoratori è il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale (RLST). Questo, esercita le stesse funzioni e i compiti del RLS all’interno di tutte le aziende o unità produttive del territorio o del comparto di competenza nelle quali non è presente il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza.

Le modalità di elezione sono differenti rispetto a quelle del RLS, in quanto sono stabilite dagli accordi collettivi nazionali, interconfederali, o di categoria, e dalle associazioni più importanti dei datori di lavoro e dei lavoratori.

Infine esiste anche il Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del sito produttivo (RLSP).

In base all’art.49 del Testo Unico in esame i RLSP appartengono a quelle realtà aziendali che si creano quando una serie di aziende o cantieri si trovano ad operare nello stesso contesto.

Possono costituire siti produttivi:

  • i porti che sono sede di autorità portuale o marittima individuata con decreto dei Ministri del lavoro e dei trasporti;
  • i centri intermodali di trasporto;
  • gli impianti siderurgici;
  • i cantieri nei quali lavorano più di trentamila uomini-giorno, cioè la somma delle giornate lavorative prestate dai lavoratori per il completamento di tutti i lavori;
  • contesti produttivi in cui operano moltissimi lavoratori simultaneamente, tanto da causare delle interferenze tra le aziende presenti.


Category: Ambiente, Lavoro e Sindacato, Welfare e Salute

About Maurizio Marcelli: Maurizio Marcelli è responsabile dell’Ufficio Salute, ambiente, sicurezza della Fiom Cgil.

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