Addio a Giovanni Benzoni
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Giovanni Benzoni ci ha lasciati ieri, 28 maggio, a Venezia, la città da lui appassionatamente amata in cui viveva dall’età di dieci anni. Aveva 79 anni, e con lui se ne va un altro pezzo di quella generazione che ha animato per oltre mezzo secolo con il suo impegno civile il paesaggio culturale, sociale, politico di questo paese. Ci piace rievocarlo con il sintetico profilo con cui si era presentato ai lettori di Inchiesta, in occasione della pubblicazione di un suo pezzo sulla nostra rivista:
“Dal 1945 al 55 a Belluno; a Venezia dalla quinta elementare. Insegnante; dal 1980 all’85 assessore al decentramento nella giunta di sinistra, successivamente consigliere di quartiere. Per 19 anni presidente della Casa dell’Ospitalità (sino al 2016) e per tre (2007-2010) presidente della Accademia alle Belle Arti di Venezia. Dal 1967 al 1970 conosce Roma come presidente della FUCI, insieme a Mirella Gallinaro.”
Ma nella sua attivissima vita Giovanni si è dedicato anche a molte altre cose, dalla Cgil scuola, del cui direttivo ha fatto parte, alle riviste Esodo e Servitium, di cui è stato redattore. Ha inoltre collaborato a l’Avvenire, l’Unità, il Manifesto, Gente Veneta, Avvenimenti.
E’ stato un infaticabile animatore culturale, direttore dei Quaderni di Sant’Erasmo, e fondatore con Wladimiro Dorigo dell’Arsenale cooperativa editrice; aveva anche intrapreso, insieme ad altri, quarant’anni fa, il tentativo di mettere in piedi una testata innovativa, che si intitolava “La città”. Ambientalista e pacifista militante, con Pax Christi, si è sempre speso in pro delle minoranze perseguitate, come i curdi, a cui dedicava attenzione fin da tempi in cui erano pressoché totalmente ignoti ai più. E non è mai venuto meno il suo appassionato impegno per la sua città, come attestano i volumi da lui curati “Dal caranto della laguna, voci per Venezia” (2020), “Ascolta Venezia” (2021), “Oltre, adesso”(2022) editi da La Toletta, e il suo scritto apparso su Inchiesta due anni fa, “Nella speranza che la mia ossessione sia occasione di memoria civile a Venezia di Venezia” (www.inchiestaonline.it 27 agosto 2022),.
E al di là delle sue molteplici iniziative e attività, al di là dell’appassionata intensità della sua testimonianza di vita, per quelli che l’hanno conosciuto più da vicino Giovanni era una di quelle preziose persone che sanno praticare l’amicizia, e che con la loro calda generosità sanno rendere il mondo più ospitale.
In tutte queste direzioni, ci mancherà.
Un abbraccio a Mirella, a Samuele, agli amici.
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Il funerale di Giovanni avrà luogo sabato 1 giugno alle ore 15 nella chiesa di San Felice a Venezia.
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