55 anni fa l’occupazione dell’Istituto Cavazza. I diritti dei disabili ieri e oggi, dibattito alla Festa dell’Unità
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“55 anni fa l’occupazione dell’Istituto Cavazza. I diritti dei disabili ieri e oggi” si intitola il dibattito che si è tenuto alla Festa dell’Unità a Bologna il 22 settembre alle 10,30, con la partecipazione di Angelo Gabriele Aiello, Andrea De Maria, Luca De Paoli, Egidio Sosio, di rappresentanti delle associazioni dei disabili di Bologna, e con la moderazione di Francesco Picciolo.
La lotta per i diritti dei disabili che ebbe cinquantacinque anni fa nell’occupazione dell’Istituto Cavazza una coraggiosa, dirompente manifestazione si intreccia strettamente, fin dall’inizio, con la storia della nostra rivista e del suo fondatore e direttore, come già un anno fa ci ha ricordato, sempre alla Festa dell’Unità di Bologna, l’incontro dedicato, per iniziativa di Angelo Gabriele Aiello (www.inchiestaonline.it 13 agosto 2023), a “Vittorio Capecchi e la disabilità”, che è stato, significativamente, il primo evento pubblico in sua memoria, a poco più di un mese dalla sua scomparsa (ne ha offerto sul nostro sito la cronaca Luca Crisma, www.inchiestaonline.it , 10 settembre 2023).
Sul primo numero di Inchiesta, uscito nell’inverno del 1971, appariva la pregnante testimonianza, “Voci dal ghetto dei ciechi”, di un protagonista di quella lotta, Antonio Frau, che proprio con Vittorio come relatore e proprio su quella tematica si era laureato l’anno precedente, iniziando così un’amicizia durata fino alla scomparsa di Antonio nel 2020. E alla sua energica figura di leader politico e di artista della manualità Vittorio ha dedicato una intensa e commossa rievocazione (www.inchiestaonline.it 28 settembre 2020).
Riprendere e riannodare i fili di questa storia non equivale a una mera, seppur doverosa, commemorazione: è un “guardare indietro per guardare avanti”, è riappropriarsi delle istanze profonde che hanno animato un’esperienza ben lontana dall’aver esaurito la sua carica progettuale volta al presente, e al futuro, nell’orizzonte di un progetto di emancipazione che oggi non meno di ieri, e non meno di domani, ci coinvolge e ci riguarda tutte e tutti.
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