26 marzo, “Il cristallo e la fiamma”: giornata in ricordo di Vittorio Capecchi all’Università di Bologna
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La GIORNATA IN RICORDO DI VITTORIO CAPECCHI, fondatore e direttore di questa nostra rivista,
si terrà il 26 marzo dalle 14,30 alle 18,30
nell’Aula Magna del Dipartimento di Scienze dell’Educazione in Via Filippo Re 6.
E’ organizzata dal Dipartimento in cui Vittorio ha insegnato per quarant’anni, insieme al Collegio Superiore, e a ParliamoneOra, spazio di dibattito interdisciplinare e di intervento nel sociale dell’Alma Mater di cui Vittorio era socio.
Sarà introdotta da Ira Vannini, Direttrice del Dipartimento, da Stefania Pellegrini, Direttrice del Collegio Superiore, e da Dario Braga, Presidente emerito di ParliamoneOra. A sottolineare l’impegno etico, politico, sociale di Vittorio porteranno i saluti istituzionali Vincenzo Colla, Vicepresidente della Regione Emilia Romagna, Daniele Ara, Assessore Scuola Comune di Bologna, Michele Bulgarelli, Segretario della Camera del Lavoro di Bologna.
La giornata non ha una finalità unicamente memoriale: è rivolta anche a cercare di trasmettere ai più giovani l’eredità dell’esperienza intellettuale e dell’avventura umana di Vittorio (e degli studiosi della sua generazione), e in questo senso vi sono coinvolti allievi del Collegio Superiore, i cui percorsi sono orientati a valorizzare l’interdisciplinarità.
Il convegno si intitola “Il cristallo e la fiamma” per evocare una formulazione delle Lezioni americane di Italo Calvino che a Vittorio era particolarmente cara, e che sintetizza suggestivamente la duplice e inscindibile esigenza a cui si è ispirata tutta la sua esperienza, di esprit de géométrie ed esprit de finesse, ragione e passione, rigore e apertura.
Tutta l’attività di Vittorio, infaticabile esploratore di orizzonti molteplici, globali e locali, si inscrive in questa duplice cifra, che il convegno cercherà di scandagliare in riferimento alla profondità e alla vastità, di respiro internazionale, dei suoi interessi, evidenziata, ad esempio, da Quality and Quantity, la storica rivista di modelli matematici applicati alle scienze sociali da lui fondata e diretta per mezzo secolo. Nel convegno ne tratterà in particolare Massimo Buscema, direttore del Semeion di Roma e professore della University of Colorado di Denver, tra i maggiori esperti di intelligenza artificiale. Questo tema rappresenta una delle più recenti piste di ricerca che Vittorio ha condiviso con lui, e si è concretata fra l’altro nel loro libro L’arte della previsione (Mimesis 2020).
Una speciale attenzione sarà dedicata al contributo di Vittorio a innovare e ampliare temi e metodi della sociologia, e su questo tema interverranno, in un dialogo coordinato da Dario Tuorto, dell’Università di Bologna, amici e colleghi che ne hanno a lungo condiviso il cammino: Enrico Pugliese, professore emerito della Sapienza, Enzo Mingione, emerito di Milano Bicocca, Franca Bimbi, dell’Università di Padova. Al centro del loro dialogo vi sarà Inchiesta, questa nostra rivista, fondata da Vittorio nel 1971 e da lui diretta per oltre cinquant’anni, costantemente impegnata a connettere indagine e azione trasformatrice su una vasta gamma di crinali: lavoro, sindacato, diritti, creatività imprenditoriale, 150 ore, retaggi di Adriano Olivetti e di don Milani, femminismo, metodologie della ricerca e della didattica….
A questi vari ambiti dell’impegno di Vittorio, all’interdisciplinarità delle sue prospettive, all’ampiezza interculturale delle sue letture è dedicata la conversazione coordinata da Sergio Caserta (ilmanifestoinrete di Bologna) che prevede le testimonianze delle figlie Saveria e Simonetta, di Donata Meneghelli (Università di Bologna), e gli interventi degli amici Roberto Alvisi (Unione Italiana Lotta alla Distrofia muscolare), Mario Agostinelli (CGIL Lombardia e Associazione Laudato si’), Gianni Tognoni (segretario generale del Tribunale permanente dei Popoli), Angiolo Tavanti (Presidente di ValoreLavoro), Riccardo Cesari (IVASS e Università di Bologna), Carla Caprioli (per anni segretaria di redazione di Inchiesta). Infine la moglie Amina Crisma si soffermerà sugli Orienti di Vittorio, e in particolare sugli universi culturali del Giappone e della Cina da lui sistematicamente e appassionatamente indagati, come attesta fra l’altro un prestigioso riconoscimento dei suoi meriti interculturali pervenutogli dal governo giapponese nel 2022, il collare dell’Ordine del Sol Levante, e come documentano i vasti materiali inediti da lui lasciati sullo Yijing, il Classico dei Mutamenti, oggetto di un suo studio pluridecennale.
A questi mondi Vittorio era stato introdotto da due grandi amici e maestri: al Giappone, da Ronald Dore, sociologo ed economista (1925-2018), e alla Cina, da Pier Cesare Bori (1937-2012), maestro di interculturalità che ha contribuito a dischiudergli un orizzonte sapienziale in cui laica razionalità e spiritualità si intrecciano e convergono, delineando una prospettiva di umanesimo transculturale e di consenso etico fra culture che appare oggi, in questo nostro cupo presente, più che mai pregnante ed attuale.
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