Stefano Iotti, Stefano Lagomarsino (a cura di): La relazione tra musica e scienza

| 4 Luglio 2014 | Comments (0)

 


Diffondiamo da “Inchiesta” aprile-giugno 2014 il Dossier “la relazione tra scienza e musica” a cura di Stefano Iotti e Stefano Logomarsino

 

Stefano Iotti è professore associato di Biochimica clinica e Biologia molecolare clinica dell’Università di Bologna; Stefano Lagomarsino fa parte dell’Istituto di fotonica e Nanotecnologia CNR Roma e Dirigente di ricerca presso l’Istituto Processi Chimico-Fisici del CNR (Roma)

 

Il convegno “The sound of science” si è svolto a Bologna presso il VID “Visual Institute of Developmental Science” , il 25 settembre 2013. L’idea di base del convegno è stata quella di creare un momento d’incontro di diverse esperienze lavorative e creative che hanno come denominatore comune la relazione tra musica e scienza. Il risultato è stata una giornata di convegno estremamente stimolante e partecipata, nella quale si sono aperte molte “finestre” su aspetti diversi ma complementari delle relazioni più intime e profonde dell’essere umano con la musica.

Il convegno è stato aperto da Carlo Ventura, “padrone di casa” in quanto direttore del VID,

che ha alla base della sua fondazione proprio la sinergia tra arte e scienza. Carlo Ventura, partendo dalle sue esperienze di biologia molecolare, ci ha fatto intravedere la possibilità di studiare a livello cellulare l’interazione tra musica e materia vivente, nella prospettiva di poter “indirizzare” il differenziamento cellulare con opportuni e mirati “ascolti” da parte delle cellule stesse.

Bruno Oddenino ci ha illustrato come ogni essere umano ha la sua “tonalità” personale, e come questa tonalità sia strettamente connessa ai colori in una sinestesia (la percezione simultanea di più sensi che interagiscono in simbiosi) dai risultati sorprendenti. Sulla base di queste ricerche è stato sviluppato da Bruno Oddenino il sistema “Bioarmon” che intende aiutare l’uomo a (ri)trovare il suo equilibrio naturale e a sviluppare al meglio le sue potenzialità.

Daniela Iotti, all’interno di una prospettiva musicologica, ci ha condotti attraverso i secoli, partendo da Pitagora, ad esplorare come la musica, nelle sue varie espressioni, ha “plasmato” la materia, ed in particolare come ha “informato”, nella sua accezione più profonda, l’animo umano.

Pierluigi. Lenzi, con approccio metodologico, ha descritto il funzionamento fisiologico dell’apparato uditivo dell’uomo, mettendo in evidenza, in particolare, come l’orecchio umano sia “costruito”, cioè come le diverse frequenze dei suoni siano percepite dalle diverse porzioni della membrana cocleare, e come questo abbia rilevanza nella percezione uditiva.

Partendo da queste considerazioni Chiara Piccinini ha illustrato la basi del metodo Tomatis, secondo il quale l’orecchio non è un semplice trasmettitore di suoni, ma un “filtro” che seleziona cosa trasmettere al cervello e cosa no, e come traumi anche di origine psicologica possano quindi influire sulle capacità di ascolto delle persone. Su questi principi Tomatis ha basato un metodo terapeutico, del quale la dr.ssa Piccinini ci ha fornito i principi fondamentali, insieme alla sua personale esperienza professionale.Il convegno si è concluso con “l’assaggio” di un altro mondo, lontano nel tempo e nello spazio dai nostri paradigmi di “classificatori” razionali, presentatoci magistralmente da Clara Melloni. E’ il mondo del Taoismo e del Qi Gong, nel quale i suoni sono essenza dell’anima e del corpo, e in quanto tali, terapeutici. E’ un mondo lontano dalla cosiddetta visione occidentale e dall’approccio riduzionistico che caratterizza buona parte della scienza, che tuttavia è in grado di inviarci dei messaggeri, che riescono ancora a parlarci e a curarci.

Queste brevissime presentazioni ovviamente non rendono la complessità e la profondità dei vari interventi, ma vogliono solo darne il senso generale, e stimolare la curiosità dei lettori.

Non è possibile terminare questa breve introduzione senza ringraziare tutto il personale del VID e in particolare Julia von Stietencron che, nonostante le sue incombenze di madre,ha profuso le sue energie per rendere possibile questo incontro.

 

 

Category: Musica e scienza

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