Il Labirinto del No: Bartleby di Herman Melville
21. Nel 1853 usciva Bartleby lo scrivano di Herman Melville, un breve, elusivo racconto che da quel momento non avrebbe smesso di irretire, affascinare, illuminare e sfidare i suoi lettori e i suoi interpreti, da Borges a Perec, da Celati a Vila-Matas, da Agamben e Deleuze a Calvino.
Perché con il racconto di Melville nasceva uno dei personaggi più inafferrabili e al tempo stesso più potenti della moderna tradizione narrativa occidentale, destinato ad assumere la forza di risonanza, la trasversalità storica di un mito: grumo inespugnabile, figura della sottrazione o della resistenza, cifra negativa del linguaggio e del silenzio, rappresentazione dell’impossibilità della scrittura o della stessa negazione del mondo, pura presenza, ma comunque capace di insediarsi nel nostro orizzonte per farne vacillare gli automatismi e le certezze.
A centosessant’anni dalla pubblicazione
Mercoledì 13 marzo ore 14,30 Aula Pascoli (Dipartimento di Filologia classica e italianistica) Via Zamboni 32, Bologna, piano terra
i Docenti Preoccupati organizzano una giornata di discussione intorno al racconto di Melville e alla “lunga storia dell’ombra di Bartleby sulle letterature contemporanee”, a cui interverranno
Parte prima ore 14, 30
Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, il Collettivo Bartleby, Maurizio Matteuzzi, Daniele Giglioli,
Parte seconda ore 17
Wu Ming, Christian Raimo, Bruno Giorgini, Donata Meneghelli, Federico Bertoni
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Category: Bartleby a Bologna