Marco Del Corona: Il nuovo libro di Chan Koonchung sul Tibet
Diffondiamo da leviedellasia.corriere.it la recensione fatta da Marco Del Corona il 25 marzo 2016 al libro di Chan Koonchung (foto ion basso) La vita di sogno di Champa il tibetano.
“Champi, mi disse lei, sei proprio un demone del sesso”. Vita agra — nonostante le apparenze — del tibetano Champa detto Champi, trastullo sessuale della donna d’affari cinese Mei, che si compiace di assomigliare alla divinità ritratta in una statua votiva.
Il rapporto tra i due, servo e padrona, è la metafora trasparentissima del rapporto fra Tibet e Cina oggi.
E non è finita. Tra i due tutto si complica quando sulla scena compare Beibei, la figlia di Mei, anche se qui forse è eccessivo voler trovare simbologie recondite. Il romanzo di Chan Koonchung (La vita di sogno di Champa il tibetano, traduzione di Lorenzo Andolfatto, Atmosphere Libri, pp. 270, e 16) fa amaramente piazza pulita di tutto il romanticismo del quale si nutre l’immaginario comune sul «Tetto del mondo».
Un’illusione: il Tibet, avverte Chan in questo libro censurato in Cina, non è più un paradiso di spiritualità ma una terra sempre più assimilata, con la forza e col denaro, al resto della Repubblica popolare. E capita che i primi a voler rinunciare alla propria identità culturale siano proprio coloro che la dovrebbero conservare e proteggere. Il buddhismo, in fondo, lo insegna: state alla larga dalle illusioni.
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