Il vescovo di Bologna Zuppi: E’ il Vangelo che ci spinge a uscire per le strade
Diffondiamo da Il Corriere di Bologna del 29 ottobre 2015 questa intervista a Monsignor Zuppi vescovo di Bologna
SOTTO LE DUE TORRI – «Conosco i miei limiti, non presumo nulla. Imparerò mi lascerò cambiare dall’incontro con la città dalla grande storia e dalle forti esperienze sociali, dal grande umanesimo». «Come prete di strada penso che mi ci troverò bene, perché è il Vangelo che ci spinge a uscire per le strade per incontrare tutti, a cominciare dai poveri. Gesù è sempre in cammino nei Vangeli e così dobbiamo fare noi vescovi, anzi noi cristiani. Così penso che farò».
LE PERIFERIE – Monsignor Zuppi aggiunge: «Se resti al chiuso ti ammali, come dice papa Francesco. Non bisogna avere paura di contaminarsi. Il cristiano non deve avere alcun timore di quello che può venirgli da fuori. Deve temere solo il male che gli può uscire dal cuore. Vedo la Chiesa nella città, cioè nella comunità degli uomini, come un fiume che l’attraversa e non ha paura di sporcarsi attraversandola». E aggiunge: «Non so nulla delle periferie di Bologna, ma sicuramente ci sono e come dappertutto ne esistono di diversi tipi. Quella della solitudine, quella della sofferenza, quella delle molteplici emarginazioni, quella della lontananza da Dio».
LA MESSA IN LATINO – «Se me lo chiederanno celebrerò la messa in latino – spiega Zuppi -. Con i gruppi romani che mi fecero quella richiesta ho ritenuto giusto compiere un gesto di comunione e vicinanza. Sono favorevole a ogni uscita da ogni chiusura.
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