Addio all’amico Nicola Cuomo docente di pedagogia speciale dell’Università di Bologna

| 5 Maggio 2016 | Comments (0)

 

 
 
 
Diffondiamo da Bolognatoday del 5 maggio 2016

Martedì sera, all’età di 70 ann è venuto a mancare Nicola Cuomo, professore associato di pedagogia speciale al dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna.

Nato ad Andria, dalla fine degli anni 60 ha vissuto e lavorato a Bologna. Per anni Cuomo, e fino all’ultimo giorno, nel suo studio in via Filippo Re si è occupato della tematica dello sviluppo e il potenziamento delle diverse intelligenze in favore di persone con disabilità intellettiva lungo tutto il progetto di vita.

I suoi studi circa l’emozione di conoscere e il desiderio di esistere, l’impegno, il grande rigore e la sua dedizione per il superamento degli handicap che i deficit propongono avevano fatto di lui un riferimento nazionale ed internazionale su queste tematiche. Tanti i progetti realizzati in tutta Italia e nel mondo sotto il nome dell’Emozione di Conoscere e del Desiderio di Esistere, numerose collaborazioni con Università e Istituti di ricerca d’Europa, America Latina, Giappone, Canada e Nuova Zelanda.

Tra le ultime ricerche spicca il progetto circa l’introduzione del testamento pedagogico nella legge che ha istituito l’amministratore di sostegno per sostenere la qualità di vita delle persone con deficit anche in vista del “dopo di noi”.

 

Category: Editoriali

About Vittorio Capecchi: Vittorio Capecchi (1938) è professore emerito dell’Università di Bologna. Laureatosi in Economia nel 1961 all’Università Bocconi di Milano con una tesi sperimentale dedicata a “I processi stocastici markoviani per studiare la mobilità sociale”, fu segnalato e ammesso al seminario coordinato da Lazarsfeld (sociologo ebreo viennese, direttore del Bureau of Applied Social Research all'interno del Dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York) tenuto a Gosing dal 3 al 27 luglio 1962. Nel 1975 è diventato professore ordinario di Sociologia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Negli ultimi anni ha diretto il Master “Tecnologie per la qualità della vita” dell’Università di Bologna, facendo ricerche comparate in Cina e Vietnam. Gli anni '60 a New York hanno significato per Capecchi non solo i rapporti con Lazarsfeld e la sociologia matematica, ma anche i rapporti con la radical sociology e la Montly Review, che si concretizzarono, nel 1970, in una presa di posizione radicale sulla metodologia sociologica [si veda a questo proposito Il ruolo del sociologo (a cura di P. Rossi), Il Mulino, 1972], e con la decisione di diventare direttore responsabile dell'Ufficio studi della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), carica che manterrà fino allo scioglimento della FLM. La sua lunga e poliedrica storia intellettuale è comunque segnata da due costanti e fondamentali interessi, quello per le discipline economiche e sociali e quello per la matematica, passioni queste che si sono tradotte nella fondazione e direzione di due riviste tuttora attive: «Quality and Quantity» (rivista di modelli matematici fondata nel 1966) e «Inchiesta» (fondata nel 1971, alla quale si è aggiunta più di recente la sua versione online). Tra i suoi ultimi libri: La responsabilità sociale dell'impresa (Carocci, 2005), Valori e competizione (curato insieme a D. Bellotti, Il Mulino, 2007), Applications of Mathematics in Models, Artificial Neural Networks and Arts (con M. Buscema, P.Contucci, B. D'Amore, Springer, 2010).

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