Luca Crisma: Buon 8 Frimaio professor Capecchi!
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Vittorio Capecchi, fondatore e direttore di Inchiesta, avrebbe festeggiato oggi (28/11) il suo ottantacinquesimo compleanno.
Alle scuole superiori viene insegnato il modo in cui durante la Rivoluzione francese fu instaurato un nuovo calendario. Familiare può giungere all’orecchio “il colpo di stato del 18 Brumaio”. Meno noto è il fatto che, oltre a dare un nuovo nome a tutti i mesi basato sulle condizioni meteorologiche della stagione, anche i santi del giorno furono sostituiti da strumenti, minerali, piante e animali utili all’uomo, in modo tale da riprodurre allo stesso modo il ciclo stagionale dei lavori umani, contadini e non solo. Vi sono dunque il giorno del piccione, dell’asino, dell’annaffiatoio, del cavolfiore e dell’erica.
Vittorio era nato l’8 Frimaio, giorno del miele.
Sul modello del calendario repubblicano anche Auguste Comte, costruendo una religione positivista (oggi ancora presente in Francia e Brasile) stabilì anche un nuovo calendario. Il suo calendario prevede tredici mesi da ventotto giorni ciascuno, cui si aggiunge un giorno per celebrare i morti e un bisestile di riprovazione per coloro che hanno tentato di invertire il corso della storia (Giuliano l’Apostata e Napoleone). I tredici mesi sono dedicati a varie fasi della storia dell’umanità: il primo mese è Mosé, il secondo Omero, il terzo Aristotele, il quarto Archimede e via discorrendo, includendo anche Dante e Gutenberg. Ad ogni mese corrispondono anche dei santi positivisti, legati al tema del mese: per il primo i teologi iniziali, per il secondo i poeti antichi, per il terzo i filosofi antichi, per il quarto gli scienziati antichi, per il tredicesimo gli scienziati moderni. Si può dunque scoprire di essere nati nel mese di Dante, nel giorno dedicato a Michelangelo, o nel mese di Cartesio, nel giorno in cui si celebra Immanuel Kant.
Vittorio era nato nel mese della politica moderna, per l’esattezza il 24 Federico II. I suoi santi positivisti del giorno erano dunque George Washington e Tadeus Kosciuszko. Se uno è il ben noto primo presidente degli Stati Uniti, il secondo merita qualche parola di approfondimento: si mosse tra la rivoluzione americana (ove lavorò come ingegnere militare) e le insurrezioni polacco-lituane contro la Russia, combattendo per l’indipendenza dei due paesi. Convinto illuminista, lasciò disposizioni testamentarie affinché i suoi beni fossero usati per la liberazione e l’istruzione degli schiavi statunitensi.
Queste storie tenevo in serbo per questo giorno, convinto di potertele raccontare. Da ovunque tu ci stia guardando, buon compleanno, Professor Capecchi.
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