Marina Montella: Il Grande Cretto di Alberto Burri

| 6 Gennaio 2015 | Comments (0)

 

 

 

 

 

Da parte di madre sono originaria di Santa Margherita Belice, in Sicilia, paese che non ho mai visitato e che fu duramente colpito dal terremoto del 1968, così ad ottobre, durante la settimana culturale di Palermo chiamata Le vie dei tesori, che proponeva escursioni anche fuori città, sono approdata con mia sorella Teresa, nelle zone del sisma. Davanti ai miei occhi sono apparsi, dopo un breve viaggio in pullman, alcuni luoghi che mi hanno intimamente colpito: il paese di Poggioreale, il Cretto di Burri, Gibellina nuova, il Castello di Rampinzeri.
Poggioreale è un paese fantasma rimasto così come lo hanno lasciato i suoi abitanti dopo il tragico sisma, è in totale stato di abbandono, qualche muro di pietra continua a crollare ancora oggi, ma la suggestione che questo sito evoca è quasi magica: questo luogo è come un frammento di storia senza tempo rivela a noi oggi la dimensione di un paesino dell’interno della Sicilia di oltre quarantacinque anni fa: si intuisce la vita che si svolgeva allora, le strade di acciottolato fanno pensare a muli ed asini, a una dura vita contadina, ad un legame con la natura oggi inimmaginabile.
Quello che dispiace è che tutto questo si sta perdendo a poco a poco, i tetti crollano, poi crollano i muri e la rovina avanza. E un pezzo della nostra vita verrà cancellato per sempre.

Il il Grande Cretto di Alberto Burri si trova nel sito dove sorgeva Gibellina vecchia: lì un cumulo desolante di macerie era tutto ciò che rimaneva di questo paesino rurale ed è lì (e non nella Gibellina nuova come aveva proposto il sindaco di allora Ludovico Corrao) che l’ artista ha voluto costruire la sua opera: un immenso Cretto che ricopre le macerie e che si lascia attraversare in quelle che erano state le viuzze del paese. Quando sono arrivata in questo posto sono rimasta fortemente impressionata da questa sorta di immenso sudario bianco che ricopre una parte della collina: il dolore, il sangue, la tragedia degli uomini si è trasformato, fossilizzato in un’ opera che emana una sua particolare bellezza, ma che comunica ancora quel dolore.

Quest’anno ricorrono i cento anni dalla nascita di Burri e, a detta dell’ingegnere che ha lavorato con lui e che ho conosciuto personalmente durante la visita, il Grande Cretto sarà definitivamente terminato (c’ erano ancora lavori in corso). A marzo ci sarà l’ inaugurazione ufficiale dell’opera d’ arte e il gemellaggio con Città di Castello, paese natale di Burri. Potrebbe essere un’ occasione per visitare quest’opera particolarissima.
Mi fermo qui: rifletto su come il sindaco del periodo del terremoto, Ludovico Corrao, sia riuscito a ribaltare la situazione e da una grandissima tragedia abbia tratto, attraverso l’ arte, una possibile risorsa per il suo territorio.

 

 

 

 

 

 

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Category: Arte e Poesia, Osservatorio Sicilia

About Marina Montella: Marina Montella è nata a Palermo nel 1953 . Insegnante di italiano in Italia, ad Asmara a Bogotà e a Madrid in questi paesi esteri ha svolto anche attività di volontariato presso le Missioni dei Padri Pavoniani, occupandosi dei ragazzi di strada, in pensione dal 2010 attualmente vive a Mestre.

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