Miyazaki: Bisogna salvare gli angeli dagli orrori della guerra

| 8 Ottobre 2014 | Comments (0)

 

 

Attraverso Marcello Stabile e Marina Montella è arrivata ad Amina e a me la segnalazione di questo splendido video di Hayao Miyazaki On Your Mark musicato e cantato da celebre gruppo pop giapponese Chage & Aska . Lo diffondiamo insieme al commento fatto da Andrea Iovinelli www.intercom.publinet.it

 

 

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Andrea Iovinelli : Nel segno di Miyazaki

Il titolo della canzone On Your Mark per cui è stato realizzato questo video è ambiguo, difficilmente traducibile in italiano con efficacia e sicurezza, ma a noi piacerebbe semplicemente e semplicisticamente interpretarlo solo come l’ennesimo “segno” (“mark” per l’appunto) lasciatoci come dono dal Maestro dell’animazione mondiale, Hayao Miyazaki. On Your Mark è una bellissima produzione dello Studio Ghibli nata nel 1995 per essere la parte visuale di un video musicale del celebre gruppo pop giapponese Chage & Aska.

Sei minuti e mezzo indimenticabili. Un susseguirsi di azione, emozioni e sentimento da mozzare il fiato, talmente fitto e incalzante di eventi che molte altre produzioni animate non riuscirebbero (e non ci riescono…) a esprimere e condensare nemmeno se avessero intere ore a loro disposizione e nemmeno se impiegassero decenni per realizzarlo.

“Perché tanta enfasi, tanto frastuono e agitazione per un piccolo film animato di neanche sette minuti? È giustificato un così sentito e caloroso trasporto emotivo? È davvero un’opera tanto magnifica?, e quali prove hai per dimostrarlo? Come farai a provarlo, concretamente, a tutti coloro che tenteranno di leggere questo articolo?” Questo mi sono chiesto quando mi è sorta l’idea di scrivere qualcosa a proposito di questo video; e vi confesso che non ho faticato a trovare una risposta.

Molto semplice, più di quanto io stesso potessi pensare, mi si è presentata spontaneamente, evidente, naturale, addirittura imbarazzante, quando ho provato ad esaminare con meticolosa attenzione e tanta pazienza fotogramma dopo fotogramma. Un nuovo, intero “mondo” mi si è spalancato davanti. La prospettiva critica si è ampliata e allungata in modo pauroso (e preoccupante), aprendomi una così vasta gamma di possibilità descrittive, elogiative e analitiche, da indurmi a pensare che forse non fosse più il caso di proseguire nel progetto, ora divenuto di dimensioni faraoniche.

Tutto è perfetto in maniera maniacale (o forse solo naturale?) in una storia che solo apparentemente e ad una prima, distratta visione potrebbe apparire “semplice”. In fondo cosa mai volete che accada in così poco tempo? Eppure Miyazaki, in questo ristretto lasso di tempo, crea tutto un intero mondo, perfettamente sfaccettato, assolutamente credibile, magicamente affascinante, una vicenda avvincente e dei personaggi semplicemente incantevoli nella loro tangibile seppure muta personalità. Un’attenzione e una cura per il dettaglio che avrete modo di apprezzare nel sito www.intercom.publinet.it in una sorta di “storyboard per fotogramma” che ho tentato di allestire. Il lavoro certosino che vi sorprenderà, vi sbalordirà, non è fine a se stesso, non è un semplice sfoggio della propria ammirata e invidiata grandezza, ma una coerente e minuziosa ricerca della “plausibilità”, dell’atmosfera intangibile, di quella scenografia che non è semplice sfondo pittorico ma riproduzione e ricostruzione della realtà (la realtà di quel mondo), di quell’ambiente che non si nota in modo evidente e consapevole, ma che si percepisce solo a livello subliminale, inconscio.

La narrazione, ovviamente priva di dialoghi, è limpida, chiara, esemplare; supportata dalla sola parte visiva, porta avanti una vicenda complessa, articolata con risvolti e implicazioni che sfociano nella fisica quantistica, nella teoria degli universi paralleli e volendo anche nella filosofia metafisica. Il design dei personaggi è quello classico dello Studio Ghibli (di Miyazaki-san più propriamente), pulito e morbido, “semplificato”, eppure la varietà espressiva dei loro pensieri e delle loro emozioni è sempre chiara e inconfondibile, stupefacente e spiazzante. Una espressività naturale e spontanea, di immediata fruizione per lo spettatore, e che, appunto, non alcun bisogno dell’aiuto delle parole e dei dialoghi. 
Assolutamente eccezionale.

 

 

 

Tags:

Category: Fumetti, racconti ecc.., Musica, cinema, teatro, Video

About Marina Montella: Marina Montella è nata a Palermo nel 1953 . Insegnante di italiano in Italia, ad Asmara a Bogotà e a Madrid in questi paesi esteri ha svolto anche attività di volontariato presso le Missioni dei Padri Pavoniani, occupandosi dei ragazzi di strada, in pensione dal 2010 attualmente vive a Mestre.

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