Mario de Andrade: La mia anima ha fretta

| 10 Gennaio 2019 | Comments (0)

Il mio amico Roberto Alvisi, con cui condivido l’avere ottanta anni, mi ha inviato questa poesia di Mario De Andrade (San Paolo 1893-1945) poeta, romanziere, saggista e musicologo, uno dei fondatori del modernismo brasiliano. Questa poesia è un augurio di buon anno per tutti gli ottantenni e le ottantenni che gravitano intorno a “Inchiesta”. La foto è di Luigi Strano ed è un alba sul mare di Sant’Alessio Siculo.

 

 Mario de Andrade: La mia anima ha fretta 

 

Ho contato i miei anni e ho scoperto

che ho meno tempo per vivere da qui in poi

rispetto a quello che ho vissuto fino ad ora.

Mi sento come quel bambino che ha vinto un pacchetto di dolci:

i primi li ha mangiati con piacere,

ma quando ha compreso che ne erano rimasti pochi

ha cominciato a gustarli intensamente.

Non ho più tempo per riunioni interminabili

dove vengono discussi statuti, regole, procedure e regolamenti interni,

sapendo che nulla sarà raggiunto.

Non ho più tempo per sostenere le persone assurde che,

nonostante la loro età cronologica, non sono cresciute.

Il mio tempo è troppo breve: voglio l’essenza, la mia anima ha fretta.

Non ho più molti dolci nel pacchetto.

 

Voglio vivere accanto a persone umane, molto umane,

che sappiano ridere dei propri errori

e che non siano gonfiate dai propri trionfi

e che si assumano le proprie responsabilità.

Così si difende la dignità umana e si va verso della verità e onestà

È l’essenziale che fa valer la pena di vivere.

Voglio circondarmi da persone che sanno come toccare i cuori,

di persone a cui i duri colpi della vita

hanno insegnato a crescere con tocchi soavi dell’anima.

 

Sì, sono di fretta, ho fretta di vivere con l’intensità

che solo la maturità sa dare.

Non intendo sprecare nessuno dei dolci rimasti.

Sono sicuro che saranno squisiti, molto più di quelli mangiati finora.

Il mio obiettivo è quello di raggiungere la fine soddisfatto

e in pace con i miei cari e la mia coscienza.

 

Abbiamo due vite e la seconda inizia

quando ti rendi conto che ne hai solo una.

Category: Arte e Poesia, Editoriali

About Vittorio Capecchi: Vittorio Capecchi (1938) è professore emerito dell’Università di Bologna. Laureatosi in Economia nel 1961 all’Università Bocconi di Milano con una tesi sperimentale dedicata a “I processi stocastici markoviani per studiare la mobilità sociale”, fu segnalato e ammesso al seminario coordinato da Lazarsfeld (sociologo ebreo viennese, direttore del Bureau of Applied Social Research all'interno del Dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York) tenuto a Gosing dal 3 al 27 luglio 1962. Nel 1975 è diventato professore ordinario di Sociologia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Negli ultimi anni ha diretto il Master “Tecnologie per la qualità della vita” dell’Università di Bologna, facendo ricerche comparate in Cina e Vietnam. Gli anni '60 a New York hanno significato per Capecchi non solo i rapporti con Lazarsfeld e la sociologia matematica, ma anche i rapporti con la radical sociology e la Montly Review, che si concretizzarono, nel 1970, in una presa di posizione radicale sulla metodologia sociologica [si veda a questo proposito Il ruolo del sociologo (a cura di P. Rossi), Il Mulino, 1972], e con la decisione di diventare direttore responsabile dell'Ufficio studi della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), carica che manterrà fino allo scioglimento della FLM. La sua lunga e poliedrica storia intellettuale è comunque segnata da due costanti e fondamentali interessi, quello per le discipline economiche e sociali e quello per la matematica, passioni queste che si sono tradotte nella fondazione e direzione di due riviste tuttora attive: «Quality and Quantity» (rivista di modelli matematici fondata nel 1966) e «Inchiesta» (fondata nel 1971, alla quale si è aggiunta più di recente la sua versione online). Tra i suoi ultimi libri: La responsabilità sociale dell'impresa (Carocci, 2005), Valori e competizione (curato insieme a D. Bellotti, Il Mulino, 2007), Applications of Mathematics in Models, Artificial Neural Networks and Arts (con M. Buscema, P.Contucci, B. D'Amore, Springer, 2010).

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