Vittorio Capecchi: E’ morto oggi a Bologna l’amico Augusto Palmonari

| 20 Ottobre 2016 | Comments (0)

 

Quando muore un amico come Augusto Palmonari emergono subito dei ricordi  che lo collocano in uno spazio tempo lontano in cui c’era voglia di scherzare, di riflettere, di pensare a come cambiare il mondo. Augusto l’ho conosciuto quando ho avuto l’incarico di sociologia a Magistero nell’allora anno accademico 1968-69 mentre lui insegnava psicologia sociale. Venendo da Milano  (mi sono trasferito a Bologna nel 1970) all’inizio conoscevo pochissimo questa città e avevo frequentazioni in spazi limitati: con Giovanni Evangelisti alla casa editrice Il Mulino oppure con Enzo Melandri in una trattoria vicino alle Due Torri. Augusto allargò subito questi spazi e mi fece conoscere Don Saverio Aquilano quando aveva il Centro di formazione per ragazze e ragazzi down in Piazza Trento e Trieste e a quell’incontro era presente il giovane Walter Baldassarri  che sarebbe poi diventato direttore dell’Opera dell’Immacolata laureandosi con me. E’ attraverso Augusto che ho avuto i primi contatti con il mondo della disabilità tanto che con Felice Carugati (allora suo assistente) facemmo una ricerca su gli istituti per minori come istituzione totale (una ricerca che la Regione Emilia Romagna che finanziava il progetto ebbe poi paura di pubblicare). Poi gli anni sono passati, ci sono stati altri incontri e altri spazi  e oggi  di Augusto ciò che mi rimane in mente è soprattutto il suo sorriso, gentile, intelligente e il suo tono sempre pacato, pronto a spiegare, a far capire. Mi spiace salutarti così, attraverso una rivista on line ma forse è un segno dei tempi.

Per chi non ti ha conosciuto di persona restano i tuoi libri. Ne ricordo alcuni: I gruppi sociali (con Giuseppina Speltini, Il Mulino 1999),  Adolescenti (Il Mulino 2001), Psicologia sociale (con Nicoletta Cavazza e Monica Rubini, Il Mulino 2002), Ricerche e protagonisti della psicologia sociale (con  Nicoletta Cavazza, Il Mulino 2003). Discutendo con amici  ti ho pensato recentemente perché mi è sembrato importante che “Inchiesta” torni ad occuparsi di droga a Bologna (Come si sta diffondendo in questa città tenendo presente che costa sempre meno? Come si opera nei confronti di chi oggi può scegliere tra tante droghe, tutte poche costose ma non per questo meno pericolose?…). Tu hai coordinato molte ricerche su questa tematica e allora ho pensato: telefono ad Augusto, mi saprà suggerire qualche ricerca o qualche ricercatore o ricercatrice…

 

 

 

 

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Category: Editoriali, Welfare e Salute

About Vittorio Capecchi: Vittorio Capecchi (1938) è professore emerito dell’Università di Bologna. Laureatosi in Economia nel 1961 all’Università Bocconi di Milano con una tesi sperimentale dedicata a “I processi stocastici markoviani per studiare la mobilità sociale”, fu segnalato e ammesso al seminario coordinato da Lazarsfeld (sociologo ebreo viennese, direttore del Bureau of Applied Social Research all'interno del Dipartimento di Sociologia della Columbia University di New York) tenuto a Gosing dal 3 al 27 luglio 1962. Nel 1975 è diventato professore ordinario di Sociologia nella Facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Bologna. Negli ultimi anni ha diretto il Master “Tecnologie per la qualità della vita” dell’Università di Bologna, facendo ricerche comparate in Cina e Vietnam. Gli anni '60 a New York hanno significato per Capecchi non solo i rapporti con Lazarsfeld e la sociologia matematica, ma anche i rapporti con la radical sociology e la Montly Review, che si concretizzarono, nel 1970, in una presa di posizione radicale sulla metodologia sociologica [si veda a questo proposito Il ruolo del sociologo (a cura di P. Rossi), Il Mulino, 1972], e con la decisione di diventare direttore responsabile dell'Ufficio studi della Federazione Lavoratori Metalmeccanici (FLM), carica che manterrà fino allo scioglimento della FLM. La sua lunga e poliedrica storia intellettuale è comunque segnata da due costanti e fondamentali interessi, quello per le discipline economiche e sociali e quello per la matematica, passioni queste che si sono tradotte nella fondazione e direzione di due riviste tuttora attive: «Quality and Quantity» (rivista di modelli matematici fondata nel 1966) e «Inchiesta» (fondata nel 1971, alla quale si è aggiunta più di recente la sua versione online). Tra i suoi ultimi libri: La responsabilità sociale dell'impresa (Carocci, 2005), Valori e competizione (curato insieme a D. Bellotti, Il Mulino, 2007), Applications of Mathematics in Models, Artificial Neural Networks and Arts (con M. Buscema, P.Contucci, B. D'Amore, Springer, 2010).

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