Maurizio Bonati: Perché la Lombardia è un’anomalia evidenziata dalla Covid-19

In statistica con valori anomali (in inglese outlier) ci si riferisce ai valori estremi di una distribuzione che si caratterizzano per essere estremamente elevati o estremamente bassi rispetto al resto della distribuzione e che rappresentano perciò casi isolati anomali rispetto al resto della distribuzione. La Lombardia è quindi un caso anomalo rispetto alle altre regioni, o ancor più rispetto alle altre nazioni? In generale, per stabilire se un valore è estremo o anomalo, si fa riferimento alle misure di sintesi della posizione e didispersione rispetto ai valori di una distribuzione. Le “misure di sintesi” attualmente disponibili pertinenti la pandemia sono ancora poche a fronte delle molte differenze nei criteri e modalità nelle misure che creano anche distorsioni (bias) nei confronti. Ma un esercizio di lettura può essere fatto. Prima che la Covid-19 si manifestasse in Lombardia (20 febbraio a Codogno)9, il 31 gennaio sono confermati i primi due casi in Italia, unacoppia di turisti cinesi. Due giorni prima, il 29 gennaio, erano stati segna-lati i primi due casi in UK (10). Il primo caso negli USA era già stato segnalato in data 20 gennaio (11). La Lombardia è la Regione italiana con il maggior numero di residenti e di densità (quest’ultima simile alla Campania). È prima per produttività e ha un servizio sanitario di “eccellenza” e tra i più qualificati d’Europa. È un istema sanitario pubblico-privato (nella quasi totalità convenzionato) sbilanciato (60/40). In Lombardia, a Codogno, è stato segnalato il primo caso italiano distante 7500 km da Wuhan ed è il setting con la maggiore mortalità di positivi in ospedale, a tutt’oggi il primo per prevalenza sui domiciliati. Questo è l’intervallo di confidenza dell’outlier per riflettere su cosa comprende. Il focolaio di Codogno (Lodi) parte dall’ospedale, così come quello di Alzano (Bergamo). In entrambi i casi si presentano in ospedali pazienti positivi sintomatici che vengono dimessi per essere a distanza di qualche giorno riammessi e ricoverati. Nessuna prevenzione da parte del personale sanitario ignaro, ma strategico per la diffusione e il contagio anche dei sanitari.
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Codogno e Alzano sono in setting territoriali simili, ad alta densità dipiccole aziende industriali che richiamano dipendenti dall’intorno. Due vie di alto scambio-traffico-passaggio: la Via Emilia e la provinciale della Val Seriana, una delle vie di comunicazione ad alta percorrenza che partono da Bergamo. Codogno blindata come Wuhan, Alzano nessun blocco se non quellogenerale nazionale ritardato (Bergamo contaminata con effetto a tutt’oggiunico a livello mondiale). Provvedimenti, tardivi, contraddittori sia preventivi che diagnostici spesso in competizione tra Regione e Governo. Distribuzione del contagio? Positivi, negativi, sintomatici, asintomati-ci… Si incomincia dopo 40 giorni a cercare di definire i denominatori per proxy, senza (comunque) una strategia comune. La Lombardia è la Regione con il maggior numero di posti letto (35.605, 3,6 per 1000 abitanti), con il maggior numero di medici (22.026, 2,2 per 1000 abitanti) e con il maggior numero di ospedali privati accreditati (73). La Lombardia è l’unica Regione ad aver dovuto ricorrere a ospedali da campo come nel secolo scorso in caso di pandemia.
“Non c’è dubbio che lasanità debba essere pubblica e universale. In Europa, negli ultimi decenni, siamo stati vittime delle direttive neoliberiste che hanno insistito sulla riduzione dei servizi pubblici in generale.Programmare la gestione degli ospedali come sefossero aziende significa concepire i pazienti comemerci da inserire in un cicloproduttivo. E questo è unaltro esempio di come unavisione puramente finanziariapossa produrre disastri sul piano umano e sanitario”.EdgarMorin
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