Cristina Biondi: 31 Nuovo Dizionario delle parole italiane. Da “La banalità del male” a “L’uomo è cacciatore”

| 31 Agosto 2020 | Comments (0)

 

 

 

LA BANALITÀ DEL MALE

Facile come bere un bicchier d’acqua: in certe zone è più prudente aprire lattine o stappare bottiglie. Anche respirare è un’attività che non ci impegna particolarmente, ma abbiamo da tempo buoni motivi per preoccuparci della qualità dell’aria, temiamo le nostre emissioni, anche se i vulcani non sono da sottovalutare, se ci si mettono sul serio. I virus si muovono come uno sciame di api, non sono ovunque, non sono diffusi, sono qui o lì, a volte qui e lì (dicasi pandemia). L’aforisma che recita: la vita è una malattia infettiva a prognosi infausta, sessualmente trasmessa, fa riflettere sulla prudenza. Gli anticoncezionali non hanno migliorato la prognosi, ma possono evitare la trasmissione. I prodromi della malattia sono diagnosticati nelle donne con esami molto semplici, per riconoscere i portatori sani, tutti maschi, è necessario un test più sofisticato, sconosciuto alla medicina sino agli anni ottanta del secolo scorso.

La morte raramente è sessualmente trasmessa (vedi AIDS), il più delle volte ha cause genetiche (l’uomo è mortale), ma esiste anche la trasmissione aerea, a cagione di cancerogeni volatili, di virus e batteri. Allora non basta disciplinare i rapporti sessuali, è necessario limitare i rapporti sociali tout court.

Non bisogna lasciarsi tentare da un sorriso, da un incontro casuale, da un casto abbraccio, e se avete desiderio di scambiare due parole col postino, ricordatevi cosa accadde alla monaca di Monza, dopo che la sciagurata rispose.

 

GUERRA AL TERRORISMO

La guerra è più aggressiva: non esiste reciprocità, non c’è il terrorismo alla guerra. La guerra può essere buona e giusta e difendere la Patria (la terra dei padri), un’entità sacra e materna, che non esita a sacrificare i suoi figli. La Patria, quando vuole indossare panni maschili si chiama Stato, che divide le sue attenzioni tra le guerre, figlie riconosciute e dichiarate e il terrorismo di Stato, figlio illegittimo non particolarmente patriottico, fratello gemello della guerra civile. “Guerra civile” è un ossimoro, è civile di nome, ma non di fatto, di fatto è militare come le altre. Chi indossa la divisa ha una mentalità tutta particolare e ha iniziative surreali tipo chiamare col nome della propria madre un bombardiere nucleare, anche se per motivi di segretezza la signora Enola Gay non fu avvisata che la sua omonima avrebbe partorito un Little Boy. Le dinamiche assurde e contraddittorie dell’undici settembre hanno un precedente a Roma, nelle idi di marzo del 1978. È probabile che la città eterna, la capitale di un grande impero, sia ancora in grado di calamitare grandi energie, nel bene e nel male.

 

SOFIA

Quando si accese la polemica incentrata sui crocefissi nelle aule scolastiche, presidi che avevano un certo rispetto per la verità, sotto qualsiasi bandiera essa militasse, prima di pronunciarsi sulle proprie personali opinioni chiesero agli intervistatori il tempo per verificare se nelle aule del loro istituto fossero o non fossero presenti i simboli della cristianità. Oggi Santa Sofia a Istanbul ridiventa una moschea, ha una certa aria islamica da molto tempo, i bellissimi mosaici non verranno distrutti e la cristianità non manca di chiese, ma di fedeli che le frequentino, mentre la Santa partecipa di una dimensione dove non c’è più ombra alcuna dei crucci terreni. Ma chi è stata Santa Sofia? Martire? Vergine? Martire e vergine? Sapiente come Santa Caterina da Alessandria?

Io, cattolica praticante, dopo una ricerca in rete mi sono resa conto della mia profonda ignoranza: la Santa non è stata una donna, Sofia è il Logos in persona. Forse le iniziative migliori a difesa della vera fede sono quelle incentrate sulla catechesi degli adulti.

 

POTERE

In monarchia: è morto il re; viva il re. In democrazia le elezioni vengono indette a scadenze fisse, a prescindere dalla longevità dei protagonisti delle precedenti legislazioni. Quando i candidati vincenti accedono alle stanze del potere, i loro avversari non rinunciano a esistere, politicamente parlando. Ci sono dinastie, consorterie, caste e apparati che si fanno un baffo di elezioni e deleghe. C’è un sacco di gente che è sopravvissuta allo scadere dei propri incarichi e che non si è mai sognata di ritirarsi in campagna, mentre tantissimi individui hanno avuto il potere de facto e non de iure. Un tempo i leoni e le volpi non avevano la più pallida idea di cosa fossero i diritti civili e di quanto potessero venir invocati per rompere le uova nel paniere. Quasi tutti gli imperatori romani sono stati assassinati: l’omicidio semplificava in via definitiva molte situazioni e anche le morti premature, più o meno naturali, concorrevano a svecchiare la politica. I meccanismi democratici sono logoranti e logorati (è risaputo che il potere logora chi non ce l’ha). Ci sono un mucchio di ex, di individui che non si sa bene cosa ci stiano a fare, ma che ci sono, di gruppi più o meno identificabili, che complicano i concetti di mandato e di reato, mentre i paladini della libertà e dei diritti civili si ostinano in una irriducibile ostilità per le situazioni di fatto.

 

EX

Le famiglie sono fatte di mogli e mariti, madri e padri, fratelli e sorelle, figli, suoceri, cognati e quant’altri voi annoveriate tra i vostri congiunti. La morte, evento ritenuto raro e tardivo, viene sostituita dal divorzio per sancire le separazioni. Oggi al “fu” si è sostituito l’“ex”, preghiamo molto meno per le anime del purgatorio e non è sempre facile collocare in un “altrove” i coniugi abbandonati: vorremmo coltivare il nostro campo a frumento e lasciarci alle spalle un terreno infestato dalla zizzania, ma non abbiamo ancora trovato un diserbante che ci difenda dall’invadenza delle ex e dai loro avvocati.

Domande per i divorziati: avete ancora motivo di temere la vostra ex suocera, dal momento che si occupa dei vostri bambini? Avete la sensazione che vostro figlio, vivendo con la madre, vi consideri un ex padre? Sarà vero che la miglior amica della vostra ex vi tratta con malcelato disprezzo? Vuole invece stuzzicarvi, ci sta provando? Perché l’anziana moglie del vostro capoufficio, la tabaccaia, la portiera e la postina vi fanno oggetto del loro risentimento? Perché la vicina di casa che va a messa ogni mattina vi ha tolto il saluto? Perché il più sgamato dei vostri colleghi vi guarda con insolita benevolenza e i vostri amici sfigati vi hanno eletto a loro confidenti? Perché non siete riusciti a separarvi civilmente, voi che vi siete sposati solo in municipio?

Gli uomini fantasticano di abbandonare la moglie per liberarsi di lei, mentre la uccidono quando è lei a voler liberarsi di loro.

 

LA SECONDA MOGLIE

Ci sono uomini che sposano solo donne ingenue e allora la seconda moglie è convinta che alla prima non sia mai stato nascosto nulla: patti chiari e matrimonio corto. Invece la maggior parte delle amanti si è sentita dire: “non glielo posso dire adesso”. Il dopo, se è arrivato, è diventato il momento risolutivo e la seconda moglie sa che in precedenza per nascondere la verità lui deve avere detto un’infinità di bugie. Si è inventato scuse ovvie e fantasiose, ha escogitato menzogne pietose e crudeli, ha finto sollecitudine, ha simulato e dissimulato, ha smentito e si è rimangiato mezze amissioni, ha fatto promesse forse non sempre del tutto insincere. Chi mente sistematicamente è un bugiardo, e chi si dichiara finalmente sollevato dall’obbligo (obbligo?) di mentire è ancora più bugiardo. Questo la prima moglie lo sa, ma nemmeno la seconda ha bisogno di sentirselo dire.

 

LE MACCHINE E IL PECCATO

Oggi le macchine fanno un sacco di cose, ma non sono tenute ad avere coscienza di quello che fanno. Anche se hanno una memoria, e spesso ne hanno tantissima, non mettono mai in discussione il proprio comportamento, non rispondono né del loro presente, né del loro passato. Se volete prenotare un biglietto aereo e in fase di pagamento non viene accettato il vostro bonus, voi dovete pagare con la carta di credito, senza un perché, senza un ma e senza il sospetto che il computer vi derubi per andare a sperperare i vostri soldi in compagnia di una slot machine. Nel corso di un’operazione online vi possono essere rifiutati i più elementari diritti, è possibile che veniate cancellati dall’anagrafe, senza che entri in gioco nessuna volontà persecutoria. I procedimenti sono spesso complicati e se il meccanismo si inceppa non ha un insight, non fa outing: non si dichiara disfunzionante (tale e quale i matti).

Gli esseri umani arretrano, non confessano più i loro peccati, tuttalpiù ammettono qualche errore (della macchina). Se una bomba centra un corteo funebre invece di covo di terroristi è avvenuto un errore: una macchina programmata per uccidere ha colpito le persone sbagliate. Nella mentalità dei militari rimane perfettamente lecito uccidere le persone giuste al momento giusto.

 

MILITARI

Ho custodito intatta la piastrina militare di mio padre: se fosse stata spezzata in due, io non sarei mai nata e mia nonna avrebbe conservato la metà che l’esercito le avrebbe inviato. Lui era metereologo e aveva più a che fare con le nuvole che con gli oggetti pesanti sganciati dagli aerei, ma ha comunque passato la sua vita in divisa. Il suo interesse, la sua curiosità erano dedicate a cirri, cumuli, nembi, alte e basse pressioni, guardandolo non mi è mai passato per la mente che buona parte dei graduati abbia mantenuto la stessa mentalità in pace come in guerra. Oggi un alto ufficiale dei paesi più potenti del mondo mi ispira tutta la diffidenza che un militare di carriera merita, non sono convinta che in pace i soldati abbiano poco da fare, è evidente che continuano a coltivare una insana passione per le innovazioni tecnologiche e un’eccessiva disinvoltura nel rapportarsi con la Nera Signora e la sua falce. Chi ha sempre usato gli uomini come se fossero macchine ha scoperto di poter usare le macchine al posto degli uomini, è passato dal reale al virtuale senza rinunciare a nulla della propria ottusità: a lui piacerebbe stravincere. Fortunatamente i politici non desiderano conquistare un paese ove ogni uomo, animale e cosa siano ridotti in briciole su un suolo contaminato per centinaia di anni; la guerra è un grande affare se ci si sa accontentare e quando un generale si intestardisce a voler sganciare l’atomica sulla Corea, viene mandato in pensione anticipatamente con encomi e medaglie.

 

L’UOMO È CACCIATORE

Qualsiasi legge regoli la caccia, ha valore retroattivo. I seduttori di trenta, quaranta anni fa subiscono il giudizio della storia, chiamati in causa per frasi e gesti accuratamente conservati nella memoria a lungo termine di signore di mezza età, le cui ambizioni nel fiore degli anni hanno dovuto confrontarsi con la regola del “do ut des” che nella sua semplicità non solo ha mantenuto in vita il mestiere più vecchio del mondo, ma ha permesso un certo travaso di potere e di beni da mani maschili a grembi femminili.

L’eterna lotta contro il male ha cambiato protagonisti: la seduzione del peccato non è più un rovello interiore, chi è preda di libidine non scrive più “Le confessioni”, anzi cerca invano di negare tutto e di difendersi. La propria coscienza non pretende nessun pentimento, ha considerato la donna un oggetto e continuerebbe a considerala tale, se la Nemesi ora non la ripresentasse in veste di Soggetto, capace di parola e di azioni legali. Così verità che, taciute, sembravano partecipare della banalità del quotidiano, dei piccoli aggiustamenti senza conseguenze, vengono ingigantite a fatti significativi, di pubblico dominio. Nessuno ha il coraggio di dubitare, come non si può dubitare che i cacciatori abbiano da sempre cacciato le lepri.

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