Bologna: Con Amelia e con Giovanni Nicolini. Per una città solidale e inclusiva
Appello alla cittadinanza di Bologna per una città solidale e inclusiva al quale aderisce la redazione di “Inchiesta”
Sullo sgombero a Bologna dell’edificio della Telecom occupato,
Giovanni ha affermato: “Mi chiedo dove si collochi la giustizia oggi. Perché mi capita di pensare che chi cerca di fare giustizia, in realtà stia commettendo una grossa ingiustizia: spesso chi cerca di risolvere un problema , in verità lo crea. L’idea di avere centinaia di persone per strada e delle stanze vuote, che potrebbero ospitarli, mi crea un problema. Nasce un corto circuito tra legalità, moralità ed etica. “
Amelia ha dichiarato: “Se da un punto di vista legale non approvo, devo ammettere che queste iniziative forse danno vita ad una legalità superiore. In quelle strutture infatti e’ possibile offrire un aiuto concreto e questo e’ un fatto culturale, politico e spirituale. Si crea valore sociale”.
Infatti quella occupazione creava solidarietà tra le persone che l’hanno fatta, aveva rotto la solitudine dei poveri, aveva instaurato strette relazioni e scambi tra persone di culture, di età, di storie diverse. Avendo sgombrato, si distrugge tutto questo. Anche noi, semplici cittadini, pur non approvando l’occupazione, dobbiamo considerare che l’alternativa è la strada.
Per questo io sto
CON AMELIA E CON GIOVANNI NICOLINI
Per firmare questa petizione andare su www.change.org
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