Vittorio Capecchi: La bellezza della matematica
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Il 28 novembre usavamo festeggiare il compleanno di Vittorio con amici e familiari.
Oggi lo ricordiamo con la poesia che gli ha dedicato Stefano Bonaga, con una pagina di Franco Massimo Spiezia, e inoltre con questo suo scritto, un progetto di dieci anni fa, che non si è realizzato (purtroppo non ha trovato interlocutori interessati).
E’ riemerso ora fra le carte della sua scrivania, e parla di uno degli amori costanti della sua vita.
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Vittorio Capecchi: La bellezza della matematica (2013)
Mi presento. Sono un professore emerito dell’Università di Bologna, e dirigo da 46 anni una rivista di modelli matematici applicati ai problemi sociali, artistici ed economici in inglese: Quality and Quantity. International Journal of Methodology edita dalla casa editrice Springer (Olanda). Questa rivista oggi editorialmente va benissimo (sei numeri all’anno con molte pagine e la possibilità di accedervi on line se si fa l’abbonamento a Springer). Colpiscono due caratteristiche: il 40-50% dei suoi lettori è cinese e il 60% delle richieste di pubblicazione degli articoli viene dall’Asia (Cina, India e Taiwan). Quando l’ho fondata non era certo un successo editoriale e gli articoli provenivano solo dagli Stati Uniti tanto che il sottotitolo era European Journal of Methodology perché l’obiettivo era di diffondere in Europa ciò che iniziava ad essere importante negli Stati Uniti.
Oggi è l’Asia che trova importanti i modelli matematici applicati ai problemi sociali, artistici ed economici; e in Italia? In Italia è un disastro perché nei licei scientifici i programmi non sono mai stati cambiati dall’epoca fascista e anche se non si è esperti di matematica è del tutto ovvio che in questa disciplina negli ultimi settanta/ottanta anni qualche cambiamento non può che essere avvenuto. Tanto per fare dei piccoli esempi i termini che fanno parte del vocabolario più consolidato della rivista che dirigo: “reti neurali artificiali”, “fuzzy logic”, “teoria dei giochi e delle decisioni” ecc… sono del tutto ignoti a chi frequenta in Italia le scuole superiori.
Cosa si può fare?
L’idea con questi seminari che mi propongo di iniziare, all’interno del Formarea Campus, sulla Bellezza della matematica è semplice. Non sono interessato a fare ripetizioni di matematica o a rispiegare ciò che viene insegnato nelle scuole medie e superiori. L’obiettivo di questo progetto è di avvicinare le nuove generazioni alla bellezza e utilità della matematica.
La matematica è alla base di tutta una serie di professioni importanti e innovative (non solo in ingegneria ma anche nella sociologia, nella psicologia, nella filosofia, nell’arte, nella musica, nelle scienze della natura, nella medicina ecc…) ma spesso se una ragazzina o un ragazzino hanno un primo brutto incontro con la matematica possono finire con il pensare di “non essere portati per la matematica”.
Chi presenta questo progetto ritiene che la matematica abbia la bellezza e la capacità di suscitare le emozioni dei tramonti sul mare; non esiste una persona che “non sia portata” ad apprezzare la bellezza dei tramonti.
Il progetto si propone di presentare le diverse aree di applicazione della matematica e provvisoriamente può essere fatto questo primo elenco:
- Matematica e sociologia
- Matematica e musica
- Matematica e giochi (teoria dei giochi)
- Matematica e letteratura
- Matematica e medicina
- Matematica e filosofia
- Matematica e pittura
- Matematica e storie poliziesche
- Matematica e natura (la bellezza dei frattali)
- Matematica per interpretare le statistiche
- Matematica per fare previsioni (le reti neurali artificiali)
- Matematica per disegnare città attraenti (Smart Cities)
- Matematica e psicologia
Non è ovviamente richiesta nessuna conoscenza matematica per ascoltare questi seminari perché l’obiettivo è quello di suscitare interesse tra le nuove generazioni verso l’uso della matematica nelle direzioni più varie (dalla pittura alla filosofia, dalla medicina alla bellezza della natura). Ciò che il coordinatore di questi seminari spera che avvenga è che qualche giovane che li frequenta esca da questi seminari dicendo fra sé e sé: a me piace molto la musica (o la pittura, la medicina ecc…) perché non iniziare a studiare con più passione la matematica visto che con il suo aiuto potrei diventare più competente (in musica, pittura, medicina ecc…)?
Category: Scuola e Università