Mario Agostinelli: 25 anni fa veniva ucciso Chico Mendes

| 4 Dicembre 2013 | Comments (0)


 

Il 22 dicembre saranno passati 25 anni da quella terribile sera nella quale Chico Mendes venne ucciso sull’uscio della sua umile casa a Xapurì. Ucciso perché si opponeva alla distruzione della foresta e difendeva i diritti elementari dei popoli che vivono dei prodotti della foresta.

I suoi eredi nel 1999 hanno vinto le elezioni in Acre e hanno avviato una politica di sviluppo sostenibile, attenta ai diritti delle persone e della natura. Il primo governatore di questa nuova era, Jorge Viana, oggi vicepresidente del Senato, verrà in Italia, invitato dal Comitato per le celebrazioni per il 25° di Chico Mendes, di cui fa parte anche l’associazione Energiafelice che presiedo. Sarà accompagnato dal missionario comasco che lottò a fianco di Chico Mendes. Parteciperanno a 5 incontri per ricordare l’attualità del più grande ambientalista che abbia avuto l’America Latina e il suo insegnamento. Le iniziative pubbliche saranno:

Lunedì 9 a Cantù, con firma di un gemellaggio tra il distretto dei mobili di Cantù e il distretto del legno dell’Acre

Martedì 10, mattino, a Magenta, con incontro con le scuole, gli agricoltori contadini, imprenditori solare e biomasse;  pranzo sul Ticino con prodotti tipici offerti dalle cooperative e  firma di un gemellaggio tra il Parco del Ticino e la foresta Chico Mendes in Acre

Martedì 10 pomeriggio a Monza, sul commercio equosolidale; ricevimento del Sindaco

Mercoledì 11 a Reggio Emilia incontro con popolazione e studenti, incontro con imprenditori reggiani.  Incontro con “Iren Rinnovabili” sui temi delle energie rinnovabili

Giovedì 12 mattina: Modena. Incontro per collaborazione ACRE-Comune

Giovedì 12 sera: Milano, presso il Circolo ACLI di Lambrate si svolgerà un incontro aperto ai cittadini con la lettura di brani del libro su Chico Mendes preparato da “Terre di mezzo” e con interventi, a commento e integrazione, di Padre Luigi Ceppi e Jorge Viana.

Venerdì 13: Milano: incontro a Palazzo Marino con il presidente del Consiglio di Milano. Il tema del design potrebbe rappresentare un terreno concreto e importante di collaborazione tra Milano e l’Acre, come mezzo per aiutare l’Acre a valorizzare il proprio legname producendo in Acre mobili di qualità e di buon design.

Prima di venire in Lombardia Jorge Viana e Luiz Ceppi passeranno da Roma, dove verranno ricevuti da Papa Francesco insieme al Segretario della FAO.

Anche l’incontro romano sottolinea l’importanza del tema trattato (la difesa della terra, della foresta amazzonica, la questione climatica e il ricordo di Chico Mendes ) e  l’importanza politica della delegazione dell’Acre. Dal 1999 l’Acre sta portando avanti politiche ambientali e sociali innovative, esemplari e difficili, che meritano di essere valorizzate e sostenute. In tutti i comuni dove avremo gli incontri (saranno incontri pubblici con la partecipazione di studenti e di imprese) verranno firmati dei protocolli di collaborazione

Oggi meno del 4% del legname estratto in forme sostenibili dalle foreste dell’Acre viene lavorato in loco. Vengono realizzati prodotti con basso valore aggiunto, a causa dell’arretratezza tecnica nella loro lavorazione. Ciò impedisce il raggiungimento dell’obiettivo di garantire uno sviluppo adeguato di reddito e occupazione, limitando la quantità di legname estratto, che, al contrario, viene incendiato per permettere allevamenti bovini sul suolo disboscato. E’ una contraddizione che rischia di rendere non credibili, agli occhi della popolazione dell’Acre, le politiche di sviluppo sostenibile.

Le finalità delle iniziative sono essenzialmente due: (a)     ricordare, in particolare ai giovani, l’attualità dell’insegnamento di Chico Mendes; (b)    attivare forme concrete di sostegno alle politiche di sviluppo sostenibile in Acre, promuovendo l’incontro tra il distretto dei mobili della Brianza e di Como e la nascente industria di lavorazione del legno fatta di piccolissime botteghe artigiane in Acre e il gemellaggio trai parchi naturali del Ticino e di Monza con la foresta Chico Mendes (400ettari) ai fini dell’esportazione di legno certificato estratto in base alla legge sulla biodiversità introdotta da Marina Silva, già parlamentare brasiliana e figlia adottiva di Chico. Siete tutti invitati a partecipare nei modi, nei tempi e nelle località più favorevoli, a diffondere la notizia nelle vostre reti, a riprodurre iniziative per questa importante anche se drammatica ricorrenza. Per ulteriori dettagli sulle iniziative www.energiafelice.it

 

 

 


 

Amigos Chico Mendes: Perché Chico Mendes vive

 

Nel 1944, nella foresta amazzonica, nel più giovane degli stati federali del Brasile, l’Acre, al confine con Perù e Bolivia, nasce Francisco “Chico” Alves Mendes Filho. Nasce nel seringal Porto Rico, nel comune di Xapurì. A nove anni già accompagna suo padre nella foresta. A undici diventa lui stesso raccoglitore di gomma a tempo pieno. Durante il giorno Chico incideva la corteccia della “siringa”, l’albero della gomma, e raccoglieva il lattice che da essa usciva. Di notte leggeva alcuni libri e si interessava delle notizie, con la lettura di giornali che riusciva a ricevere con il ritardo di settimane. La vicinanza di un militante di sinistra, che si era rifugiato nella foresta, gli permise di capire il significato di parole come sfruttamento e come lotta di classe. Arrivò una radio nel villaggio e grazie ad essa Chico riusciva ad aggiornarsi su quanto succedeva in Brasile e nel mondo. All’inizio degli anni ’70 in Acre iniziò a svilupparsi il movimento sindacale e Chico Mendes partecipò da subito alle sue riunioni e alle iniziative sindacali. La Chiesa cattolica ebbe un ruolo fondamentale nella crescita della figura di Chico Mendes. Negli anni settanta arrivano in Acre agricoltori e allevatori provenienti dal sud del Brasile. Iniziano a distruggere la foresta per lasciare posto a pascoli per il bestiame.

La conseguenza di queste ondate di “civilizzazione” fu quello di espellere decine di migliaia di famiglie dalla foresta, relegandole nelle favelas di periferia di Rio Branco, capitale dell’Acre, o in Bolivia. Era necessario difendersi. Si avvia così un’opera di organizzazione dei raccoglitori di gomma per resistere all’espulsione dalla foresta. Chico mendes gira per la foresta e invita i siringueiros ad organizzarsi nel sindacato. I popoli della foresta avviano forme di lotta non violente, partecipando agli “empates”, occupazioni di luoghi minacciati dal taglio e dalla distruzione della foresta. Assieme a queste prime forme di lotta, Chico Mendes si adoperò per diffondere scuole nei diversi villaggi, per avviare azioni di alfabetizzazione. La comunità internazionale coglie quanto sta avvenendo in Acre e a chiede al Governo brasiliano misure più severe contro gli incendi della foresta. La crescita del movimento di lotta contro la distruzione della foresta e per la salvaguardia delle comunità che vivono nella foresta pose con forza la scelta tra due opposti modelli di sviluppo: quello che puntava alla distruzione della foresta, alla sua “civilizzazione” per lasciare posto ai pascoli, alle strade, alle coltivazioni e, dall’altra parte, il modello di sviluppo che invece faceva della difesa della foresta la scelta centrale per garantire condizioni di vita, di creazione di lavoro e di sviluppo dell’economia in armonia con la natura. Nasceva quello che successivamente venne chiamato “Sviluppo sostenibile”.

La lotta di Chico Mendes trovava un sostegno crescente nel mondo e raggiungeva primi risultati positivi. Tutto ciò venne vissuto come una minaccia per gli interessi dei grandi proprietari terrieri. Tentarono di intimidire Chico Mendes, con misure e minacce diverse. Ma non ci riuscirono. Fu così che si arrivò alla follia del complotto omicida, nella convinzione di bloccare la crescita di questo movimento democratico. La sera del 22 dicembre, otto giorni dopo il suo 44° compleanno, uno sparo nel buio lo colpì in pieno petto, nella sua umile casa di Xapurì. Il suo sangue si sparse per terra, ma il suo spirito rifiorì nei cuori di coloro che sognano e lottano per la difesa della foresta amazzonica, il polmone che garantisce a tutti gli abitanti della terra la possibilità di vivere.

 



 

 

Category: Osservatorio internazionale

About Mario Agostinelli: Mario Agostinelli (1945) ha lavorato come ricercatore chimico-fisico per l’ENEA presso il CCR di Ispra. Dal 1995 al 2002 è stato Segretario generale della Cgil Lombardia e nel 2004 ha dato vita al movimento Unaltralombardia, con l’obiettivo prioritario di rinnovare dal basso le forme della rappresentanza. Ha ricoperto un incarico istituzionale come Consigliere regionale in Lombardia, eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, e nel 2009 ha aderito a Sinistra Ecologia Libertà. Sul piano internazionale si è contraddistinto per un intenso impegno nel Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre.

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