Nello Rubattu: La Grecia vista dalla Sardegna. Se vinceranno i si attenzione ai mostri prodotti dall’odio
Nella foto Santa Greca festeggiata a Decimomannu
Non c’è bisogno di aspettare questa domenica per capire come andrà a finire in Grecia. Probabilmente vinceranno i si, forse di stretta misura, ma vinceranno loro.
Vinceranno perchè la gente in Grecia è ormai allo stremo: i pensionati si litigano mentre fanno la fila ai bancomat per raccogliere i loro ultimi spiccioli e negli ospedali di Atene anche le aspirine cominciano a scarseggiare. Nelle isole va ancora peggio e i presìdi sanitari stanno per chiudere. Pensate quanto tutto questo faccia bene al turismo, forse l’ultima risorsa nelle mani dei greci, almeno per una certa parte. Di fronte ad uno scenario di questo tipo o Syriza o si assume la responsabilità di proclamare una dittatura o la troyka vincerà su tutta la linea. E’ la democrazia, si potrebbe dire.
Solo che a perdere sarà un intero popolo. D’altronde, fare muro contro l’Europa avrebbe voluto dire cercarsi nuovi alleati (la Russia? La Cina?), entrando così in un gioco che comunque li avrebbe schiacciati. Forse, come ricordano alcuni commentatori non di parte, è stato sbagliato indire il Referendum, ma la strada era quasi obbligata: le olgarchie finanziarie, hanno giocato sporco e di certo volevano vedere i greci arrivare al tavolo delle trattative con la mano tesa. Li vogliono prendere per fame e in questo ultimo anno, hanno fatto di tutto perché ciò accadesse.
Ma sarà una vittoria di Pirro. Perchè l’odio che stanno suscitando intorno alle loro istituzioni, sarà difficile si plachi per il resto dei prossimi decenni. Nessuna persona con un minimo di sale in zucca, vuole più essere ostaggio di madame Lagarde o del signor Junker.
Perché, per come stanno andando le cose in Grecia, anche il più stupido capisce che non viviamo in una democrazia e che l’unione europea non è un governo di popoli ma un governo di oligarchi.
Spesso ci appelliamo al fatto che la gente – noi tutti – vogliamo contare di più e che in giro in Europa stanno fiorendo partiti che propugnano una democrazia più vicina alla gente: Syriza, Podemos e Cinque stelle sono fra queste risposte. Ognuno con i suoi difetti e i suoi pregi, ma lanciano un messaggio chiaro: delle oligarchie finanziarie non ne vogliono più sapere. Sono nocive. Creano diseconomie incredibili e sprechi di risorse senza nessuna logica.
Per i loro interessi stiamo sopportando guerre che non hanno assolutamente nessun senso e strategie economiche che stanno continuamente impoverendo le risorse globali. Stiamo mettendo la nostra vita e le nostre ricchezze nella mani di gruppi finanziari che l’unica cosa che sanno fare è ingegnarsi per distribuire ad ogni fine anno, utili a qualche cifra ai loro azionisti. Come poi vi arrivino, non sembra sia così importante. Che siano le bombe sismiche, i mega impianti solari e eolici, le guerre di dominio coloniale, il finanziamento di gruppi terroristici, non sembra preoccupare nessuno.
In Sardegna il Qatar si sta mangiando i pezzi buoni della nostra economia (ospedale san Raffaele, Costa Smeralda, Meridiana) e tutti sembrano dimenticarsi che il Qatar è uno dei massimi finanziatori riconosciuti dell’Isis. Lo sanno i servizi segreti di tutto il mondo. Basta leggere.
Come sanno che l’Arabia Saudita sta bombardando gli sciiti nello Yemen e stanno distruggendo interi patrimoni dell’Unesco: ma in molti organi di informazione affermano che si tratta di una guerra contro il terrorismo. Anche se poi tutti piangono per la distruzione di Palmira da parte dell’Isis;
Come sembra che nessuno si accorga che i turchi, per non avere alle loro frontiere il pericolo di uno Stato curdo, stanno finanziando e facendo transitare tonnellate di armi sempre allo stato islamico, mentre non fanno arrivare neanche una pistola ad acqua ai curdi che Kobane se la sono riconquistata a denti e a morti. Nessuno blocca questi giochini di guerra. Tutti li conoscono, ma si fa finta di nulla. Una volta tanto bisognerebbe chiedersi perché. Però, tutti sappiamo che Davide non ha mai vinto contro Golia. Perché come direbbe qualsiasi studioso della Bibbia “Davide non è mai esistito”: è una favola, un mito. Solo che normalmente ci dimentichiamo che non è mai esistito neanche Golia.
La verità è che la democrazia è un modello di governo che va bene quando almeno gli stomaci sono decentemente soddisfatti. I nostri, come quelli di chiunque. Le rivoluzioni nascono perché non ci sono altre strade da percorrere. Perché le rivoluzioni non sono mai state un pranzo di gala. “La democrazia è un lusso”, diceva qualcuno. E forse, una sua parte di ragione l’aveva. Ora, quello che capiterà in Grecia, sarà che Tsipras, lo manderanno a casa e al potere si trasferirà un coacervo di forze unite nel retorico vincolo di salvare dalla fame il loro popolo. Al potere si ritroveranno i vecchi arnesi del disastro greco: Papadopulos con il suo Pasok, Mitsotakis con Nea Demokratia, la parte moderata di Syriza e delle altre piccole forze che avanzeranno con qualche deputato dal disastro ellenico.
Il loro scopo principale, sarà di mitigare la recrudescenza di ulteriori ricatti da parte delle organizzazioni internazionali. Madame Lagarde, probabilmente, sarà così generosa che insieme ai suoi amichetti, concederà ai greci il ritorno dei turisti, la Feta verrà distribuita nelle catene dei supermercati comunitari e dal porto del Pireo (dove difficilmente arriveranno i cinesi ad acquistarlo), riprendernno a transitare le navi delle compagie internazionali di navigazione che porteranno sul Partenone frotte di turisti a rimpolpare la loro tisica economia. Anzi, con tutto questo parlare di Grecia, probabilmente aumenteranno. E’ un problema di comunicazione.
Ma sta di fatto che l’odio verso l’Unione europea e questo governo oligarchico di istituzioni transnazionali e gruppi di interesse finanziario che non ha niente da invidiare a quello russo, verrà ogni giorno di più odiato. E l’odio produce mostri! Quello che può capitare in Grecia, è che una forza di destra prenderà il posto di Syriza. Alba Dorata, rischia di diventare una vera potenza politica: l’unico baluardo per molti greci in grado di opporsi allo strapotere europeo. Che poi siano dei nazisti, non sembra importare a nessuno. Prima pensiamo alla fame. Basta ricordare che a queste ultime elezioni, una parte consistente dei voti li hanno rastrellati dall’elettorato dei comunisti (dell’interno e dell’esterno).
Ma tutti sanno che i nostri oligarchi vogliono semplicemente il permanere dello statu quo. Tutto deve rimanere immobile, nessuno di loro vuole che il guidatore venga importunato, perchè i guidatori sono loro: nessuno di loro vuole un parlamento europeo in grado di legiferare e un’organizzazione diversa dagli attuali stati che tenga conto della complessità del territorio comunitario. Proprio come ricordano in ogni momento in Scozia, in Catalogna, dei Paesi baschi e (diciamolo pure) in Sardegna, in Corsica o nelle Faer Oer. Ma il discorso vale per tutti, perché è un problema legato alla storia degli abitanti del vecchio Continente. Una storia che nel suo agire ha stratificato miti, modelli, lingue e modi di intendere l’economia.
Gli europei sono tutto questo, inutile inventarsi un’altra realtà. Non funziona, produce solo guerre e disastri.
Ma tutto questo non va bene a nessuno e allora meglio la restaurazione. O perlomeno, meglio tentarla. Gli oligarchi hanno mezzi e molte truppe a loro disposizione. Perciò, chissà, ancora per quanti decenni, le sorti dell’Unione saranno nelle mani degli Stati, soprattutto di quelli più forti…e degli Stati Uniti, controllati (tutti), dalle grandi multinazionali e dai gruppi di pressione finanziaria che hanno in mano in questo momento la totalità del capitale circolante, in grado per il momento di fare il bello e il cattivo tempo a casa di ognuno di noi.
Tutti, in questo bailamme di notizie che si leggono sui giornali, si dimenticano che il debito greco in realtà è fasullo e che le istituzioni finanziarie lo potrebbero chiudere in meno di un microsecondo. Come spiegherebbe qualsiasi economista: bastano una manciata di euro e il debito sparirebbe come neve al sole. Ma sarebbe pericoloso, perché vorrebbe dire che i padroni del vapore devono venire fuori dal loro palazzo di cristallo e interessarsi dei problemi reali delle persone. In pratica che dovrebbero condividere il loro potere su altre basi. E a loro proprio questo non conviene. Ma alla fine, verranno sconfitti. Questo gioco, Syriza lo ha dimostrato, seppur perdendo, non durerà ancora a lungo. Garantito.
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