Maria Pace Nemola: Si avvicina l’8 marzo. Una donna e tanti tanti fiori per una nuova idea di humanitas
Si avvicina l’8 marzo e già arriva per email e per altre vie l’eco di tante future manifestazioni.
Si avvicina il 21 marzo, la data ufficiale dell’inizio della primavera e già si sente nell’aria fredda del mattino che quel raggio di sole è un pochino più “calduccio” e pare quasi che sia più dorato di quello di un mese fa e allora … E ALLORA che pensieri volano via liberamente proprio come rondini a primavera: e questi pensieri sulle ali della fantasia fanno affiorare un ‘immagine bella, bella come non mai.
Un quadro, forse il più bello, senz’altro il più noto degli Uffizi: la Primavera di Botticelli. Dunque una Dea, una donna e tanti, tanti fiori.
La Dea è sempre Venere ed è sempre al centro della tela, una Venere celeste però (la Madonna), sontuosamente ma anche pudicamente vestita, ben diversa dalla Venere-Venere della “Nascita di Venere” che si ergeva superbamente splendida o splendidamente superba, se volete, nella sua nudità sulla grande conchiglia, conchiglia quasi trono o più trono che conchiglia.
Ma anche se è al centro del dipinto, la Venere celeste, così come l’abbiamo chiamata, appare però quasi schiacciata sullo sfondo perché in primo piano ci viene incontro la figura della Primavera: è lei la vera protagonista, lei che avanza con passo sicuro verso di noi, verso la Vita, sì perché è lei il simbolo della Vita, di quella reale.
Lei che avanza spargendo fiori così colorati e vivi che ci pare quasi di sentirne il profumo. E che cosa non è questo altro che Vita, vita nuova con ideali nuovi? Questo meraviglioso dipinto ci fa ricordare che siamo in quel meraviglioso periodo storico soprattutto per l’Italia, ma anche per tutto il mondo occidentale che va sotto il nome di Rinascimento o anche di Umanesimo.
Rinascimento: rinascita dell’arte, della letteratura, della filosofia, della musica e anche della scienza e delle nuove scoperte di nuovi mondi (la Primavera fu dipinta pare nel 1482, cioè dieci anni prima che il nostro Cristoforo Colombo con le sue caravelle approdasse nella terra sconosciuta al di là dell’oceano). Ma anche Umanesimo, cioè nuova Humanitas, che diffonde una nuova concezione dell’umano forse più terrestre di quella di alcuni secoli prima, ma non per questo meno elevata e meno spirituale.
E a me piace vedere in questa Primavera la figura della donna nuova, della donna nuova non solo di allora, cioè di quella che gli storici chiamano Età Moderna, ma anche della donna di ora, di noi donne della Postmodernità.
Una donna non certo priva di potere o che disdegni il potere, ma che non rinneghi la propria femminilità e soprattutto che sparga intorno a sé valori positivi, belli proprio come sono i fiori della Primavera di Botticelli e come sono tutti i fiori soprattutto quelli veri. Una donna conscia del proprio valore perché è di valore ed è di valore perché porta su di sé e dentro di sé valori, così tanti valori che ne può regalare e spargere intorno a sé proprio come la Primavera di Botticelli regala e sparge intorno a sé tanti di quei bellissimi fiori …
Ecco il mio augurio per l’8 marzo, che tutte le donne possano essere sempre un po’ “Primavera del Botticelli”!
BUON 8 MARZO
Category: Arte e Poesia, Donne, lavoro, femminismi