Barbara Floridia: Buone Feste a Renzi da un’insegnante di Venetico che attacca la “Buona scuola”
Il video di Barbara Floridia è stato diffuso in rete il 28 dicembre 2015
[youtube]https://www.youtube.com/watch?v=2SjbOjWqMDY[/youtube]
UN VIDEO. Per augurare buone feste ai colleghi italiani e gridare a squarciagola la sua amarezza per gli effetti provocati dal cosiddetto decreto “Buona Scuola”, non è servito nemmeno un filo di voce: solo uno smartphone e una decina di cartelli scritti col pennarello. “Buone feste da una insegnante” è il titolo del video pubblicato direttamente su facebook che in modo virale si è diffuso negli ultimi due giorni sulle bacheche di migliaia di professori e studenti, oltre 6 mila, che hanno fatto registrare 350 mila visualizzazioni dal 26 dicembre fino ad oggi.
Protagonista una insegnante messinese, Barbara Floridia, 38 anni, che si divide tra la famiglia che rimane nel suo comune di origine, Venetico, e una cattedra a Partinico, in provincia di Palermo. Il video (una versione è sbarcata anche su youtube) è stato girato quasi per motivi terapeutici, per scacciare l’amarezza provocata dagli effetti della riforma che il governo Renzi ha chiamato “Buona scuola”. Lei, che da 15 anni siede dietro una cattedra, quasi sempre a centinaia di chilometri da casa, la pensa in tutt’altro modo. Specialmente quando vede colleghi senza alcuna esperienza sul campo che si sono ritrovati insegnanti di ruolo “per caso” e per di più nella scuola sotto casa.
«Vorrei chiarire che io non ho nulla contro questi colleghi – precisa la professoressa Floridia, tredici anni trascorsi in un liceo di Vicenza e solo l’anno scorso trasferita in Sicilia – è il sistema che contesto. Loro stanno solo beneficiando di una legge che non ha reso giustizia a nessuno, in particolare, a chi come me non ha mai cercato compromessi o scorciatoie».
Nel video la professoressa – complice un sottofondo natalizio – augura buone feste mostrando una serie di cartelli scritti a mano. Ne ha per tutti: sollecita chi ci governa ad una maggiore attenzione verso il mondo della scuola, contesta “l’elemosina” del bonus da 500 euro per l’acquisto di libri, sottolinea che gli insegnanti italiani hanno “gli stipendi più bassi d’Europa”. Un video girato il giorno di Santo Stefano nel soggiorno di casa senza strategie o obiettivi particolari. Eppure nel giro di poche è diventato virale. Non solo centinaia di migliaia di visualizzazioni ma anche una valanga di messaggi di colleghi provenienti da tutto lo stivale (compreso qualcuno “galante” che ai messaggi ha preferito il bel primo piano della professoressa). «L’idea dei cartelli l’ho copiata da un video che avevo visto tempo addietro nel quale alcuni alunni ringraziavano la propria insegnante con questa tecnica – spiega – volevo che la mia voce, la mia inflessione del Sud, non distogliesse l’attenzione dal messaggio che doveva rimanere “neutro”». Volutamente nel titolo ha scritto “insegnante”. «Non ho voluto fare distinzioni tra professoresse, maestre, docenti della scuola dell’infanzia: volevo coinvolgere tutti. Tutti siamo sulla stessa barca».
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