Mario Agostinelli: In morte di Massimo Scalia

| 13 Dicembre 2023 | Comments (0)

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IN MORTE DI MASSIMO SCALIA

Anche Massimo! Il Professor Massimo Scalia è uscito dalle nostre improvvise telefonate e dalle intemerate che lanciava frequentemente perché ci si rendesse conto che a causa del clima e dell’insipienza dei governanti il tempo della vita umana sulla Terra stava – e continua  vieppiù – a venire a mancare.

Incontrarlo a Roma fuori da Termini, arrivato trafelato con un motorino dal rumore rauco come il suono della sua voce, per mettere a punto una riflessione sul nucleare o sulla necessità di porre l’asticella delle emissioni di gas serra il meno lontano possibile nel tempo, era un’abitudine che negli ultimi tempi si era purtroppo andata diradando. Credo che il dolore per la scomparsa della sua compagna, che si teneva stretto in un’emozione contenuta, ma attraversata di fitta sofferenza, l’abbia reso ancor più riservato e parco di quelle battute fulminanti con cui teneva sotto scacco i più disonesti tra i suoi avversari. Li irrideva senza acrimonia, perché era un grande e acuto combattente, sicuro dell’indispensabilità del proprio impegno e della dimensione collettiva in cui riconoscersi. Il suo sodalizio con Gianni Mattioli ha segnato la storia non solo del movimento antinuclearista italiano, ma anche della crescita nella direzione delle rinnovabili dell’ambientalismo europeo. Molto gli si deve se il negazionismo e il greenwashing a livello globale devono fare i conti con la crescita di una consapevolezza di massa.

Vorrei ricordare un suo significativo gesto di generosità al tempo ormai lontano della conferenza sull’Energia organizzata dal governo Ciampi. Nella lista degli interventi toccava a Lui e Mattioli prendere la parola contro il nucleare: io gli ero seduto accanto, con l’incarico della CGIL di esprimere una posizione di diniego sul rilancio dell’atomo. Alla sua chiamata dal palco, si alzò dalla platea dicendo: “vorrei che prima di noi esperti parlasse un rappresentante del sindacato e del mondo del lavoro”. Io, allora, ero del tutto sconosciuto e designato per caso in sostituzione del Segretario sindacale di turno che non poteva essere presente. Naturalmente, l’attenzione per l’intervento di Massimo e Gianni crebbe ulteriormente, lasciando, come “derivata” la nascita tra noi di una riconoscente amicizia, che è durata per tutti questi anni.  

Ci lascia un uomo di immensa cultura e forza, un uomo puro; un politico che socializzava partendo dal basso ma attaccando rudemente, un poco contradicendosi, i “basisti” (così li chiamava) sdraiati solo su slogan e parole. In questi tempi terribili perdo un amico dalla voce sempre più rauca e con un crescente pessimismo che, putroppo, l’esito della Cop 28 che si conclude oggi non fa che confermare.

Si tiene a Viadana – Giovedì 15 – un convegno cui partciperò per ricordare le lotte a Caorso e la tremenda odierna minaccia della guerra nucleare. Sarà, purtroppo, inaspettatamente non presente di persona tra noi, ma lo abbracceremo da lontano con immenso affetto. Mi stringo forte al figlio Luca e ai suoi amati nipoti. Ciao Massimo!

Category: Ambiente

About Mario Agostinelli: Mario Agostinelli (1945) ha lavorato come ricercatore chimico-fisico per l’ENEA presso il CCR di Ispra. Dal 1995 al 2002 è stato Segretario generale della Cgil Lombardia e nel 2004 ha dato vita al movimento Unaltralombardia, con l’obiettivo prioritario di rinnovare dal basso le forme della rappresentanza. Ha ricoperto un incarico istituzionale come Consigliere regionale in Lombardia, eletto come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista, e nel 2009 ha aderito a Sinistra Ecologia Libertà. Sul piano internazionale si è contraddistinto per un intenso impegno nel Forum Mondiale delle Alternative e nel Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre.

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