Argiris Panagopoulos : La Grecia ha detto no all’austerità e alla troika

 

 

 

Diffondiamo da “Inchiesta” gennaio-marzo 2015 l’intervista fatta il 15 febbraio 2015 ad Argiris Panagopoulos da Tommaso Cerusici per “Inchiesta”. Una precedente intervista  fatta da Tommaso Cerusici  è stata pubblicata in  ww.inchiestaonline.it  il 15 gennaio 2015

 

Tommaso Cerusici Cosa rappresentano la vittoria di Alexis Tsipras e di Syriza sul piano europeo?

Argiris Panagopoulos Penso che la vittoria di Syriza sia molto importante non solo per la Grecia ma per il futuro di tutta l’Europa. Infatti, abbiamo visto come si sta scatenando l’ira della Merkel e di Shauble… e questo è un indizio della loro paura! Il Governo tedesco teme che la Grecia, rompendo questo circolo vizioso fatto di neoliberismo, di austerità senza fine, di controriforme, possa aprire il vaso di Pandora e che la nostra battaglia si estenda ad altri Paesi d’Europa. Abbiamo visto che anche in Francia ci sono delle proteste, in Portogallo le stanno preparando, in Italia s’incomincia a muovere qualcosa! Allora è proprio da qui che nasce la loro paura.

Abbiamo detto fin dall’inizio che si trattava di una crisi non solo economica ma anche e soprattutto politica. I burocrati europei, a tavolino, hanno deciso di fare chirurgia all’Europa del Sud…la Grecia era solo il pretesto! Ora devono prendere un’altra decisione politica, ora invece devono riporre il bisturi e pensare di fare altre cose. Glielo impone un popolo intero attraverso elezioni democratiche!

Non abbiamo mai detto di voler mettere la bandiera rossa sul Reichstag o sul Bunker della Cancelleria, chiediamo soltanto di farla finita con il massacro del nostro popolo e di tutti i popoli del Sud Europa. Gli abbiamo detto chiaramente che la crisi è europea e non solo greca. Shauble ovviamente ha paura, perché sa benissimo che se accettassero di ricontrattare il debito greco, questo creerebbe un precedente per tutti gli Stati nella UE.

Ma a noi greci questo non interessa più… i tecnocrati devono fare quello che devono fare! Questi debiti sono impagabili, li abbiamo già strapagati ai vari banchieri e speculatori! Punto e basta, non c’è altro da trattare su questo. È inammissibile che pretendano ancora che noi paghiamo debiti che non potremo mai ripagare.

 

Tommaso Cerusici Quali sono i primi provvedimenti che prenderà il nuovo Governo in Grecia?

Argiris Panagopoulos Il ruolo principale lo avranno i Ministeri che si occupano del sociale, in particolar modo il Ministero del Lavoro. Vogliamo recuperare tutta la legislazione e la protezione sul lavoro che c’erano prima dei memorandum; vogliamo eliminare i vari contratti “spazzatura” e il lavoro precario, vogliamo ripristinare i Contratti Collettivi di Lavoro, vogliamo ripristinare lo stipendio minimo ai livelli pre-crisi.  Si sta lavorando in questi giorni per rimettere la tredicesima alle pensioni che sono sotto i 700 euro.

Perché solo così ricostruiamo la società! È ora di dire basta alla guerra tra poveri, al dumping, al ribasso degli stipendi e al ribasso dei diritti, proprio a partire dai luoghi di lavoro. L’abbiamo detto forte e chiaro: non diventeremo mai cinesi! È proprio per questo che ci siamo opposti alla privatizzazione del porto del Pireo…abbiamo detto no alla colonizzazione imprenditoriale cinese sul Sud Europa.

Poi stiamo già facendo tante cose importanti per le persone semplici: abbiamo già abolito i ticket di 5 euro negli ospedali, abbiamo abolito il costo di 1 euro per l’emissione di ogni ricetta medica, abbiamo riassunto tutti coloro che erano stati licenziati con il pretesto dei memorandum, per primi le donne delle pulizie e i custodi delle scuole.

 

Tommaso Cerusici Sul tema immigrazione è di questi giorni la chiusura del più grande Centro di Identificazione ed Espulsione greco. Quali sono i prossimi provvedimenti in merito?

Argiris Panagopoulos Per quanto riguarda l’immigrazione il Governo ha già dichiarato che darà la cittadinanza a tutti i giovani stranieri che sono nati in Grecia, che sono le seconde generazioni di migranti; questi ragazzi finalmente avranno una patria invece di essere dei signor nessuno. La nostra responsabile per il Ministero dell’immigrazione è una storica attivista proveniente dalla sinistra radicale, con competenze altissime in materia…una che è stata torturata durante la dittatura, tanto per farti capire.

 

Tommaso Cerusici Un altro passaggio simbolico importante è stato la chiusura della tv pubblica. Che farà Syriza in merito?

Argiris Panagopoulos Abbiamo già dichiarato che riapriremo la ERT e che riassumeremo tutti quelli mandati a casa dall’oggi al domani, ma abbiamo anche detto che non vogliamo più una televisione del Governo. Vogliamo una televisione veramente pubblica, non dipendente dall’ufficio stampa di Syriza o dall’ufficio stampa di Alexis Tsipras. E su questo faremo una battaglia. Noi abbiamo dimostrato una cosa molto importante: abbiamo difeso anche tanta gente che, finché non gli hanno fisicamente spento la televisione, ci attaccava per tutto il giorno! La ERT era una televisione che apparteneva ai partiti dei memorandum; si entrava solo con sistemi clientelari. Noi abbiamo difeso con le unghie e con denti il loro diritto ad avere un lavoro e il nostro diritto di avere una televisione.

Noi abbiamo varato pochi Ministeri…non vogliamo una marea di Ministri e non faremo una marea di Consiglieri, sub Consiglieri, eccetera. Un esercito di gente che percepisce soldi senza fare niente! Alla burocrazia dello Stato tutto questo non piace, ma noi vogliamo uno Stato neutro, che non sia clientelare, che non sia corrotto. Perché lo Stato clientelare e la corruzione garantiscono stipendi doppi e tripli solo ad alcuni. Noi non vogliamo occupare con il nostro partito lo Stato…Syriza non è stata eletta per questo!

 

Tommaso Cerusici Il vostro Ministro delle Finanze Varoufakis è stato recentemente in Italia e hanno fatto scalpore alcune sue dichiarazioni sul debito italiano… Cosa chiedete agli altri Governi europei?

Argiris Panagopoulos Sì. In Italia si sono arrabbiati tanto – Padoan in testa – per le dichiarazioni di Varoufakis sul debito italiano…ma è un debito che già supera i 200 miliardi e chissà dove può arrivare! Cresce ogni giorno di più…questa è la verità! Adesso è stato dilazionato al 2016, ma riuscirete voi a pagare davvero 50 miliardi di interessi in più di quelli che già pagate? Dove finirete?

E se finisce male l’Italia finiremo male anche noi. La verità è che siamo tutti legati insieme, come in una catena, e allora dobbiamo trovare una soluzione politica il prima possibile, già abbiamo perso tantissimi anni e c’è chi ne ha approfittato per distruggere i nostri Paesi.

Se anche Syriza riuscisse a fare tutto quello che si prefigge già da domani mattina – senza le pressioni della UE, della BCE, del FMI, della Troika, etc. –  ci vorrebbero comunque vent’anni per recuperare tutti i disastri che le politiche di austerità hanno imposto! Lo stesso vale per l’Italia, per la Spagna, per il Portogallo.

Ci hanno distrutto e noi – finalmente – abbiamo detto basta! Andiamo a fare altre cose, perché l’Europa non diventerà mai tedesca e i tecnocrati questo lo devono capire bene. Non esiste altro rimedio: devono trattare!

Ci dispiace molto non vedere altri Governi del Sud Europa schierarsi apertamente dalla nostra parte: stanno tutti lì a balbettare, ma devono sapere che i compiti a casa – se mai li faranno davvero – saranno la distruzione completa dai loro Paesi. Noi abbiamo detto il nostro no e stiamo facendo la nostra parte, vogliamo l’aiuto dei cittadini europei e vogliamo ricostruire dal basso l’Europa. Però se anche i Governi vogliono aiutarci, dall’alto, noi siamo molto disponibili e aperti sulle alleanze, perché le cose che contano per Syriza e per il Governo greco sono i punti programmatici, solo quelli. E penso che questo si sia visto anche al momento della formazione del nuovo Governo: abbiamo trovato un accordo con chi, pur essendo molto diverso da noi, non era legato alla corruzione e ai memorandum. L’unica cosa che conta è che Syriza ha un programma ben preciso e siamo stati votati per questo: ora vogliamo applicarlo.

Anche in Italia so che ci hanno criticato per l’alleanza di Governo con i Greci Indipendenti…voglio dire una cosa importante: noi avevamo detto che avremmo fatto un Governo di sinistra e così è stato! Avere fatto l’alleanza con i Greci Indipendenti non significa che diventeremo come loro, anzi, da quello che si vede finora sono i Greci Indipendenti che hanno accettato e stanno rispettando il programma di Syriza.

 

Tommaso Cerusici La prima visita ufficiale di Alexis Tsipras da Primo Ministro greco è stata in Italia. In quella occasione ha incontrato il Premir Renzi, che però non mi sembra essersi sbilanciato molto. Qual è la vostra valutazione in merito?

Argiris Panagopoulos Infatti ancora aspettiamo di capire! Ringraziamo molto Renzi per la cravatta che ha regalato a Tsipras ma vorremmo anche sapere quali saranno gli atti politici – e se ci saranno – di sostegno alla Grecia, all’interno delle istituzioni europee. Noi abbiamo contestato queste politiche nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli ospedali…non siamo abituati a parlare, siamo abituati a fare! Abbiamo chiesto il voto su quello che facciamo non sulle generiche dichiarazioni d’intenti.

Abbiamo vinto le elezioni avendo contro tutti i mezzi di informazione, tutti i banchieri, i costruttori, i poteri forti della Grecia e dell’Europa, eppure abbiamo stravinto. I cittadini non sono stupidi, sanno molto bene e capiscono perfettamente i loro interessi. Già il consenso al Governo di Syriza arriva 72% della popolazione; ormai il 43% di quelli che hanno votato Nuova Democrazia vedono con interesse il Governo di Syriza. Noi facciamo politica in questo modo, coi fatti, e ci aspettiamo che altri Governi – specialmente quelli di Paesi che hanno problemi uguali se non più gravi dei nostri – siano al nostro fianco.

 

Tommaso Cerusici Ma se Renzi e come lui altri Capi di Governo del Sud Europa dovessero dimostrarsi sordi alle vostre richieste, quali strategie metterete in campo?

Argiris Panagopoulos I cittadini di questi Paesi vedono, pensano e decidono! Non scordiamoci, infatti, che a settembre avremo le elezioni in Portogallo, a novembre quelle in Spagna e, prima o poi, si arriverà al voto anche in Italia. Noi non vogliamo implicarci nella politica interna degli altri Paesi e non abbiamo mai pensato che le nostre ricette siano esportabili. Ognuno deve trovare la sua strada, però i Governi e i governanti si misurano anche con le sfide che hanno davanti. Noi abbiamo fatto così, adesso aspettiamo anche gli altri per vedere che fanno e che decidono. Voi siete cittadini italiani e deciderete voi, idem gli spagnoli.

In Spagna abbiamo già visto che Podemos è il primo partito; da quello che dicono i sondaggi e i politologi è impossibile che diminuisca la propria percentuale da qui alle elezioni, mentre si indeboliranno i partiti dei memorandum, cioè i Socialisti e il Partito Popolare – quest’ultimo attualmente al Governo – e speriamo anche lì di vedere un Governo di Podemos con tutta la sinistra unita.

L’Europa sta cambiando e il nostro voto ha liberato tantissime forze. Ora in Italia, quello che succederà, è un punto interrogativo…spetta a voi trovare una soluzione, noi non possiamo – né come Syriza né come Governo greco – immischiarci nelle faccende interne. Questo è inammissibile! Però come sinistra abbiamo il massimo interesse ad avere altri Governi di sinistra, ad avere una Commissione Europea con una forte componente di sinistra. È ora di dire basta a tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni di neoliberismo!

 

Tommaso Cerusici Il dibattito a sinistra in Italia si sta concentrando molto sul tema della coalizione sociale. Come valuti il percorso che diversi pezzi della sinistra sociale e politica stanno provando a mettere in campo?

Argiris Panagopoulos La coalizione sociale è il punto da cui partire ma da sola non basta. Bisogna avere più coraggio.

Mi è capitato tante volte in Grecia di fare questo esempio, che vi riguarda direttamente. Due anni fa ero venuto a Napoli a fare un’iniziativa in Università, invitato dai compagni dei centri sociali. Il giorno dopo, arrivato a Roma Termini, vedo in tv gli scontri tra la polizia e quegli stessi compagni davanti alla sede napoletana di Equitalia. Stavano manifestando perché si era appena suicidata una imprenditrice per debiti con il fisco…e la polizia li ha bastonati! A me questo episodio è sempre rimasto molto impresso: se addirittura i centri sociali vanno a protestare contro il suicidio di una imprenditrice, significa proprio che noi rappresentiamo una maggioranza sociale senza inizio e senza fine! Allora questa maggioranza sociale la dobbiamo far diventare anche maggioranza politica, dobbiamo andare noi in Parlamento e al Governo. Noi siamo e saremo sempre per i più deboli, però ora dobbiamo aprire il nostro discorso a tutti. Non possiamo lasciare nessuno indietro, e noi l’abbiamo fatto fin dall’inizio!

 

Tommaso Cerusici Infatti Syriza si è connotata fin da subito per gli interventi nei quartieri, contro le nuove povertà, nell’assistenza ai più deboli…

Argiris Panagopoulos Quando è scoppiata la crisi ce lo siamo detti e così è stato. Noi siamo ancora un partito piccolo da un punto di vista di militanti, ma ci siamo impegnati con tutte le nostre forze in strutture di solidarietà, abbiamo condotto tantissime lotte sul piano sociale, in tanti quartieri abbiamo fermato e tolto consenso ad Alba Dorata. Dove cresce Syriza diminuisce Alba Dorata o, ancora meglio, sparisce.

In Germania si sono arrabbiati perché Tsipras, appena eletto, è andato a depositare dei fiori nel luogo in cui i nazisti fucilarono migliaia di partigiani, specialmente comunisti. I tedeschi l’hanno presa come un’offesa, ma si sbagliano di grosso! Purtroppo il monopolio del razzismo e del fascismo non è solo della Germania. Tsipras ha invece voluto lanciare un messaggio anche e soprattutto contro Alba Dorata! Questo è il discorso: dove non si lascia spazio alla disperazione, alla rabbia e al populismo lì c’è la sinistra.

Un anno fa, ad esempio, Alba Dorata veniva data nei sondaggi in ascesa e al 12-13%. Nelle elezioni per il Parlamento europeo e nelle elezioni politiche è invece rimasta a metà di queste previsioni, ha perso cioè in un anno metà del suo consenso. Questo è un buon indizio e speriamo che con la politica di Syriza e del nostro Governo tenda a dimezzarsi ancora e poi, finalmente, a sparire nelle fogne da dove è venuta! Così si combattono anche queste ideologie fasciste, razziste e omofobe…con delle politiche di sinistra!

Coesione sociale per rafforzare e per ricostruire le nostre società: questa è la nostra “provocazione” in Grecia e penso che lo stesso obiettivo dovremmo porcelo nel resto dell’Europa, perché ovunque le nostre società sono state frammentate dal neoliberismo e dall’austerità.

 

Tommaso Cerusici Il 18 marzo 2015, data dell’inaugurazione della nuova Euro Tower a Francoforte, i movimenti sociali – attraverso la coalizione Blockupy – annunciano mobilitazioni europee antiausterità. Che ruolo potrebbe avere la riuscita di questa iniziativa?

Argiris Panagopoulos Grazie al cambio di Governo in Grecia, abbiamo visto che negli ultimi giorni si sono mossi anche i sindacati europei rispetto alla data del 18 marzo…anche quei sindacati legati a doppio filo alla Spd tedesca… io non lo dico con cattiveria, però questi sono i conservatori oggi, sono troppo moderati! E perfino loro si sono ribellati e hanno firmato appelli contro l’austerità! Questo ci parla del fatto che la coalizione sociale ha uno spazio molto più grande oggi.

Possiamo e dobbiamo cambiare il ruolo della Banca Centrale Europea. Perché la BCE ci spetta e deve essere una banca per salvaguardare i popoli europei. Noi non siamo estremisti – lo dico semplificando – vogliamo solo diventare americani! Il nostro sogno è l’America: fare funzionare la BCE come funziona la FED o la Banca d’Inghilterra. In Usa e Gran Bretagna, quando è arrivata la crisi, hanno nazionalizzato le banche in difficoltà…quando l’abbiamo detto noi ci hanno dato dei terroristi! Perché Bush e Gordon Brown hanno potuto nazionalizzare le banche, salvando così i loro Paesi, mentre da noi hanno salvato solo le banche e hanno distrutto i nostri Paesi?

Ci dicono che non si può cancellare il debito della Grecia, perché non si possono cancellare 100 miliardi…guarda, dall’inizio della crisi i tecnocrati europei hanno buttato in un buco nero 3mila miliardi e ora, con l’intervento della BCE di Draghi, ne butteranno altri mille. Stiamo parlando di 4 trilioni di euro buttati via e non sappiamo ancora quanti ne dovremo spendere! Allora, se ragioniamo di queste cifre, che importanza può avere eliminare i 100 miliardi della Grecia? Sono noccioline! È solo una questione politica…ci vogliono annientare! E questo vale anche per il debito italiano, per quello portoghese, spagnolo, eccetera.

Noi vogliamo un’altra BCE e dobbiamo essere in tanti e da tanti Paesi diversi a Francoforte il 18 marzo. Dobbiamo incontrare anche i lettoni, gli estoni, i bulgari, i rumeni, che sono nella zona euro e sono colpiti e massacrati dalle stesse politiche di austerità. Se si tratta di Unione Europea deve essere la vera unione dei popoli…l’unione delle banche europee è finita!


Tommaso Cerusici Cosa rappresentano la vittoria di Alexis Tsipras e di Syriza sul piano europeo?

Argiris Panagopoulos Penso che la vittoria di Syriza sia molto importante non solo per la Grecia ma per il futuro di tutta l’Europa. Infatti, abbiamo visto come si sta scatenando l’ira della Merkel e di Shauble… e questo è un indizio della loro paura! Il Governo tedesco teme che la Grecia, rompendo questo circolo vizioso fatto di neoliberismo, di austerità senza fine, di controriforme, possa aprire il vaso di Pandora e che la nostra battaglia si estenda ad altri Paesi d’Europa. Abbiamo visto che anche in Francia ci sono delle proteste, in Portogallo le stanno preparando, in Italia s’incomincia a muovere qualcosa! Allora è proprio da qui che nasce la loro paura.

Abbiamo detto fin dall’inizio che si trattava di una crisi non solo economica ma anche e soprattutto politica. I burocrati europei, a tavolino, hanno deciso di fare chirurgia all’Europa del Sud…la Grecia era solo il pretesto! Ora devono prendere un’altra decisione politica, ora invece devono riporre il bisturi e pensare di fare altre cose. Glielo impone un popolo intero attraverso elezioni democratiche!

Non abbiamo mai detto di voler mettere la bandiera rossa sul Reichstag o sul Bunker della Cancelleria, chiediamo soltanto di farla finita con il massacro del nostro popolo e di tutti i popoli del Sud Europa. Gli abbiamo detto chiaramente che la crisi è europea e non solo greca. Shauble ovviamente ha paura, perché sa benissimo che se accettassero di ricontrattare il debito greco, questo creerebbe un precedente per tutti gli Stati nella UE.

Ma a noi greci questo non interessa più… i tecnocrati devono fare quello che devono fare! Questi debiti sono impagabili, li abbiamo già strapagati ai vari banchieri e speculatori! Punto e basta, non c’è altro da trattare su questo. È inammissibile che pretendano ancora che noi paghiamo debiti che non potremo mai ripagare.

 

Tommaso Cerusici Quali sono i primi provvedimenti che prenderà il nuovo Governo in Grecia?

Argiris Panagopoulos Il ruolo principale lo avranno i Ministeri che si occupano del sociale, in particolar modo il Ministero del Lavoro. Vogliamo recuperare tutta la legislazione e la protezione sul lavoro che c’erano prima dei memorandum; vogliamo eliminare i vari contratti “spazzatura” e il lavoro precario, vogliamo ripristinare i Contratti Collettivi di Lavoro, vogliamo ripristinare lo stipendio minimo ai livelli pre-crisi.  Si sta lavorando in questi giorni per rimettere la tredicesima alle pensioni che sono sotto i 700 euro.

Perché solo così ricostruiamo la società! È ora di dire basta alla guerra tra poveri, al dumping, al ribasso degli stipendi e al ribasso dei diritti, proprio a partire dai luoghi di lavoro. L’abbiamo detto forte e chiaro: non diventeremo mai cinesi! È proprio per questo che ci siamo opposti alla privatizzazione del porto del Pireo…abbiamo detto no alla colonizzazione imprenditoriale cinese sul Sud Europa.

Poi stiamo già facendo tante cose importanti per le persone semplici: abbiamo già abolito i ticket di 5 euro negli ospedali, abbiamo abolito il costo di 1 euro per l’emissione di ogni ricetta medica, abbiamo riassunto tutti coloro che erano stati licenziati con il pretesto dei memorandum, per primi le donne delle pulizie e i custodi delle scuole.

 

Tommaso Cerusici Sul tema immigrazione è di questi giorni la chiusura del più grande Centro di Identificazione ed Espulsione greco. Quali sono i prossimi provvedimenti in merito?

Argiris Panagopoulos Per quanto riguarda l’immigrazione il Governo ha già dichiarato che darà la cittadinanza a tutti i giovani stranieri che sono nati in Grecia, che sono le seconde generazioni di migranti; questi ragazzi finalmente avranno una patria invece di essere dei signor nessuno. La nostra responsabile per il Ministero dell’immigrazione è una storica attivista proveniente dalla sinistra radicale, con competenze altissime in materia…una che è stata torturata durante la dittatura, tanto per farti capire.

 

Tommaso Cerusici Un altro passaggio simbolico importante è stato la chiusura della tv pubblica. Che farà Syriza in merito?

Argiris Panagopoulos Abbiamo già dichiarato che riapriremo la ERT e che riassumeremo tutti quelli mandati a casa dall’oggi al domani, ma abbiamo anche detto che non vogliamo più una televisione del Governo. Vogliamo una televisione veramente pubblica, non dipendente dall’ufficio stampa di Syriza o dall’ufficio stampa di Alexis Tsipras. E su questo faremo una battaglia. Noi abbiamo dimostrato una cosa molto importante: abbiamo difeso anche tanta gente che, finché non gli hanno fisicamente spento la televisione, ci attaccava per tutto il giorno! La ERT era una televisione che apparteneva ai partiti dei memorandum; si entrava solo con sistemi clientelari. Noi abbiamo difeso con le unghie e con denti il loro diritto ad avere un lavoro e il nostro diritto di avere una televisione.

Noi abbiamo varato pochi Ministeri…non vogliamo una marea di Ministri e non faremo una marea di Consiglieri, sub Consiglieri, eccetera. Un esercito di gente che percepisce soldi senza fare niente! Alla burocrazia dello Stato tutto questo non piace, ma noi vogliamo uno Stato neutro, che non sia clientelare, che non sia corrotto. Perché lo Stato clientelare e la corruzione garantiscono stipendi doppi e tripli solo ad alcuni. Noi non vogliamo occupare con il nostro partito lo Stato…Syriza non è stata eletta per questo!

 

Tommaso Cerusici Il vostro Ministro delle Finanze Varoufakis è stato recentemente in Italia e hanno fatto scalpore alcune sue dichiarazioni sul debito italiano… Cosa chiedete agli altri Governi europei?

Argiris Panagopoulos Sì. In Italia si sono arrabbiati tanto – Padoan in testa – per le dichiarazioni di Varoufakis sul debito italiano…ma è un debito che già supera i 200 miliardi e chissà dove può arrivare! Cresce ogni giorno di più…questa è la verità! Adesso è stato dilazionato al 2016, ma riuscirete voi a pagare davvero 50 miliardi di interessi in più di quelli che già pagate? Dove finirete?

E se finisce male l’Italia finiremo male anche noi. La verità è che siamo tutti legati insieme, come in una catena, e allora dobbiamo trovare una soluzione politica il prima possibile, già abbiamo perso tantissimi anni e c’è chi ne ha approfittato per distruggere i nostri Paesi.

Se anche Syriza riuscisse a fare tutto quello che si prefigge già da domani mattina – senza le pressioni della UE, della BCE, del FMI, della Troika, etc. –  ci vorrebbero comunque vent’anni per recuperare tutti i disastri che le politiche di austerità hanno imposto! Lo stesso vale per l’Italia, per la Spagna, per il Portogallo.

Ci hanno distrutto e noi – finalmente – abbiamo detto basta! Andiamo a fare altre cose, perché l’Europa non diventerà mai tedesca e i tecnocrati questo lo devono capire bene. Non esiste altro rimedio: devono trattare!

Ci dispiace molto non vedere altri Governi del Sud Europa schierarsi apertamente dalla nostra parte: stanno tutti lì a balbettare, ma devono sapere che i compiti a casa – se mai li faranno davvero – saranno la distruzione completa dai loro Paesi. Noi abbiamo detto il nostro no e stiamo facendo la nostra parte, vogliamo l’aiuto dei cittadini europei e vogliamo ricostruire dal basso l’Europa. Però se anche i Governi vogliono aiutarci, dall’alto, noi siamo molto disponibili e aperti sulle alleanze, perché le cose che contano per Syriza e per il Governo greco sono i punti programmatici, solo quelli. E penso che questo si sia visto anche al momento della formazione del nuovo Governo: abbiamo trovato un accordo con chi, pur essendo molto diverso da noi, non era legato alla corruzione e ai memorandum. L’unica cosa che conta è che Syriza ha un programma ben preciso e siamo stati votati per questo: ora vogliamo applicarlo.

Anche in Italia so che ci hanno criticato per l’alleanza di Governo con i Greci Indipendenti…voglio dire una cosa importante: noi avevamo detto che avremmo fatto un Governo di sinistra e così è stato! Avere fatto l’alleanza con i Greci Indipendenti non significa che diventeremo come loro, anzi, da quello che si vede finora sono i Greci Indipendenti che hanno accettato e stanno rispettando il programma di Syriza.

 

Tommaso Cerusici La prima visita ufficiale di Alexis Tsipras da Primo Ministro greco è stata in Italia. In quella occasione ha incontrato il Premir Renzi, che però non mi sembra essersi sbilanciato molto. Qual è la vostra valutazione in merito?

Argiris Panagopoulos Infatti ancora aspettiamo di capire! Ringraziamo molto Renzi per la cravatta che ha regalato a Tsipras ma vorremmo anche sapere quali saranno gli atti politici – e se ci saranno – di sostegno alla Grecia, all’interno delle istituzioni europee. Noi abbiamo contestato queste politiche nelle piazze, nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli ospedali…non siamo abituati a parlare, siamo abituati a fare! Abbiamo chiesto il voto su quello che facciamo non sulle generiche dichiarazioni d’intenti.

Abbiamo vinto le elezioni avendo contro tutti i mezzi di informazione, tutti i banchieri, i costruttori, i poteri forti della Grecia e dell’Europa, eppure abbiamo stravinto. I cittadini non sono stupidi, sanno molto bene e capiscono perfettamente i loro interessi. Già il consenso al Governo di Syriza arriva 72% della popolazione; ormai il 43% di quelli che hanno votato Nuova Democrazia vedono con interesse il Governo di Syriza. Noi facciamo politica in questo modo, coi fatti, e ci aspettiamo che altri Governi – specialmente quelli di Paesi che hanno problemi uguali se non più gravi dei nostri – siano al nostro fianco.

 

Tommaso Cerusici Ma se Renzi e come lui altri Capi di Governo del Sud Europa dovessero dimostrarsi sordi alle vostre richieste, quali strategie metterete in campo?

Argiris Panagopoulos I cittadini di questi Paesi vedono, pensano e decidono! Non scordiamoci, infatti, che a settembre avremo le elezioni in Portogallo, a novembre quelle in Spagna e, prima o poi, si arriverà al voto anche in Italia. Noi non vogliamo implicarci nella politica interna degli altri Paesi e non abbiamo mai pensato che le nostre ricette siano esportabili. Ognuno deve trovare la sua strada, però i Governi e i governanti si misurano anche con le sfide che hanno davanti. Noi abbiamo fatto così, adesso aspettiamo anche gli altri per vedere che fanno e che decidono. Voi siete cittadini italiani e deciderete voi, idem gli spagnoli.

In Spagna abbiamo già visto che Podemos è il primo partito; da quello che dicono i sondaggi e i politologi è impossibile che diminuisca la propria percentuale da qui alle elezioni, mentre si indeboliranno i partiti dei memorandum, cioè i Socialisti e il Partito Popolare – quest’ultimo attualmente al Governo – e speriamo anche lì di vedere un Governo di Podemos con tutta la sinistra unita.

L’Europa sta cambiando e il nostro voto ha liberato tantissime forze. Ora in Italia, quello che succederà, è un punto interrogativo…spetta a voi trovare una soluzione, noi non possiamo – né come Syriza né come Governo greco – immischiarci nelle faccende interne. Questo è inammissibile! Però come sinistra abbiamo il massimo interesse ad avere altri Governi di sinistra, ad avere una Commissione Europea con una forte componente di sinistra. È ora di dire basta a tutto quello che abbiamo vissuto negli ultimi trent’anni di neoliberismo!

 

Tommaso Cerusici Il dibattito a sinistra in Italia si sta concentrando molto sul tema della coalizione sociale. Come valuti il percorso che diversi pezzi della sinistra sociale e politica stanno provando a mettere in campo?

Argiris Panagopoulos La coalizione sociale è il punto da cui partire ma da sola non basta. Bisogna avere più coraggio.

Mi è capitato tante volte in Grecia di fare questo esempio, che vi riguarda direttamente. Due anni fa ero venuto a Napoli a fare un’iniziativa in Università, invitato dai compagni dei centri sociali. Il giorno dopo, arrivato a Roma Termini, vedo in tv gli scontri tra la polizia e quegli stessi compagni davanti alla sede napoletana di Equitalia. Stavano manifestando perché si era appena suicidata una imprenditrice per debiti con il fisco…e la polizia li ha bastonati! A me questo episodio è sempre rimasto molto impresso: se addirittura i centri sociali vanno a protestare contro il suicidio di una imprenditrice, significa proprio che noi rappresentiamo una maggioranza sociale senza inizio e senza fine! Allora questa maggioranza sociale la dobbiamo far diventare anche maggioranza politica, dobbiamo andare noi in Parlamento e al Governo. Noi siamo e saremo sempre per i più deboli, però ora dobbiamo aprire il nostro discorso a tutti. Non possiamo lasciare nessuno indietro, e noi l’abbiamo fatto fin dall’inizio!

 

Tommaso Cerusici Infatti Syriza si è connotata fin da subito per gli interventi nei quartieri, contro le nuove povertà, nell’assistenza ai più deboli…

Argiris Panagopoulos Quando è scoppiata la crisi ce lo siamo detti e così è stato. Noi siamo ancora un partito piccolo da un punto di vista di militanti, ma ci siamo impegnati con tutte le nostre forze in strutture di solidarietà, abbiamo condotto tantissime lotte sul piano sociale, in tanti quartieri abbiamo fermato e tolto consenso ad Alba Dorata. Dove cresce Syriza diminuisce Alba Dorata o, ancora meglio, sparisce.

In Germania si sono arrabbiati perché Tsipras, appena eletto, è andato a depositare dei fiori nel luogo in cui i nazisti fucilarono migliaia di partigiani, specialmente comunisti. I tedeschi l’hanno presa come un’offesa, ma si sbagliano di grosso! Purtroppo il monopolio del razzismo e del fascismo non è solo della Germania. Tsipras ha invece voluto lanciare un messaggio anche e soprattutto contro Alba Dorata! Questo è il discorso: dove non si lascia spazio alla disperazione, alla rabbia e al populismo lì c’è la sinistra.

Un anno fa, ad esempio, Alba Dorata veniva data nei sondaggi in ascesa e al 12-13%. Nelle elezioni per il Parlamento europeo e nelle elezioni politiche è invece rimasta a metà di queste previsioni, ha perso cioè in un anno metà del suo consenso. Questo è un buon indizio e speriamo che con la politica di Syriza e del nostro Governo tenda a dimezzarsi ancora e poi, finalmente, a sparire nelle fogne da dove è venuta! Così si combattono anche queste ideologie fasciste, razziste e omofobe…con delle politiche di sinistra!

Coesione sociale per rafforzare e per ricostruire le nostre società: questa è la nostra “provocazione” in Grecia e penso che lo stesso obiettivo dovremmo porcelo nel resto dell’Europa, perché ovunque le nostre società sono state frammentate dal neoliberismo e dall’austerità.

 

Tommaso Cerusici Il 18 marzo 2015, data dell’inaugurazione della nuova Euro Tower a Francoforte, i movimenti sociali – attraverso la coalizione Blockupy – annunciano mobilitazioni europee antiausterità. Che ruolo potrebbe avere la riuscita di questa iniziativa?

Argiris Panagopoulos Grazie al cambio di Governo in Grecia, abbiamo visto che negli ultimi giorni si sono mossi anche i sindacati europei rispetto alla data del 18 marzo…anche quei sindacati legati a doppio filo alla Spd tedesca… io non lo dico con cattiveria, però questi sono i conservatori oggi, sono troppo moderati! E perfino loro si sono ribellati e hanno firmato appelli contro l’austerità! Questo ci parla del fatto che la coalizione sociale ha uno spazio molto più grande oggi.

Possiamo e dobbiamo cambiare il ruolo della Banca Centrale Europea. Perché la BCE ci spetta e deve essere una banca per salvaguardare i popoli europei. Noi non siamo estremisti – lo dico semplificando – vogliamo solo diventare americani! Il nostro sogno è l’America: fare funzionare la BCE come funziona la FED o la Banca d’Inghilterra. In Usa e Gran Bretagna, quando è arrivata la crisi, hanno nazionalizzato le banche in difficoltà…quando l’abbiamo detto noi ci hanno dato dei terroristi! Perché Bush e Gordon Brown hanno potuto nazionalizzare le banche, salvando così i loro Paesi, mentre da noi hanno salvato solo le banche e hanno distrutto i nostri Paesi?

Ci dicono che non si può cancellare il debito della Grecia, perché non si possono cancellare 100 miliardi…guarda, dall’inizio della crisi i tecnocrati europei hanno buttato in un buco nero 3mila miliardi e ora, con l’intervento della BCE di Draghi, ne butteranno altri mille. Stiamo parlando di 4 trilioni di euro buttati via e non sappiamo ancora quanti ne dovremo spendere! Allora, se ragioniamo di queste cifre, che importanza può avere eliminare i 100 miliardi della Grecia? Sono noccioline! È solo una questione politica…ci vogliono annientare! E questo vale anche per il debito italiano, per quello portoghese, spagnolo, eccetera.

Noi vogliamo un’altra BCE e dobbiamo essere in tanti e da tanti Paesi diversi a Francoforte il 18 marzo. Dobbiamo incontrare anche i lettoni, gli estoni, i bulgari, i rumeni, che sono nella zona euro e sono colpiti e massacrati dalle stesse politiche di austerità. Se si tratta di Unione Europea deve essere la vera unione dei popoli…l’unione delle banche europee è finita!

 

 

 

 

 

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Category: Economia, Osservatorio Europa

About Argiris Panagopoulos: Argiris Panagoupolos ha studiato Scienze Politiche a Camerino, Giornalismo a Urbino, Comunicazioni Sociali alla Cattolica di Milano e Scienze dell’Informazione a Madrid. Giornalista del quotidiano greco “Avgi” e della radio “sto kokkino” e del Dipartimento Politica europea di Syriza. Attivista del movimento degli Indignados della Puerta del Sol di Madrid e di piazza Syntagma ad Atene, partecipa alle Assemblee Popolari e alle strutture di solidarietà nel settore alimentare e sanitario. È stato candidato in Italia nella circoscrizione nord ovest della lista “L’Altra Europa con Tsipras” nelle elezioni per il Parlamento europeo del 25 maggio del 2014.

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