Stefano Benni: Le cinque della sera di Valentino Rossi

| 28 Ottobre 2015 | Comments (0)

 

 

 

Diffondiamo da La Repubblica del 28 ottobre 2015

Alle cinque della sera.

Erano le cinque in punto della sera.

Valentino era lì che dava gas alle cinque della sera.

Un posto sul podio era pronto alle cinque della sera.

I motori come cuori di tori alle cinque della sera.

Ma il vile iberico tramava alle cinque della sera.

Nitrivano di invidia e rabbia

I suoi duecento cavalli

E sbandò come un vento maligno alle cinque della sera.

Già combattono la colomba e il leopardo alle cinque della sera.

E una coscia fu ferita dal casco alle cinque della sera.

Ahi casco ahi coscia ahi colpa

Alle cinque della sera

Si riunì la giuria alle cinque della sera.

Negli angoli gruppi di silenzio alle cinque della sera.

Da lontano già viene la cancrena

Della penalizacion tremenda.

Tromba di clacson per i verdi inguini alle cinque della sera.

Le ferite bruciavan come marmitte alle cinque della sera.

E la folla rompeva le finestre alle cinque della sera.

Ah, che terribili cinque della sera!

Eran le cinque a tutti gli orologi 

Calcolando il fuso di Sepang

E il meridiano di Gambettola

E la folla gridava “olè Marquez  t’è un sgraziè”.

No, non voglio vederlo!

Di’ alla luna che venga, non voglio vedere Valentino

In ultima fila a Valencia

No, non voglio vederlo!

Una luna spalancata, cavallo di quiete nubi,

vide Marc e Lorenzo Brindare con la sangrilla

Ebbri dell’infame intesa

No, non voglio vederlo!

Il ricordo mi brucia.

come una piadina rovente

Il campionato è falsato

Da un patto scellerato

No, non voglio vederlo!

Renzi già è pronto a invadere la Spagna

l’Honda è rossa di vergogna e la folla fremente grida

“Per te, Marquez  Cent’ anni di solitudine e duecento di sfiga”.

Alle cinque della sera

Alle cinque in punto della sera

L’arena si riempiva d’odio

Alle cinque della sera

Però non esageriamo

Lo sport non è sempre sportivo

Alle cinque della sera

E neanche la mattina o il pomeriggio

Ma ridiamoci un po’ su

Giù la pistola e la spada

Valentino resta un campione

Comunque vada

E vincerà il campionato nel 2016

Con una vecchia Gilera

Alle cinque della sera

A quelle maledette cinque della sera.

Category: Arte e Poesia, Sport e giochi

About Stedano Benni: Stefano Benni è nato a Bologna nel 1947 . E' autore di romanzi e antologie di racconti di successo, tra i quali Bar Sport, Elianto, Terra!, La compagnia dei celestini, Baol, Comici spaventati guerrieri, Saltatempo, Margherita Dolcevita, Spiriti, Il bar sotto il mare e Pane e tempesta. I suoi libri sono stati tradotti in più di 30 lingue. Ha collaborato con i settimanali L'espresso e Panorama, con i satirici Cuore e Tango, i mensili Il Mago (dove esordì e dove pubblicò a puntate parte di Bar Sport) e Linus, i quotidiani La Repubblica e Il manifesto. Da qualche anno pubblica racconti inediti tradotti in arabo sulla rivista Al Doha.Autore televisivo, fu "battutista" di Beppe Grillo agli esordi: sua la celebre gag del teorema "Pietro Longo=P2" per la quale L'Umanità, l'organo del PSDI, chiese senza successo alla commissione parlamentare di vigilanza RAI la rimozione di Grillo dalla RAI TV[1]. Nel 1989 con Umberto Angelucci diresse il film Musica per vecchi animali, tratto dal suo romanzo Comici spaventati guerrieri e interpretato da Dario Fo, Paolo Rossi e Viola Simoncioni, ma già due anni prima era stato sceneggiatore di un altro film, Topo Galileo di Francesco Laudadio, interpretato dall'amico Beppe Grillo e musicato da Fabrizio De André e Mauro Pagani. Con il jazzista Umberto Petrin è autore di Misterioso. Viaggio nel silenzio di Thelonious Monk. Dal 1998 al 1999 ha diretto la collana editoriale “Ossigeno”, per la quale è comparso anche come autore del racconto Il più veloce del cosmo, all’interno dell’Albo avventura N 1 (1998), nonché nell’inedito ruolo di fumettista nell’Albo avventura N 2 (1999). Nel 2009 ha recitato nel film Sleepless, diretto da Maddalena De Panfilis. È grande amico dello scrittore francese Daniel Pennac. Fu Benni a convincere la casa editrice Feltrinelli a tradurre i primi libri di Pennac in italiano. Da allora ciascuno dei due autori è solito presentare i libri dell'altro quando questi vengono pubblicati nei rispettivi Paesi. L'opera Grazie! di Pennac è dedicata a Benni.Nell'ottobre 2009 è salito sul palco con il cantautore australiano Nick Cave, in occasione di un concerto al Teatro dal Verme di Milano, per un reading in italiano di alcuni spezzoni del libro di Cave La Morte di Bunny Munro[4]. È soprannominato "Lupo", nome che gli deriva dalla sua infanzia trascorsa nella campagna di Monzuno. Il nome ricompare più volte nell'opera di Benni per identificare un legame autobiografico tra un personaggio e l'autore, come il professor "Stephen Lupus" di Stranalandia, o "Lupetto", protagonista di Saltatempo. Il 29 Settembre 2015 pubblica sulla sua pagina Facebook ufficiale una lettera in cui spiega le sue ragioni nell'aver rifiutato il premio Vittorio de Sica, attribuito annualmente ad alte personalità italiane e straniere distintesi nelle arti (e solitamente consegnato ufficialmente dal Presidente della Repubblica o da un Ministro), in protesta contro i tagli alla cultura e alla scuola attuati dal Governo Renzi.

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