Antonia Stringher: Ricordo del mio maestro, Aulo Crisma

| 16 Ottobre 2022 | Comments (0)

(foto di Beniamino Gaiga)

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RICORDO DEL  MIO MAESTRO IN OCCASIONE DELL’INTITOLAZIONE ALLA SUA MEMORIA DELL’AREA SPORTIVA  DI SELVA DI PROGNO, 1 OTTOBRE 2022

Quando penso al maestro e al tempo della scuola, bei ricordi mi sovvengono alla mente, in particolare di quando, al primi solicelli di primavera, il maestro ci portava su per l’Ongiar, il bel pianoro sopra la scuola, a far lezione di scienze all’aperto; si andava dagli esperimenti sulle foglie per spiegare la sintesi clorofilliana, all’ l’incursione nelle pozze del Progno a studiar la metamorfosi dei girini in rane.         Aulo Crisma è stato per noi, non solo un insegnante, ma un maestro nel senso più  alto e ampio del termine. Una figura che ha continuato ad essere tale anche dopo la scuola. Credo, che con il suo metodo d’insegnamento, abbia assolto al massimo compito di un educatore, e lo fece infondendo in noi valori etico-morali e, soprattutto, ci spronò a  diventare curiosi del sapere, curiosi del fare; ciò si concretizzò in particolare, durante il  doposcuola dove, attraverso varie attività quali: il disegno, la pittura a tempera, l’intaglio, lo sbalzo del rame, il mosaico, la lettura collettiva, la creazione di un giornalino, nonché l’assegnazione di ruoli di responsabilità all’interno della classe, riuscì a tirar fuori da ognuno di noi attitudini che altrimenti non sarebbero mai emerse e mai valorizzate.                                    Quindi, pensiamo a quale lavoro di sana formazione ha operato in noi , per non parlare della splendida esperienza del teatro messa in piedi con un gruppo di ex alunni nei ruoli di attori e attrici. Ogni anno portava in scena una commedia diversa, spaziando da “I quatro rusteghi”, La Locandiera, I Martiri di Belfiore, La guerra di Socrate, ecc. Si andava con grande entusiasmo alle prove che duravano quasi tutto l’inverno. Ci istruiva sul ruolo da interpretare con grande fervore e anche tanta pazienza. Poi, arrivava finalmente il giorno della “ Prima”, attesa e seguita da tutto il paese! Alla fine della commedia, ciliegina sulla torta,  seguiva la “farsa”, talmente apprezzata dagli spettatori i quali, euforici, chiedevano a viva voce il bis! 

Le iniziative del maestro non finiscono qui, molto si dà da fare anche per la comunità. Tra gli anni ‘60 e ‘70, mette in piedi attività e servizi quali: il Centro di lettura, al quale può accedere chiunque e che comprende gite culturali, visite guidate e un affollatissimo Cineforum; avvia con due colleghi, un corso di scuola media per adulti, importante per accedere al mondo del lavoro. In qualità di direttore del Patronato Scolastico, dota le classi del “tempo pieno”,  del servizio di refezione e trasporto, nonché fornitura  gratuita  di libri scolastici agli scolari meno abbienti. Nel frattempo copre il ruolo di giudice conciliatore e corrispondente del quotidiano l’Arena. In quegli anni è pure promotore della costruzione del campo da tennis di Selva. Quindi, anche attraverso questa attività sportiva si occupa dei giovani, continuando in qualche modo il ruolo di educatore, dando loro  un’alternativa all’osteria, unico luogo di aggregazione e passatempo. Sicuramente, il maestro è stato per noi scolari, ma anche per le comunità di Selva e Giazza, una figura straordinaria, un faro culturale che ha accompagnato più generazioni. A volte mi chiedo quale indirizzo avrebbero preso le nostre vite senza la presenza del maestro e le sue innumerevoli iniziative che hanno arricchito il nostro vivere.                     Per noi era e rimarrà “ EL MAESTRO”.

Mi piace chiudere questo intervento nella lingua che il maestro udì, per la prima volta, al suo arrivo a Giazza nel lontano 1947.

Mai liabar learar, henbar pit-a-diar a schulje ‘un borkhenja. Dain gadenkhe bolaibat hörtan lentak in aljan barandre!

Mio caro maestro, abbiamo con te un debito di riconoscenza.  Il tuo ricordo rimane vivo in tutti noi.

Category: Aulo Crisma e la rivista "inchiesta"

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