Enrico Peyretti: 22 marzo a Bruxelles. La violenza non regna

| 22 Marzo 2016 | Comments (0)

 

La filosofia dell’uomo occidentale, oggi globalizzata, è duplice:

1 – “Homo homini lupus”: l’uomo per natura vuole sopraffare l’altro. Solo la violenza maggiore raffinata e astuta del domatore (lo Stato) ferma o frena la violenza delle belve (i cittadini).

La violenza regna in ogni caso, anche quando mette pace imperiale.

2 – “L’essere umano ha dignità e diritti inviolabili”.

Come difenderli dalle violazioni?

2/1 – Con la violenza “giusta”, che è pure una violazione.

La violenza regna in ogni caso, anche quando fa “giustizia”.

2/2 – Con la coscienza e cultura sociale della uguaglianza di valore di tutti, espressa nella “regola d’oro” universalmente nota, in decine di formulazioni dell’unico significato: “Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu”.

Cioè, la dignità e inviolabilità altrui è uguale alla mia, è fondamento della mia, è verifica della mia.

La mia sopraffazione su altri nega la mia dignità e valore, che invece non sono negati dalla sopraffazione altrui da me patita ma non subita.

Il valore della vittima è limpido, quello del carnefice è oscurato.

Questa coscienza e cultura è la più vera difesa, preventiva e successiva, della vittima di violenza; è la forza nonviolenta, è il satyagraha gandhiano, forza della verità umana. È prevenzione e riparazione della violenza.

Perciò la violenza non regna, e può essere detronizzata per procedere verso una pace giusta e nonviolenta.

Tutte le culture umane hanno questa possibilità, se elaborano, nell’aiuto reciproco, gli elementi pacifici che tutte contengono.

 

 

Category: Culture e Religioni, Guerre, torture, attentati, Osservatorio Europa, Osservatorio internazionale

About Enrico Peyretti: Enrico Peyretti (Torino, 1935) è un attivista italiano, intellettuale, impegnato nella ricerca per la pace e nel movimento per la non violenza. È stato presidente centrale della Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) tra il 1959 e il 1961. Nel periodo del post-Concilio Vaticano II animò a Torino alcune realtà ecclesiali di base. Fondò nel 1971 (e diresse fino al 2001), assieme ad "alcuni cristiani di Torino", la rivista mensile il foglio (www.ilfoglio.info), che ancora oggi rappresenta una delle più interessanti esperienze di riflessione su tematiche religiose e politiche da parte del Cristianesimo di base. Ha insegnato storia e filosofia nei licei. Svolge attività come ricercatore per la pace nel Centro Studi "Domenico Sereno Regis" di Torino (www.serenoregis.org), sede dell'Ipri (Italian Peace Research Institute); è membro del comitato scientifico del Centro Interatenei Studi per la Pace delle Università piemontesi. È un riferimento all'interno del Movimento Nonviolento e del Movimento Internazionale della Riconciliazione. Tra i suoi libri: " Alcuni elementi per una filosofia della pace ", Scuola di pace, Città di Boves, Anno accademico 1993-94 ; Dall'albero dei giorni, Soste quotidiane su fatti e segni, Servitium, Sotto il Monte (BG) (1998); La politica è pace, Cittadella, Assisi (PG) (1998); Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino (1999); Dov'è la vittoria?, Piccola antologia aperta sulla miseria e la fallacia del vincere, Il segno dei Gabrielli, San Pietro in Cariano (VR) (2005); Esperimenti con la verità. Saggezza e politica di Gandhi, Pazzini, Villa Verucchio (RM) (2005); Il diritto di non uccidere. Schegge di speranza, Il Margine, Trento (2009);Dialoghi con Norberto Bobbio su politica, fede, nonviolenza , Claudiana, Torino (2011); Il bene della pace. La via della nonviolenza , Collana L'etica e i giorni, Cittadella Editrice, Assisi (2012)

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