Roberto Dall’Olio: Claudio e Catalina
Claudio e Catalina
Claudio e Catalina
Sono le vittime
Della luce
Rabbuiata
Della cattiva china
Che prende una città
Che è stata
La patria della libertà,
La Springer reduce da Auschwitz vi si sposò
E fece nascere suo figlio
A volte il degrado
E’ figlio dell’oblio
Il peggior meteorite della memoria
E del suo satellite
La storia
In questa poesia ci sono due storie che si intrecciano: (a) la storia a Bologna del Memoriale della Shoah costruito vicino alla stazione in Via Matteotti costruito quattro anni fa e oggi oggetto di denuncia perchè in pieno degrado. (b) Storie di barboni e senza tetto a Bologna con vicende nei loro confronti di affetto e sostegno come testimoniano le iniziative di Piazza Grande, Caritas e Cucine Popolari costituite dal 2015 per iniziativa di Roberto Morgantini. Nella foto in alto una di queste storie finite bene: un barbone al quale è stata annullata una multa.
La poesia di Dall’Olio documenta una storia per il momento finita male: due senza tetto Claudio e Catalina (fra l’altro incinta) ai quali le “forze dell’ordine” hanno sequestrato le coperte perchè trovati nel Memoriale della Shoah in pieno degrado. Armando Sarti ha documentato questa storia : “Stamani sono in piedi presto perchè ho il tormento di sapere che notte abbiano trascorso la giovane mamma Catalina, nuovamente in dolce attesa, con il marito Claudio, sfortunati ospiti, in quanto poveri e senza tetto, poveri abitanti -addirittura scacciati- del Memoriale della Shoah di Bologna, ospiti senza luce, acqua corrente e bagno in “stanza” Stanza nel cielo, che gode della luce meravigliosa delle stelle.Ma all’adiaccio, stanotte, è stato assai freddo, è certamente logico provare timore per loro, Claudio e Catalina. Ma, sappiamo, le Vie del Signore sono infinite e speriamo nella Provvidenza e perchè no, nella fortuna, soprattutto se essa è già ben orientata.”
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