Don Dante Carraro: La notte del 31 dicembre 2014 in Sierra Leone al tempo di Ebola

| 31 Dicembre 2014 | Comments (0)

 

Diffondiamo dal sito www.mediciconafrica.org  la lettera di Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm che ha sede a Padova dove ha iniziato ad agire dal 1950.
Carissimi,
31 dicembre. Notte di San Silvestro in Sierra Leone, al tempo di Ebola.
In casa Cuamm, cena solenne adeguata all’occasione: una carbonara, 3 fettine di buon salame bergamasco, un triangolino trasparente di grana e uno spicchio di pandoro Balocco, bendidio arrivato con me dall’Italia. Il tutto accompagnato da due caraffe di acqua filtrata, sufficientemente fresca. Andrea è a Freetown da amici, con me a Pujehun ci sono Enzo, Mariangela e Matteo. Clara ha staccato un po’ ed è in Italia.
Poco dopo le dieci Enzo è chiamato in ospedale per un parto ostruito di una giovane mamma trasferita qui da Sendama, lontana 3 ore di pista in Toyota. Noi ci salutiamo e andiamo a dormire. Domani mattina appuntamento alle nove per gli auguri e la Messa di inizio anno che faremo in casa, privatamente.
Fuori c’è silenzio e buio. Non botti, non luci, non feste, non balli. Non ti fa tanto strano. Ti sembra un segno doveroso di rispetto verso gli oltre 2700 caduti di cui 110 operatori sanitari. Molte famiglie ancora piangono un figlio, un familiare, un affetto che non c’è più. In quel silenzio c’è anche tutta la gente che è stufa di morte e malattia. Vorrebbe ballare e cantare ma non può.

 

È vietato: la malattia è ancora in agguato e potrebbe colpire di nuovo. Quando parli di Ebola la gente chiude subito: “…..ma per febbraio, massimo marzo, finisce tutto”. Vogliono tornare alla vita normale. Sono otto mesi che i bambini gironzolano per strada e non vanno a scuola, da settembre anche molte chiese e ospedali sono chiusi, non c’è commercio e i prezzi salgono, non si possono salutare parenti e trovare amici. Finirà. Deve finire. Questo mostro si è già mangiato un pezzo del nostro futuro; deve finire presto!! Nel Paese, ad oggi, i casi hanno raggiunto quota 9446, quasi 1500 in più della Liberia.
La nostra area, per una buona dose di fortuna e qualcosa di buono realizzato, sta mostrando piccolissimi segnali di miglioramento. Insieme si affrontano le situazioni, anche le più drammatiche, e insieme ci si dà coraggio. “Il vostro essere qui con noi in questi mesi e il vostro continuare a esserci per il futuro, ha dato a noi tutti la forza di non scappare, di rimanere, di non sentirci abbandonati, di continuare a lottare. E con noi le mamme e i bambini che, nonostante la paura, hanno continuato a venire in ospedale e a darci fiducia”. Sono state le parole del Dr. Kebbi, il direttore locale del nostro ospedale. I giorni scorsi ho visitato il nord del Paese. Ospedale di Lunsar: chiuso. Maternità di Port Lokko: chiusa. Ospedale governativo e quello diocesano di Makeni: chiusi. Sotto la coperta del vivere quotidiano si sta consumando un dramma nascosto e taciuto, quasi con vergogna e ineluttabilità; quello di tante mamme e bambini che muoiono a casa, abbandonati, senza ogni cura!! Non possiamo, il Cuamm per primo, far finta di non vedere o sapere. Da questi posti sale, come un urlo soffocato, una richiesta urgente e grave di aiuto. E lo daremo!
Stamattina, primo gennaio 2015 a Pujehun, una giovane donna con una grande tinozza piena d’acqua sopra la testa mi incrocia mentre torno dalla mia corsa mattutina e con un sorriso che mi è entrato fin nelle viscere, mi grida forte: “Happy New Year!!”. Un augurio dolcissimo e tenace che è già diventato in me rinnovato impegno e ostinazione. È anche il mio augurio a ciascuno di voi: Happy New Year!! Firmato Don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm
Si invita a leggere il  blog “Diario da Ebola” on line sul sito di Rainews24 http://diariodaebola.blog.rainews.it/
Come si può aiutare:

• Con 10 euro assicuri materiale informativo e di sensibilizzazione alla popolazione locale
• Con 20 euro garantisci il trasferimento del paziente sospetto dalle unità periferiche all’ospedale
• Con 30 euro copri i costi di analisi e test di controllo
• Con 100 euro assicuri i kit completi di protezione individuale: guanti, occhiali, camice, maschera, copri scarpe o stivali, copricapo

Causale Emergenza Ebola

• c/c postale 17101353 intestato a Medici con l’Africa Cuamm
• IBAN: IT 91H0501812101000000 107890 per bonifico bancario presso Banca Popolare Etica, PD
• www.mediciconlafrica.org per informazioni e donazioni online

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Category: Osservatorio internazionale, Welfare e Salute

About Don Dante Carraro: Don Dante Carraro, laureato in Medicina presso l’Università di Padova, nel 1987 ha conseguito la specializzazione in Cardiologia. Ordinato sacerdote nel 1991 della diocesi di Padova, dal 1994 al 2008 è stato il Vicedirettore di Medici con l’Africa Cuamm, Ong di Padova, da 60 anni impegnata nel campo della cooperazione sanitaria internazionale e, in particolare, nell'Africa sub-sahariana, per la promozione e la tutela della salute nell'ottica di sviluppo accessibile e sostenibile. A luglio 2008 è diventato Direttore di Medici con l’Africa Cuamm. Questa organizzazione si è impegnata in questi mesi in Sierra Leone nella lotta all'ebola. Contro la terribile epidemia l'organizzazione padovana, che da anni aiuta il "continente nero", ha organizzato l'unico ospedale del distretto di Pujehun. Oltre a don Dante i medici attualmente impegnati in Africa sono quattro: Clara Frasson, infermiera, che è lì da marzo di quest'anno; Matteo Bottecchia, 28 anni, che è arrivato a settembre; il dottor Enzo Pisani, 61 anni, medico chirurgo, e Andrea Cecchi, logista, arrivato da poche settimane fa.

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