Bruno Giorgini: Bologna. La moda degli studenti

| 19 Maggio 2017 | Comments (0)

 

 

 

Angela Paffumi, prof.ssa all’IPSAS “Aldrovandi – Rubbiani” coordina un progetto sulla moda che culmina in una sfilata “Vintage & Technology” [vedi foto] tutta costruita dalle studentesse e studenti della scuola. All’Antoniano martedì 16 maggio.

Non ho mai assistito a una sfilata di moda, e profittando della mia amicizia con una persona invitata assai esperta che lavora nel settore, tra Parigi Milano Londra New York ,  nonchè forte di una antica amicizia con Angela, riesco a farmi invitare sedendo a due passi dal palcoscenico. Le studentesse e gli studenti hanno inventato, tagliato, cucito gli abiti e stasera si faranno modelle e modelli per mostrarli.

Già m’intriga il titolo. Cosa vuol dire “Vintage” lo so, ma perchè in sinergia con “Technology” non mi è chiaro. La sala è stracolma, genitori, amici e amiche dei ragazzi/e che fanno il tifo, qualcuno ha gli occhi rossi e umidi per le performances dei pargoli/e, anche i professori, quasi tutte donne, gongolano. E ne hanno ben donde. Lo spettacolo esplode in un balenio di danze e sfilate carico di energia e assai bello. Qualcuna si muove già come una consumata mannequin, qualcun altra più ingenua con l’aria di Biancaneve e i Sette Nani, c’è chi sembra una paperetta simpaticissima, e chi svetta agile con innata eleganza, in filigrana si leggono anche le dinamiche delle classi, la più ganza e la più timida, quella che comanda e quella che schiva, il giovane bel tenebroso e l’agile simpatico bassetto, epperò sono pure tutti/e eguali. Quando compaiono gli abiti guarniti di luci capisco cosa intendevano col titolo, una fantasmagorica esposizione danzante che si dispiega sul palcoscenico, un piacere per gli occhi, e i sorrisi smaglianti di alcune modelle completano il quadro.

Capisco che è questione di geometria e grazia, mentre la mia amica esperta mi insegna a guardare. Bisogna osservare non solo ciò che appare di fronte ma anche la schiena, l’abito ha un davanti e un di dietro entrambi devono essere valorizzati, le modelle non devono sovrapporsi, ciascuna deve essere visibile da ogni punto, bisogna arricchire con gli opportuni accessori sui capelli, al collo, ai polsi. Questo più o meno l’ABC costituente uno sguardo avvertito sulle sfilate, se ho ben capito. In questa prospettiva  certo non tutto è stato perfetto, però a me sembrava di vedere svolgersi una partita di scacchi, coi vari pezzi in movimento lungo linee diagonali, oppure verticali o ancora orizzontali. Intendo dire che le ragazze e ragazzi  disegnavano fasci di traiettorie dell’intelligenza fino a riempire di intelligenza tutto lo spazio.

Intelligenza, fantasia, entusiasmo, creatività si spargevano dal palcoscenico alla platea facendoti venir voglia di battere le mani e/o di mischiarti a loro. Si dovrebbe a questo punto parlare di tutto il lavoro che sta dietro allo spettacolo: la cura, i patemi, le abilità, i mestieri ma in questo caso non li conosco, nonostante la mia guida palesemente ne sappia di più, varrà forse la pena tornarci. Lavoro di buon se non ottimo livello comunque, fatto da persone molto giovani, il che è per certi versi eccezionale nel nostro paese, e di cui certamente va dato merito oltreche ai ragazzi anche agli insegnanti. Uscendo avevo la sensazione di avere assistito a uno spettacolo del pensiero e che la moda sia tutt’altro che frivola, anzi che il suo background direttamente si innesti nella vita così come viene definita dalla modernità, e dalle sue crisi di cui una gravissima ci sta addosso proprio di questi tempi.


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Category: Arte e Poesia, Ricerca e Innovazione, Scuola e Università

About Bruno Giorgini: Bruno Giorgini è attualmente ricercatore senior associato all'INFN (Iatitutp Nazionale di Fisica Nucleare) e direttore resposnsabile di Radio Popolare di Milano in precedenza ha studiato i buchi neri,le onde gravitazionali e il cosmo, scendendo poi dal cielo sulla terra con la teoria delle fratture, i sistemi complessi e la fisica della città. Da giovane ha praticato molti stravizi rivoluzionari, ha scritto per Lotta Continua quotidiano e parlato dai microfoni di Radio Alice e Radio Città. I due arcobaleni - viaggio di un fisico teorico nella costellazione del cancro - Aracne è il suo ultimo libro.

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