Bruno Giorgini: Zibaldino di politica italiana

| 1 Novembre 2013 | Comments (0)

 

 


 

Nella saga della politica italiana ecco tre episodi che testimoniano quanto ormai sia fuori dai gangheri di ogni ragionevole senso, e quanto sia ora di darci un taglio.

 

Il preteso scandalo Cancellieri.

La ministra della giustizia è amica della famiglia Ligresti, che finisce più o meno tutta in prigione. In alcune telefonate con alcuni/e componenti la famiglia, Cancellieri manifesta il suo sconcerto, dicendo più o meno che, se hanno bisogno, si facciano vivi, offrendo in qualche modo la sua disponibilità e comprensione/solidarietà umana. Poi segnala al DAP (dipartimento dell’amministrazione penitenziaria) il caso di Giulia, la nipote del vecchio Ligresti, che in cella sta consumandosi senza mangiare. Dopo la signora Giulia viene trasferita agli arresti domiciliari. Le telefonate sono intercettate, e i giornali le spalmano sulle loro pagine, aprendo un pandemonio. I cinque stelle chiedono le dimissioni della ministra, altri chiedono spiegazioni in parlamento, i cacciatori dell’immoralità pubblica e privata si scatenano, nè basta che il PM Caselli dica non esserci stata alcuna interferenza sulle decisioni della magistratura cui compete la scelta del tipo di custodia cautelare, in carcere o ai domiciliari. Tutte le grida degli immacolati vengono buttate sul piatto, i ricchi e potenti Ligresti aiutati da un ministro, il figlio del quale lavorava per le aziende della famiglia incriminata, il richiamo alla trasparenza, e chi più ne ha più ne metta. Personalmente non sono scandalizzato, anzi sono contento che qualcuno/a sia potuto uscire da quell’inferno che sono le nostre galere, restando comunque, giova non dimenticarlo, in custodia cautelare.

E alla domanda: e gli altri, quelli non ricchi , non famosi, non potenti, anzi bene e spesso impotenti fino al suicidio, la risposta mi pare sia: bisogna sottrarre il maggior numero possibile di detenuti a quell’inferno, ripeto, che sono le nostre galere, dove vengono con certificata e pervicace continuità, violati alcuni dei più elementari diritti umani.  Ci sono in questi tumulti linguistici molti cattivi sentimenti e molta azione cosciente volta a stimolare il peggio che alberga negli umani, specie in tempi di crisi e per fini puramente politici, che con l’etica pubblica e/o privata nulla hanno a che vedere, e il M5S, ormai dentro una deriva reazionaria esplicita e rivendicata, ne è guida e portavoce. Con in più un transfert inconscio o conscio poco importa, se non riusciamo a mettere in manette Berlusconi neppure dopo una condanna definitiva, almeno teniamo al gabbio Giulia Ligresti, che al contrario, giova ricordarlo, è detenuta in attesa di giudizio, ovvero per ora è accusata di alcuni reati, ma non condannata da alcun tribunale, quindi, fino a prova contraria: innocente.

 

La decadenza di Berlusconi con voto palese.

In nome della trasparenza la apposita commissione senatoriale approva con stretta maggioranza che il voto dell’aula sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi dovrà essere palese e non segreto. Ora personalmente penso che una società del tutto trasparente sia parente stretta del nazismo. Più in generale, è l’ideale totalitario che richiede la cancellazione del segreto, sia privato – quel che leggi, che fai, che pensi, che scrivi, che dici de visu o al telefono a amici, conoscenti ecc.. – che pubblico, in primis quel che voti alle elezioni, il partito cui ti iscrivi e quant’altro. Insomma il diritto al segreto individuale è un bene prezioso che soltanto in casi eccezionali può essere sospeso con decisione legata a fatti specifici, nonchè limitata nel tempo, per esempio quando sei chiamato a testimoniare con l’obbligo di dire la verità in un processo.

Ma anche coloro con opinione diversa sulla trasparenza, non possono negare che fino a ora su problemi ad personam quale la perdita del seggio parlamentare, la prassi e i regolamenti erano per il voto segreto. Nè valgono gli intorticoli logici e azzeccagarbugli che ho ascoltato da Zanda, capogruppo PD al senato, che offendono la sua stessa intelligenza, credo. Ovviamente questa scelta è figlia sia dell’indecente balletto che sulla questione sta  impegnando il parlamento fino al ridicolo (e si può capire), ma anche della paura che attenaglia il PD, ancora memore degli oltre cento franchi tiratori PD che, al riparo del voto segreto, affondarono Prodi. Eppure il PD non si sogna di chiedere il voto palese per l’elezione del Presidente della Repubblica (almeno spero). Si tratta quindi di un voto palese assunto con una decisione che di morale o cose del genere non ha nulla, soltanto politica politicante, la peggiore.

 

Il segreto di una commissione parlamentare.

Questo è l’evento veramente scandaloso, oltre ogni dire, dove il segreto lede in modo profondo e radicale i diritti, e la salute, dei cittadini. Una mostruosità. Nel ’97 di  fronte alla commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti il pentito del clan dei Casalesi Carmine Schiavone racconta degli sversamenti illegali e clandestini di rifiuti tossici di ogni tipo, radioattivi e nucleari compresi, in tutta l’area campana avventurandosi nelle previsione più nera del futuro: «Fra vent’anni lì moriranno tutti di tumore. Per ogni fusto tossico 500mila lire a noi, due milioni a chi doveva smaltire».

Perché fu secretata questa deposizione? Non riguardava segreti di stato, bensì soltanto segreti di camorra, ma forse gli onorevoli parlamentari, d’opposizione e di governo, di destra e di sinistra, proprio questi volevano preservare, oppure evitare che le popolazioni di quei luoghi avvelenati, insorgessero. Almeno avrebbero potuto lor signori prendere qualche provvedimento, e invece nulla è stato fatto, niente di niente, lo stato, i partiti, la magistratura, il parlamento, nessuno ha mosso un dito. E oggi i cancri sono arrivati, con tassi che non hanno eguali con nessun altro territorio italico. Qua la miseria e l’indegnità più che ventennale della politica, da destra a sinistra, e delle istituzioni emerge in tutta la sua insopportabile violenza nei confronti delle persone. Qua il segreto è stato strumento del dominio e oppressione delle organizzazioni criminali sulle persone e sulla società, degrado del territorio e della salute pubblica, fino alla moltiplicazione del cancro. E’ questo uno stato di cose che non può durare, la devastazione fin qui avvenuta basta e avanza.

LE CARICATURE DEI GIUDICI SONO DI DAUMIER


Category: Politica

About Bruno Giorgini: Bruno Giorgini è attualmente ricercatore senior associato all'INFN (Iatitutp Nazionale di Fisica Nucleare) e direttore resposnsabile di Radio Popolare di Milano in precedenza ha studiato i buchi neri,le onde gravitazionali e il cosmo, scendendo poi dal cielo sulla terra con la teoria delle fratture, i sistemi complessi e la fisica della città. Da giovane ha praticato molti stravizi rivoluzionari, ha scritto per Lotta Continua quotidiano e parlato dai microfoni di Radio Alice e Radio Città. I due arcobaleni - viaggio di un fisico teorico nella costellazione del cancro - Aracne è il suo ultimo libro.

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