Alberto Cini: Buddismo a Bologna, l’Associazione Rimé. Intervista a Paolo Roberti di Sarsina

| 28 Ottobre 2024 | Comments (0)

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Buddismo a Bologna:

Da due anni è nata l’Associazione Rimé per Pratica, Promozione e Diffusione Non Settaria del Dharma.

Alberto Cini intervista il Dottor Paolo Roberti di Sarsina.

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Buongiorno Paolo, oggi attraverso la rivista “Inchiesta online” che ha una sezione dedicata al Tibet, volevo far conoscere questo nuovo evento, cioè la nascita dell’associazione Rimè di Bologna. Ci puoi dire intanto qualcosa di te e quale ruolo occupi in questa associazione?

Ho settanta anni, sono psichiatra, giornalista pubblicista, fondatore ed ex presidente della Fondazione per la Salutogenesi ETS di Bologna www.salutogenesi.org ove tutt’ora svolgo varie attività. Sono cultore di tibetologia e del pensiero tradizionale occidentale e orientale. Seguo il Dharma dal 1982 e dal 1995 sono studente di Chögyal Namkhai Norbu Rinpoche (1938-2018).

Nel 2022 ho co-fondato la Associazione Rimé per Pratica, Promozione e Diffusione Non Settaria del Dharma www.associazionerime.org, di cui sono presidente, per contribuire alla diffusione degli Insegnamenti del Buddha aventi come Base le Quattro Nobili Verità insegnate dal Buddha Siddharta Gautama Shakyamuni e i Tre Gioielli che sono: il Buddha, il Dharma (gli Insegnamenti), il Sangha (la Comunità dei Praticanti (monaci/monache e laici) nelle sue diverse Scuole, Tradizioni e Lignaggi, in particolare con azioni di sostegno, incoraggiamento e coordinamento delle iniziative dei diversi Centri di Dharma e sviluppare la collaborazione, l’interazione e la sinergia tra le varie Scuole Buddhiste, avente come riferimento di azione, etica e comportamento il Movimento Non Settario “Rimé”.

Sua Santità il Dalai Lama il 18 ottobre 2023 ci ha inviato uno straordinario messaggio di sostegno, il testo della cui traduzione così recita:

Tutte le religioni trasmettono un fondamentale messaggio di amore e di disponibilità a mettersi al servizio degli altri. Ci sono differenze rispetto a questioni filosofiche, ma dovremmo rispettarle. Dovremmo mirare e lavorare per l’armonia interreligiosa. Sono stato un sostenitore del pluralismo religioso fondato sulle inclinazioni individuali e le propensioni mentali di ogni persona. Per quanto mi riguarda, ho ricevuto insegnamenti da maestri tibetani di altre tradizioni. 

Metto in pratica le trasmissioni ricevute e condivido gli insegnamenti con coloro che me li hanno chiesti.

Sono consapevole che ci sono altri membri della comunità monastica tibetana che allo stesso modo conoscono anche differenti tradizioni. 

Ugualmente, ci sono altri buddhisti che sviluppano la conoscenza più ampia possibile delle varie Tradizioni Buddhiste.

Tutti i Lignaggi del Buddhismo Tibetano seguono la Tradizione di Naland, che adotta un approccio fondato sulla logica e sulla ragione. 

Ciò comporta il coltivare emozioni positive come la gentilezza amorevole e la compassione e il combinarle con la comprensione del sorgere interdipendente che sviluppa la nostra mente e la nostra pratica. 

Oggi anche gli psicologi e i neuroscienziati occidentali si interessano a questo approccio.

Come buddhisti del XXI secolo dovremmo adottare un approccio ecumenico e non settario nello studio e nella pratica, così come promuovere il rispetto reciproco tra le diverse tradizioni.

Lo scopo della pratica religiosa è trasformare noi stessi in individui migliori e creare pace e armonia nel nostro mondo.”

Successivamente, il 15 maggio 2024, Sua Santità il Dalai Lama ci ha benedetto conferendo alla Associazione Rimé il nome di Dharma. Il nome è JAMTSE LING che vuole dire “Terra (o Luogo) ove si praticano la Gentilezza Amorevole e la Compassione”.

In ossequio a tale benedizione, l’associazione ha modificato il suo nome in “Jamtse Ling, Centro Rimé per il Buddhismo Non Settario”.

Quali sono state le motivazioni che hanno portato alla nascita dell’associazione Rimé?

Jamtse Ling, Centro Rimé per il Buddhismo Non Settario, che è l’unico centro italiano di Dharma dedicato esclusivamente al Movimento Non Settario “Rimé”, propugna la realizzazione della Natura Fondamentale dell’individuo attraverso la pratica dell’Insegnamento del Buddha. 

Proprio per promuovere azioni di sostegno, incoraggiamento e coordinamento delle iniziative dei diversi Centri di Dharma e sviluppare la collaborazione, l’interazione e la sinergia tra le varie Scuole Buddhiste, avente come riferimento di azione, etica e comportamento il Movimento Non Settario “Rimé”, contestualmente alla costituzione dell’Associazione, al suo interno è stata costituita la “Rete Rimé” che è una rete collaborativa su base volontaria di centri di Dharma che condividono la visione non settaria del Dharma nella loro azione quotidiana.

 https://www.associazionerime.org/rete-rime 

Promuove, organizza e/o collabora alla realizzazione di ritiri, corsi ed eventi in presenza e online con come riferimento di visione, azione, etica e comportamento il Movimento Non Settario “Rimé”, sviluppatosi in Tibet nel XIX secolo.

Questa realizzazione è Amore e Saggezza, Grande Compassione e Comprensione Liberatrice; trascende l’Illusione e le passioni e opera spontaneamente e continuamente per il bene di tutti i viventi e opera per il bene di tutti gli esseri senzienti e per il nascere di una società risvegliata. 

Rispetta con devozione, promuove e studia tutte le Tradizioni e Scuole di Dharma che, in virtù di lignaggi adamantini, eterni, puri e ininterrotti, conducono alla vera Realizzazione della “Realtà Assoluta” o “Rigpa” o “Natura della Mente”, al di là dei concetti, dei nomi e delle forme, basandosi sulla comprensione derivante dalla sola concreta individuale esperienza ed evoluzione spirituali al di là di ogni intellettualismo.

Rimé è una parola che ha una grande importanza, potresti spiegarla ai neofiti?

Il nome RIME’ deriva da due parole tibetane: ris (settarismo) e med (confutazione). 

Il nome “Rimé” quindi significa letteralmente “senza parti”, quindi “non settario”, “non fazioso”.

Jamgön Kongtrul Lodrö Thaye (1813-1899) e Jamyang Khyentse Wangpo (1820-1892) e Chokgyur Lingpa (1829-1870) furono i principali artefici del Movimento ris med, o non settario tra i vari Lignaggi e Scuole Buddhiste Tibetane. 

Il Movimento Rimé nacque in Tibet nel XIX secolo e ispirò una grande rinascita spirituale, facendo ritorno e riferimento alle fonti originarie dell’Insegnamento del Dharma con lo scopo di preservare, trasmettere e insegnare la multiformità dei Lignaggi, aventi tutti la stessa base spirituale, preservandone la varietà, poiché persone diverse hanno mentalità e quindi necessità di approccio e comprensione diversi. 

Infatti i tre principali fondatori del Movimento Non Settario Rimé provenivano da Scuole diverse.

Il Movimento Rimé si fonda sull’unità delle differenti Trasmissioni del Dharma e sulla necessità di andare oltre ogni settarismo e discriminazione.

Esprime il primato dell’esperienza contemplativa e della visione di unità nella diversità che da essa scaturisce. 

La sua dominante è quindi contemplativa e mette l’accento sull’esperienza spirituale profonda come denominatore comune alle Tradizioni, al di là delle organizzazioni istituzionali e componenti formali, tutti comunque facenti parte del Sangha o Comunità dei praticanti il Dharma.

Il Movimento Non Settario “Rimé” ha avuto un nuovo sviluppo naturale con l’arrivo del Dharma in Occidente. Il suo spirito si è sviluppato sempre più grazie ai frequenti scambi, al livello sia internazionale che nazionale, tra gli insegnanti di Dharma in Occidente. 

L’attitudine non settaria Rimé, che riguardò all’inizio i diversi Lignaggi e Scuole Tibetane, si estende al giorno d’oggi all’insieme di tutti i Lignaggi e Scuole di Dharma, dal Bön ai Nyingma, Kagyu, Sakya, Jonang, Gelug, al Theravada, Chan, Zen. 

Certamente il massimo esponente contemporaneo del Movimento Non Settario “Rimé” è Sua Santità il Grande XIV Dalai Lama. Anche prima del formarsi del Movimento Rimé si annoverano numerosi sublimi Maestri non settari nella storia del Buddhismo Tibetano. Di seguito un elenco, non esaustivo, di Maestri non settari:

Tangtong Gyalpo (1385-1509), Khedrup Norsang Gyatso Rinpoche (1423-1513), Khöntön Peljor Lhündrub (1561-1637), S.S. Thegchog Dorje XIV Karmapa (1798-1868), Patrul Rinpoche (1808-1887), Chogyur Dechen Lingpa (1829-70), Jamgön Ju Mipham Rinpoche (1846-1912), Shardza Tashi Gyaltsen (1859-1934), S.S. Khakhyab Dorje XV Karmapa (1871-1922), S.S. Dzongsar Jamyang Khyentsé Chökyi Lodrö (1893-1959), S.E. Khunu Lama Tenzin Gyaltsen (1894-1977), S.S. Kalu Rinpoche Karma Ranjung Künkhyab (1904-1989), S.S. Dudjom Jigdral Yeshe Dorje Rinpoche (1904-1987), S.E. Dezhung Rinpoche (1906-1987), S.E. Khyentse Chökyi Wangchug (1909-1960), S.S. Dilgo Khyentse Rinpoche (1910-1991), S.E. Tsenshab Serkong Rinpoche (1914-1983), S.E. Tulku Urgyen Rinpoche (1920-1996), S.S. Trulshik Rinpoche (1923-2011), S.S. Rangjung Rigpe Dorje XVI Gyalwa Karmapa (1924-1981), S.E. Chögyal Namkhai Norbu Rinpoche (1938-2018), S.E. Chögyam Trungpa Rinpoche (1939-1987), S.S. Kyabgon Gongma Trichen Rinpoche (1945), S.E. Ringu Tulku Rinpoche (1952), S.E. Dzongsar Jamyang Khyentse Rinpoche (1961), S.S. Jigme Pema Wangchen XII Gyalwang Drukpa Rinpoche (1963), S.E. Drubwang Tsokny Rinpoche (1966), Geshe Dangsong Namgyal (1970), S.E. il XIII Ga Lhakhang Rinpoche (1992).

Come si pone l’associazione Rimé all’interno del variegato mondo del Buddismo tibetano in primis e del Buddismo in generale con le sue tante correnti?

Jamtse Ling è stato fondato proprio per promuovere la visione, l’azione, l’etica e il comportamento il Movimento Non Settario nel Buddhismo.

L’ente non ha finalità di lucro e persegue finalità civiche, culturali, solidaristiche e di promozione sociale mediante lo svolgimento di attività nei seguenti ambiti: organizzazione e gestione di attività culturali, artistiche, o ricreative di interesse sociale, incluse attività, anche editoriali, di promozione, pratica e diffusione del Dharma delle attività di interesse generale, attività educative volte alla formazione complessiva della persona nonché attività culturali di interesse sociale con finalità educativa, promozione della cultura della legalità, della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata. L’associazione potrà inoltre svolgere attività di sensibilizzazione, educazione, formazione ed emancipazione della collettività in base agli Insegnamenti del Dharma e, di conseguenza, operare attività di diffusione di informazione e di divulgazione per la pratica e diffusione del Dharma. L’associazione potrà inoltre promuovere, organizzare attivare e sostenere, attività in ambito mass-mediatico, tra cui in specie, seminari, corsi di ogni genere, manifestazioni culturali, ricerche e attività di studio nonché mostre, convegni, meeting, pubblicazioni, e altre iniziative connesse, negli ambiti di intervento dell’associazione, tese a valorizzare, diffondere i valori cui l’associazione si ispira, nonché curare la pubblicazione, attraverso ogni modalità consentita dalla normativa vigente (stampa; diffusione internet; e simili), di saggi monografici, lavori, ricerche e pubblicazioni in genere sui temi istituzionali.

Quali sono i programmi futuri e le proposte dell’associazione Rimé?

L’imminente programma, su cui siamo impegnati da mesi, di grande importanza e rilievo è la “Settimana della Cultura Tibetana a Bologna” che avrà luogo al Camplus Bononia dal 30 novembre al 6 dicembre prossimi https://www.associazionerime.org/attivita/settimana-della-cultura-tibetana-a-bologna-30-novembre-6-dicembre-2024 

Il macro evento, che si tiene in occasione della pubblicazione in lingua italiana della biografia di Jetsun Pema “La Madre del Tibet”, sorella di S.S. Il Dalai Lama, è ad accesso gratuito; è progettato da Jamtse Ling ed è organizzato assieme alla Associazione Italia-Tibet, col patrocinio dell’Unione Buddhista Italiana e della Comunità Tibetana in Italia.

A metà dicembre Geshe Dorjee Wangchuck darà Insegnamenti sulla Vacuità

https://www.associazionerime.org/attivita/geshe-dorjee-wangchuck-insegnamenti-sulla-vacuita-bologna-sabato-e-domenica-14-15-dicembre-2024 

Per il 2025 prevediamo di ospitare a Bologna altri Maestri. 

Ogni evento sarà pubblicato sul nostro sito e social.

Rimanete in contatto con noi! Contiamo sulla vostra generosità, supporto e partecipazione!

Grazie Paolo per la tua disponibilità e per le tue parole esaustive.

Category: Osservatorio Tibet

About Alberto Cini: Alberto Cini nasce a Bologna nel 1960, lavora come Educatore Professionale e Formatore, presso la cooperativa C.S.A.P.S.A in servizi rivolti all’handicap e all’adolescenza. Specializzato in Psicodramma con i terapeuti argentini Prof. Roberto Losso e Prof.ssa Ana Packciarz de Losso, è conduttore di laboratori espressivo teatrali, di scrittura creativa e grafico pittorici. Diplomato in massaggio tradizionale, shiatzu e massaggio aiurvedico, si specializza sull’approccio solistico alla persona. Ha pubblicato due raccolte di poesie, “Il fiore d’acqua” e “Le tre sfere”, stralci delle sue opere inedite si trovano sulla rivista di poesia “Versante Ripido”, per la quale disegna vignette satiriche e opere di contatto tra poesia e disegno grafico. Artisticamente viene educato all’arte dalla pittrice Bianca Arcangeli, sua insegnante e con la quale ha mantenuto un costante rapporto di condivisione e di confronto. Questo primo approccio lo influenza particolarmente sul rapporto tra parola e segno, tra la poesia e la pittura. Sensibile agli aspetti formativi e pedagogici dell’espressione artistica approfondisce il simbolismo della forma e del colore, l’arte terapia, terapie non convenzionali e tecniche di sviluppo della persona con il filosofo indiano Baba Bedi che frequenta per vari anni nella sua casa milanese. Non percorrendo formazioni accademiche approda alla scuola dello scultore Alcide Fontanesi, col quale comincia un lungo apprendistato formativo sull’espressionismo astratto. Le sue opere sono presso la galleria d'arte Terre Rare di Bologna

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