Alessandra Mecozzi: Iniziative per la Palestina nel 2016

| 26 Gennaio 2016 | Comments (0)

 

A iscritte/iscritti, amiche e amici di Cultura è Libertà
Vi raccontiamo che cosa bolle in pentola per il 2016.
Prima è però necessario dirvi che, dato che la campagna Cultura è Libertà,  si basa solo sul volontariato, essendo questa la natura dell’associazione, contiamo esclusivamente su quote di iscrizione, donazioni e sottoscrizioni per i progetti, quando non ci siano finanziamenti da enti e/o Istituzioni. Questo è finora accaduto solo per il Progetto Palestina Raccontata, con contributi da parte dell’8×1000 valdesi e dell’Università (e generosi anticipi di socie di Torino).
Pertanto, perché la campagna per la Palestina possa continuare vi invitiamo caldamente a sottoscrivere: con quote di iscrizione 2016 o altri contributi e destinando il 5 per mille al momento della dichiarazione dei redditi. E’ molto semplice, trovate le indicazioni del conto bancario e per il versamento del 5 x mille sul blog palestinaculturaliberta.wordpress.com.
La campagna Cultura è Libertà non si regge solo sui soldi, ma molto su idee, proposte e lavoro umani, di chi condivide le sue finalità. Per questo vi invitiamo altrettanto caldamente a contattarci nel caso siate interessate/i a collaborare! O anche farci avere vostri suggerimenti e proposte scritte.

Il 2015 è stato occupato, prevalentemente, dalla seconda edizione di Femminile Palestinese a Salerno e da varie iniziative musicali a Roma a sostegno del progetto “Liutai a Gaza, la musica al lavoro contro la distruzione”. Altre iniziative hanno riguardato incontri su Gaza e un video-art su Gaza di Franca Marini, alla Casa internazionale delle donne. Il 10 dicembre alla sala del Carroccio del Comune di Roma, un pomeriggio dedicato al diritto alla cultura come diritto umano.

2016

1. L’apertura del laboratorio Liutai a Gaza è prevista per febbraio 2016. I 9000 euro raccolti nel 2015, grazie alla generosità di tante/i***(artisti, pubblico, donazioni, crowdfunding) e che faremo avere alla Scuola Al Kamandjati non appena concretamente partirà l’attività, saranno sufficienti per il primo anno, cioè il 2016. Grazie a Meri Calvelli, che vive e lavora a Gaza da anni, ed ha creato e dirige l’Istituto italiano Vik (dedicato a Vittorio Arrigoni) – scambi culturali italia.palestina – il laboratorio comincerà in questa sede. L’insegnamento pratico della “riparazione” di strumenti musicali potrà avvalersi da subito di violoncelli gentilmente regalati da un liutaio francese e che cominceranno ad arrivare a Gaza da febbraio (portati, uno per volta, da chi va). Per l’anno successivo (2017) valuteremo le ulteriori iniziative di sostegno, anche in base all’esito della richiesta all’8per1000 valdesi inoltrata da Al Kamandjati. Il 2016 vorremmo dedicarlo soprattutto ad iniziative di promozione della cultura palestinese in Italia.

2. con Monica Maurer, esperta e appassionata di film palestinesi, presso l’AAMOD (Archivio Audiovisivo del movimento operaio e democratico), stiamo esaminando la possibilità di realizzare per marzo/aprile una rassegna di “corti” di giovani registe palestinesi alla Casa Internazionale delle donne di Roma, in collaborazione con una associazione palestinese che si occupa di questo settore (produzione e raccolta di film di registe palestinesi). E’ un modo per mostrare la creatività e l’attenzione alla difficile realtà sociale e politica, che le circonda, di una nuova generazione (le registe sono tutte giovanissime), che non si rassegna e resiste con… l’arma della cinepresa.
Non avendo soldi in cassa, (dopo l’invio dei 9000 euro a Al Kamandjati), la realizzazione di questo progetto dipenderà sia dalle condizioni per le proiezioni poste dalla produzione palestinese sia dalla nostra disponibilità economica.
Per ora sappiamo che sarebbe disponibile e interessata a partecipare anche Torino, con un gruppo di giovani “Progetto Palestina” (e eventualmente altre associazioni e singole/i)”, ma anche questo dipenderà dai costi. Naturalmente chiunque sia interessato/a fare lo stesso (sostenendo i costi locali) è benvenuto. Non appena avremo dettagli più precisi vi informeremo

3. Progetto “Attraversare i confini, attraversare le generazioni” da realizzarsi in Palestina in collaborazione con l’associazione Miftah (fondata e diretta da Hanan Ashrawi). Lo conoscete, avendone già parlato quando lo avevamo presentato (senza successo) alla cooperazione italiana a Gerusalemme. Lo abbiamo ripresentato, e avremo la risposta a settembre, all’8×1000 valdesi.
Si tratta di una serie di “dialoghi”, corredati da eventi culturali, tra donne di tre generazioni (dalla prima intifada ad oggi), prevalentemente palestinesi, con la partecipazione di un numero più ridotto di italiane,testimoni della lunga storia di rapporti con le donne palestinesi.
4. Viaggio Palestina della bellezza Patrizia Cecconi, come aveva già detto all’assemblea di CèL, organizzerà un viaggio di gruppo, in collaborazione con Oltre il mare, l’associazione da lei con altre creata. Appena possibile farà avere i dettagli: data, durata, itinerario, costi ecc. Dal momento che attualmente si trova a Gaza, presso l’Istituto Vik,  per tenere corsi di italiano, il viaggio si terrà dopo il suo soggiorno di 3 mesi (quindi non prima di aprile).

Per ora ci fermiamo qui, in attesa di opinioni, suggerimenti, collaborazioni e, naturalmente, sottoscrizioni!. Un caro saluto da

Alessandra  per
Cultura è Libertà, una campagna per la Palestina

*** Artisti solidali: Helmut Mhadhbi, Sanjay Kansa Banik, Angel Ballester, Dalal Suleiman; Dimitri Chimenti (film Just Play); Traindeville; Trio Byron; Giovanna Marini con il coro e la banda della scuola popolare di musica di Testaccio; donazioni da Patrizia Cecconi per Oltre il mare; e una in memoria di Giuliano Valori.

Category: Osservatorio internazionale, Osservatorio Palestina

About Alessandra Mecozzi: Alessandra Mecozzi Nata a Roma il 14 novembre 1945. Né marito né figli. Ho due sorelle, un fratello e un mucchio di nipoti, madre novantunenne. Liceo Tasso e Università La Sapienza di Roma. Laureata nel 1970 con una tesi sulla Cgil. All’Università ho conosciuto la politica e il movimento studentesco, incontrato per la prima volta il sindacato. Non iscritta a nessun partito, dopo 2 anni di FGCI. Dalla fine del 1970 alla Fiom nazionale. Dal 1974 al 1990 alla FLM prima, poi alla FIOM di Torino/Piemonte. Nel 1975, con il gruppo dell’Intercategoriale donne cgil cisl uil di Torino, conosco e pratico il femminismo, nel sindacato e alla casa delle donne. 1983: primo convegno internazionale su donne e lavoro “Produrre e riprodurre”; 1987 : costruiamo Sindacato Donna nella CGIL. La politica per la pace, la incontro a Gerusalemme e nei territori palestinesi occupati, nel 1988, con donne italiane, palestinesi e israeliane (“Donne a Gerusalemme”, Rosenberg&Sellier), dopo una breve esperienza nei campi profughi palestinesi in Libano, in seguito a un appello di Elisabetta Donini. Nel 1989, eletta nella Segreteria Nazionale della Fiom, torno a Roma. Dal 1996, responsabile dell’Ufficio internazionale e, successivamente, anche della rivista della fiom Notizie Internazionali. Contribuisco alla nascita di “Action for Peace” (2001) un progetto di molte associazioni, per la presenza di missioni civili in Palestina/Israele; dal 2002 nel Coordinamento Europeo per la Palestina (ECCP). Partecipo dal 2001 - Genoa Social Forum - al processo del Forum sociale mondiale e del Forum sociale europeo. Dal 2012, “libera dal lavoro”, sono volontaria con “Libera” per l'area medio oriente e maghreb-mashreq e presidente della associazione “Cultura è Libertà, una campagna per la Palestina”.

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