Lucio Caracciolo: La strategia americana di fronte al binomio Russia-Cina si gioca sulla crisi Ucraina

| 10 Febbraio 2022 | Comments (0)

 

 

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Diffondiamo da La Stampa 9 febbraio 2021

Quale è il piano degli Stati Uniti nella crisi ucraina? Soprattutto, ne hanno uno?” Lucio Caracciolo sulla Stampa sottolinea come “tutti ci interroghiamo sugli obiettivi russi e sui mezzi con cui intendono raggiungerli, invasione del vicino non esclusa.

Almeno altrettanto importante sarebbe stabilire che cosa voglia l’America. Specialmente per noi, che apparteniamo al suo campo strategico, come testimonia la robusta presenza di assetti militari statunitensi sul nostro territorio.

Trovare una coerenza nelle mosse e contromosse di Washington appare piuttosto arduo. Insomma – scrive l’editorialista – il piano non c’è o se c’è non funziona. L’enfasi propagandistica sull’invasione russa, che tanto preoccupa gli ucraini alle prese con una corposa fuga di capitali, non può surrogarlo. Tutto nasce da una contraddizione di fondo.

Gli Stati Uniti considerano la Cina l’unica potenza in grado di impedire che questo sia il secondo secolo americano. A sfida su scala globale dovrebbe corrispondere coerente risposta globale. L’Ucraina dimostra che non è così. Qui è maturata la strana coppia sino-russa, autocelebrata da Xi Jinping e Putin in apertura dei Giochi di Pechino. Produzione americana. Violazione della legge universale che consiste nel dividere i nemici. La coppia Cina-Russia è qui per restare. E nelle equazioni del Pentagono entra il rischio di trovarsi a combattere una guerra su due fronti, l’indo-pacifico e l’europeo.

Le incertezze di Washington nel teatro ucraino derivano dall’errore di calcolo sulle intenzioni e sulle capacità di Mosca. Abbastanza normale per la superpotenza, abituata a cercare la vittoria e solo poi a trarne le conseguenze.

Per correggere questa traiettoria negativa ed evitare una guerra non voluta ma comunque disastrosa, Washington cerca di uscire dalla trappola ucraina che Mosca le ha teso. Ciò comporta riconoscere ruolo e rango della Russia coinvolgendola in un negoziato a tutto campo sugli assetti di sicurezza paneuropei.

Per minare così le basi del suo fidanzamento con la Cina nell’unico modo possibile: dimostrandole che non ne ha bisogno. L’alternativa è infilarsi in un tunnel senza uscita del quale noi europei saremmo le prime vittime, a partire dalla prossima raffica di sanzioni e controsanzioni. Motivo in più – conclude – perché anche Roma faccia sentire la sua voce. Nulla è ancora perduto.

Category: Osservatorio Cina, Osservatorio internazionale, Osservatorio Stati Uniti

About Lucio Caracciolo: Lucio Caracciolo è nato a Roma nel 1954. Laureato in filosofia all'Università La Sapienza di Roma, dirige la rivista italiana di geopolitica Limes che ha fondato nel 1993 e la Eurasian Review of Geopolitics Heartland nata nel 2000. È considerato uno dei massimi esperti italiani di geopolitica. Ha partecipato, numerose volte, come inviato alle riunioni del Gruppo Bilderberg. È membro del comitato scientifico della Fondazione Italia USA. Dal 1973 al 1975 è stato redattore di Nuova Generazione (periodico della FGCI), poi passa a la Repubblica, dove lavora dal 1976 al 1983 come cronista politico, diventando capo della redazione politica. È stato caporedattore di MicroMega dal 1986 al 1995. Scrive editoriali e commenti di politica estera per il Gruppo Editoriale L'Espresso. Considerato tra i maggiori geopolitologi in Italia, ha scritto diversi saggi, alcuni dei quali sono stati pubblicati anche in altri paesi. Nel 2002 ha condotto insieme a Silvestro Montanaro il programma televisivo C'era una volta - Dagli Appennini alle Ande in onda su Rai 3 in cui venivano affrontati i grandi temi politici, economici e sociali del nuovo Millennio assieme agli ospiti che settimanalmente si avvicendavano. Ha Insegnato Geografia politica ed economica all’Università degli studi Roma Tre, svolge seminari di geopolitica in varie istituzioni e presiede i master in geopolitica organizzati dalla SIOI. Dall'anno accademico 2006/07 insegna Geografia politica ed economica presso la facoltà di Filosofia della mente, della persona, della città e della storia dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Dall'anno accademico 2009/10 insegna "Studi strategici" nell'ambito della facoltà di Scienze politiche della LUISS Guido Carli. Dall'anno accademico 2010/11 partecipa all'insegnamento della prima laurea magistrale in "International Relations" in lingua inglese della LUISS Guido Carli. Tra le sue ultime pubblicazioni: Terra incognita. Le radici geopolitiche della crisi italiana (Saggi Tascabili Laterza, 2001); con Enrico Letta Dialogo intorno all'Europa (Saggi Tascabili Laterza, 2002); con Enrico Letta L'Europa è finita? (Add editore, 2010).

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