Sezione ANPI Berlino Branderburgo: A favore della capitana Carola Rackete contro la volgarità, impotenza e xenofobia
Diffondiamo questa presa di posizione dell’ANPI che ci ha inviato Franco Di Giangirolamo residente a Berlino-
Dopo la lodevole operazione di salvataggio dei naufraghi nel Mediterraneo da parte della Sea Watch abbiamo dovuto assistere con disgusto alle manifestazioni di volgarità, arroganza, impotenza e xenofobia che il governo italiano ha esibito senza vergogna, tentando maldestramente di subordinare al recente Decreto Sicurezza i principi stabiliti dalla Costituzione Italiana e dalle Convenzioni Internazionali sui salvataggi in mare. Tutto ciò al fine di aizzare l’opinione pubblica contro i valori della solidarietà umana e contro chi li pratica.
La questione migratoria, nella narrativa di governo, non c’entra nulla. A dimostrazione di ciò il fatto che, mentre veniva impedito alla Sea Watch di far sbarcare i 42 migranti salvati in mare, altre navi non ONG potevano far sbarcare a Lampedusa circa duecento migranti senza clamore mediatico. Le ONG che si occupano di fronteggiare l’emergenza umanitaria nel Mediterraneo sono descritte dal Ministro degli Interni come entità criminali che minano la sovranità nazionale. Tale narrativa serve al Ministro degli Interni al fine di creare consenso politico per chi, come la sua parte politica, utilizzando violenza e discriminazione, si autoproclama protettore della società italiana e dei suoi valori.
La storia ha già visto queste logiche e l’Europa tutta ne ha già pagato il prezzo.
L’ANPI Berlino Brandeburgo non si ritrova in tali manifestazioni di questo governo, né nei suoi peggiori epigoni, in primis il Ministro dell’Interno che, pur avendo giurato fedeltà alla Costituzione Repubblicana, la calpesta quotidianamente violandone gravemente i principi fondamentali, a partire dall’antirazzismo e dal rispetto della vita umana.
In questo contesto l’Europa tutta è chiamata a rispondere alla complessità della questione migratoria. E, per una migliore gestione dell’emergenza umanitaria nel Mediterraneo, in primo luogo deve essere modificata la Convenzione di Dublino, al fine di raggiungere un equo impegno europeo nella gestione della crisi. Ciò limiterebbe la dilagante degenerazione xenofoba e nazionalistica a cui assistiamo a livello europeo.
Noi siamo con la Capitana Carola Rackete, con i migranti e con i paesi europei che li hanno accolti e che hanno mostrato un’attenzione ai diritti umani che il Governo Italiano ignora ma che gran parte degli italiani ha a cuore, come hanno mostrato le numerose manifestazioni di questi giorni.
Noi siamo contro la barbarie ed è per questa ragione che
ADERIAMO alla Manifestazione Nazionale
FUER DIE RECHTE von GEFLUECHTETEN
per sostenere CAROLA RACKETE
e invitiamo chiunque si ritrovi negli ideali della resistenza antifascista dell’ANPI a partecipare dietro la nostra bandiera.
NOTSTAND der MENSCHLICHKEIT
BERLINO, 6 LUGLIO 2019 ore 14
Bundeskanzleramt, Otto von Bismarck Alle
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