Roberto Dall’Olio : Berlino 10 maggio 1933. L’olocausto dei libri
Il 10 maggio 1933, ottantadue anni fa, Goebbels organizzò l’incendio di libri davanti all’Opernplatz di Berlino. Il ministro del Reich dottor Goebbels così si rivolse agli studenti. “Camerati studenti, uomini e donne tedesche, l’era dell’esagerato intellettualismo ebraico è giunta alla fine. Il trionfo della rivoluzione germanica ha liberato la strada per la nuova via tedesca. Il futuro Uomo Tedesco non sarà solo un uomo di libri, ma anche un uomo di carattere ed è a questo fine che vogliamo istruirvi: per avere già in età giovanile il coraggio di guardare diritto negli occhi la spietatezza della vita, di ripudiare la paura della morte e ritrovare così il rispetto della morte. Questa è la missione della gioventù e perciò voi fate bene, in questa ora tarda, ad affidare alle fiamme i rifiuti intellettuali del passato. Si tratta di un’impresa simbolica forte, e grande, un’impresa che proverà a tutto il mondo che le basi intellettuali della Repubblica di Novembre sono state rovesciate, ma che dalle loro rovine sorgerà vittorioso il Signore di un nuovo spirito.”
L’OLOCAUSTO DEI LIBRI
Goebbels rideva
parlando di satana
dal suo sofà
mentre i libri
bruciavano
nelle piazze
del Terzo Reich
di 82 anni fa
l’imbianchino
inebriato di cadaveri
passati e futuri
assumeva la cenere
come oppio
vedendo
la Gioventù Tedesca
dare alle fiamme
la cultura occidentale
a lui sgradita
Goering paonazzo
rideva a crepapelle
accarezzando
con dolcezza
i suoi cani
Himmler gelido
eseguiva
fedelmente
Rosenberg
felice
perchè
rimaneva solo
il suo libro
Hess vedeva
lo spirito tedesco
purificarsi
tra le fiamme
fu così
che un manipolo
di gangster
facilmente
carbonizzava
la memoria
del nostro mondo
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