Roberto Dall’Olio: Domande di un lavoratore “privilegiato”
DOMANDE DI UN LAVORATORE “PRIVILEGIATO”
a la maniera di Brecht
sono un lavoratore privilegiato
ma perché è un privilegio
in una repubblica democratica
fondata sul lavoro
avere un lavoro
a tempo indeterminato?
Forse che l’Italia
possa permettere
che i lavoratori di Terni
vengano selvaggiamente picchiati?
Quando i fiumi esondano
termine fluido per dire
che divorano vite luoghi terre
quando appunto lo fanno
possono definirsi assassini?
Sono forse persone
Hanno una responsabilità?
Si è mai definito tale
chi picchia le donne?
Chi ha costruito
saccheggiando le terre liguri
e italiche in genere?
Chi diede e continua a dare
il permesso di farlo?
Perché dobbiamo piangere
i morti sotto il fango
prima – eventualmente _ lo so è terribile l’avverbio –
di agire?
Il patrimonio artistico
che tutto il mondo ammira
l’abbiamo “creato” noi?
Forse che deve ammuffire
mentre giovani specializzati
ammuffiscono senza lavorare?
Chi firmò
contratti capestro
per i giovani
e per tutti
con i governi
di segno ambidestro?
Lo statuto dei lavoratori
costato sangue e lutti
l’hanno pensato illustri
uomini del passato riformatore
che i riformatori di oggi
conoscono ancora?
Quando razzisti neopadani
e vecchi missini rigenerati
dai congressi termali
usano linguaggi violenti
si aspettano davvero
il benvenuto nei luoghi
dell’emarginazione
e della migrazione?
Sappiamo che il popolo
dei migranti vale quanto
numericamente
la popolazione europea?
La scollatura
tra paese reale
e paese normale
l’hanno generata
i pendolari
di tutte le mattine
del mondo?
Gli amministratori
che furono della sinistra
ricordano ancora le parole
del caro Berlinguer
sulla questione morale?
Pensano che le loro cene
pantagrueliche
tolgono denari
per scuole e ospedali?
Chi ci ha portati
noi consenzienti
perlopiù
a questo degrado
pagherà mai
politicamente
per tale inettitudine?
Tante domande
quante sconfitte
ma è presto compagni
per serrare bottega
vero come è vero
che i negozi restano aperti
anche alla domenica….
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