Il nuovo libro di L’io e il mondo di TJ: I miei primi 25 aprile
L’Io e il Mondo di TJ è una piccolissima casa editrice bolognese che si autoproduce e autodistribuisce cercando di parlare ai bimbi della scuola primaria di temi “impegnativi”, che incidono e determinano la libertà e l’autonomia di ciascuno. Ad una prima serie di piccoli libri dedicati a temi psicologici (paura, ansia, angoscia, depressione) si sono aggiunte nuove pubblicazioni sulle libertà civili. Dopo “I miei primi 1 maggio”, pubblicato nel 2015 con il contributo di Maurizio Landini e Umberto Romagnoli, e “Io non volevo andarmene da casa”, tentativo di spiegare l’immigrazione ai bambini con l’aiuto delle canzoni di Francesco Guccini
E’ ora la volta di “I miei primi 25 aprile”, a cui hanno collaborato Bernardo Bertolucci, e i partigiani Ibes Pioli “Rina” e Renato Romagnoli “Italiano” sempre con disegni di Tommy
Che cos’è il 25 aprile? Perché gli autobus hanno le bandierine dell’Italia sul “muso” e non si va a scuola? Perché si canta “Bella ciao”?
Per rispondere a queste e altre domande, esce “I miei primi 25 aprile”, il nuovo progetto della piccola casa editrice bolognese L’Io e il Mondo di TJ.
Con grande entusiasmo tre grandi personalità hanno accolto l’invito a raccontare ai bambini la Resistenza, la Liberazione, i Partigiani: sono il regista Bernardo Bertolucci e i partigiani Ibes Pioli “Rina” e Renato Romagnoli “Italiano”.
Attraverso i loro ricordi “I miei primi 25 aprile” vuole spiegare ai giovanissimi una storia che è ormai uscita dalle narrazioni familiari con la scomparsa della generazione che l’ha vissuta. Proprio per questo L’Io e il Mondo di TJ ha ritenuto indispensabile ripartire da qui: dai bambini che oggi hanno 6-10 anni e sono probabilmente la prima intera nuova generazione i cui nonni e nonne non hanno vissuto gli anni del fascismo e della guerra.
Per evitare un’esposizione astratta e di difficile comprensione (ricordiamo che alla scuola primaria difficilmente si arriva a parlare della Seconda Guerra Mondiale) Bernardo Bertolucci, “Rina” e “Italiano” hanno trovato le “chiavi” giuste per raccontare ai più piccoli questo fondamentale momento di storia italiana, i suoi protagonisti, ma soprattutto il suo significato, proprio ora che è più forte il rischio di perdere il contatto con ciò che è stato e il suo valore. Anche assumendosi la responsabilità e il rischio di fare qualche astrazione e attualizzazione.
E se per Rina e L’Italiano si è trattato di riportare a galla episodi di vita vissuta, Bernardo Bertolucci ha usato pennellate emotive e romantiche per colorare ricordi personali, a cominciare dalla sua famosa pellicola “Novecento”.
Un aiuto prezioso, infine, è arrivato da Claudio Silingardi direttore dell’Istituto nazionale per la storia del movimento di Liberazione in Italia (Insmli), che ha fornito la consulenza storica.
A cosa resiste un bambino? Per cosa parteggia una bambina? Cosa significa per loro essere liberi?
Partendo da queste domande “I miei primi 25 aprile” prova a far capire ai piccoli come nasce e cos’è la Resistenza. A cosa si “resisteva” allora e perché. Quale la libertà che i ragazzi di allora volevano e per cui hanno combattuto. Quali le libertà dei bambini di oggi, che forse hanno, e forse no. O forse neppure sanno di avere o di non avere.
Nella settimana precedente il 25 aprile, per la precisione dal 18 al 24, il piccolo volume verrà distribuito gratuitamente alle famiglie con bambini alle casse dei circa 430 punti vendita di Coop Alleanza 3.0 e delle controllate.
Il libro è inoltre acquistabile sul sito della casa editrice www.tjidee.it e nelle librerie online, o si può ordinare in tutte le migliori librerie.
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