Riccardo Cesari: Ricordo di Vittorio, nel segno di don Milani
Ricordo di Vittorio, nel segno di don Milani
(intervento al convegno “Il cristallo e la fiamma. In ricordo di Vittorio Capecchi”, Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Bologna, in collaborazione con il Collegio Superiore e ParliamoneOra, 26 marzo 2025)
In questa giornata dedicata a Vittorio, intervengo per ultimo sia in ordine di tempo che di importanza. La mia è la storia più di una possibilità che di un’amicizia. Ve la racconto per come è andata.
Era la fine di maggio 2023 e dal Mulino mi arrivò una pubblicità di un articolo della famosa Rivista intitolato “Il messaggio di Don Milani” e firmato da Vittorio Capecchi.
Conoscevo Capecchi di fama, economista e sociologo, autore di Inchiesta, una rivista che avevo letto nei miei anni di studente di statistica economica.
Per di più, un titolo così mi spiazzava, dato che avevo appena pubblicato con Giunti un grosso volume su vita e opere del Priore di Barbiana (“Hai nascosto queste cose ai sapienti. Don Lorenzo Milani, vita e parole per spiriti liberi”, Giunti, marzo 2023) e mi spiaceva non poco aver perso quel riferimento.
Il mio stupore aumentò appena mi resi conto che quel lungo e ricco articolo che Il Mulino riproponeva in occasione del centenario della nascita del Priore era un pezzo uscito su quella rivista nell’agosto del 1967, neanche due mesi dopo la morte di Don Lorenzo (26 giugno 1967).
Lessi l’articolo con avidità e stupore per la profondità delle considerazioni e la ricchezza di notizie inedite che conteneva. Reduce dalla lettura di molte decine di libri e articoli su Don Milani, ero meravigliato dalle considerazioni originali e innovative sviluppate, così tante e così in anticipo, da Vittorio.
Ovviamente, non ci misi molto a trovare l’email dell’autore (vittorio.capecchi@unibo.it) e a scrivergli, il 31 maggio alle 18.42:
Caro Vittorio
Ho letto il lungo approfondimento sulla vita e le opere di don Lorenzo Milani fatto all’indomani della sua morte nell’estate del 1967 (Rivista Il Mulino, n.8/1967).
Pur avendo letto molto sulla vita del Priore non avevo mai incrociato il tuo articolo.
Non so se ne hai scritti altri prima e dopo.
Tra l’altro l’articolo finisce sollecitando le risposte dei lettori su 4 domande. Non so se la cosa ebbe un seguito.
Mi piacerebbe sapere come venisti a conoscenza di Barbiana e di Don Milani.
Se hai piacere ci sentiamo o ci vediamo
Grazie
Riccardo Cesari
Non mi aspettavo di ricevere una cordialissima risposta dopo appena un’ora e mezza.
Caro Riccardo,
innanzitutto ti ringrazio per la tua attenzione per quel mio scritto, e sono grato alla rivista per averlo ripubblicato.
Era il mio primo pezzo su Don Milani, e le domande che lo chiudevano non hanno avuto seguito. Sono tornato sull’argomento all’incirca negli anni Settanta con un articolo pubblicato su Inchiesta che teneva conto della prospettiva femminista della mia compagna di allora, purtroppo scomparsa tredici anni fa, Adele Pesce. Posso provare a recuperarlo, ma dubito di riuscirci.
Sono venuto a contatto con l’esperienza di don Milani attraverso la lettura delle sue opere, e poi tramite l’incontro con il suo confessore don Bensi (non ricordo con precisione in che modo lo contattai): andai a trovarlo a Firenze, e fu lui che me ne parlò ampiamente, raccontandomi anche molte cose sulla sua famiglia e altri aspetti che nei libri non si trovavano.
Mi farebbe molto piacere incontrarti, e poter conversare con te di questa pagina della mia storia, che è stata per me un’esperienza formativa importante, e ha rappresentato un punto di riferimento fondamentale: ero allora giovane docente a Trento, in un’atmosfera particolare, di cui, se ti interessa, ti parlerò volentieri.
Volentieri sentiamoci e vediamoci, se ne hai tempo e voglia!
Qui sotto ti lascio tutti i miei recapiti, e anche quelli di mia moglie
(che è spesso più attenta di me nel leggere le mail!).
Un caro saluto
Vittorio
347.7448989
Da questa email vengono fuori molte delle qualità di Vittorio: la curiosità, il fiuto, la capacità di reperire le fonti giuste, di aver fatto le letture giuste, l’essere sempre sulla frontiera del sapere e della vita, la cordialità e l’apertura immediata verso un perfetto sconosciuto.
La settimana dopo ero a Bologna, accolto da Vittorio e Amina come un vecchio amico, riempito di libri, racconti, pensieri nella indimenticabile stanza-studio di Piazza Santo Stefano, così strabordante di documenti, oggetti, carte, progetti, medaglie e penombra, come la stanza di un capitano di lungo corso che ha percorso tutti i mari e visitato tutte le terre del mondo, portando i segni e i messaggi di tante civiltà diverse di cui riesce a trasmetterti, con semplicità e precisione, tutto il fascino.
Ci siamo lasciati con tante idee in testa ma senza la consapevolezza, almeno da parte mia, che quello era il primo ma anche l’ultimo incontro.
Forse Vittorio, con quella sua percettibile urgenza, capiva qualcosa di più.
La lettura delle sue opere, che spero possano essere presto riordinate e raccolte, fa da palliativo e da consolazione del tanto che avrebbe potuto essere.
Grazie Vittorio e grazie Amina.
N.d.R.: L’articolo di Vittorio “Il messaggio di don Milani” è stato ripubblicato anche da noi (www.inchiestaonline.it) il 9 giugno 2023. Sempre su www.inchiestaonline.it si trova, cofirmato da Amina e Vittorio, “Attualità di don Milani. Conversazione con Riccardo Cesari”(13 giugno 2023), che costituisce l’ultimo intervento pubblico di Vittorio, se si eccettua il suo ricordo di Flavia Franzoni, apparso su Inchiesta il 15 giugno. E a Riccardo si deve inoltre, sempre su Inchiestaonline, “Caro Vittorio” del 2 agosto 2023.
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