Vincenzo Colitto: Peste
Il 26 novembre lo scrittore Alfredo Colitto ha presentato il suo nuovo romanzo “Peste” alla libreria Ubik di Via Irnerio 27, Bologna. Il romanzo era stato anticipato da un prequel dal titolo “La compagnia della Morte”, uscito a fine ottobre con lo scopo di narrare l’antefatto delle vicende descritte in “Peste”.
Dopo la trilogia di gialli ambientati in una Bologna medievale, che aveva come protagonista ed investigatore Mondino de’ Liuzzi, Colitto in questo romanzo si sposta nella Napoli del 1655, di cui descrivi gli intrighi dei potenti per la conquista del potere e la lotta per la sopravvivenza delle persone comuni.
Napoli, 1655. Varcando la soglia di palazzo Guzmán con la sua famiglia di saltimbanchi, per intrattenere gli ospiti del conte, Cecilia non immaginava che la sua vita sarebbe cambiata per sempre. Dopo aver ricevuto gli applausi divertiti degli astanti, si ritrova nel parco del palazzo e assiste, impotente e terrorizzata, a un incontro segreto.
Il conte Guzmán e un altro uomo stanno parlando del destino di Napoli e di una congiura che potrebbe riportare la città nelle mani dei francesi. Cecilia non sa nulla di politica, ma comprende subito il pericolo in cui si trova: è l’unica testimone dell’atroce tradimento. Quella stessa notte, infatti, la sua famiglia viene assalita da tre sicari. Lei è la sola a sfuggire al massacro, grazie al provvidenziale intervento di un uomo che le permette di nascondersi in un palazzo deserto e misterioso.
Sebastiano Filieri non ha più nulla nella vita, se non la sua pittura. Ha perso la famiglia e gli ideali in pochi giorni, durante la breve, sfortunata rivolta di Masaniello.
Quando scopre il segreto di Cecilia, Sebastiano sa che il conte Guzmán non riposerà finché non l’avrà uccisa. La ragazza potrebbe riportarlo a combattere per la sua patria, per i valori che un tempo guidavano la sua esistenza, ma la città di Napoli è minacciata da un nemico più pericoloso della Francia, più infido dei governanti spagnoli: la peste.
E’ lo sfondo sociale che arricchisce la trama, quel popolo costituito da Lazzari, poveri che campano in miseria contrapposti ai nobilastri spagnoli asserragliati nel lusso dei loro sfarzosi palazzi. Intrighi e colpi di scena non si contano, e tra il desiderio di Cecilia di vendicare i suoi genitori, e gli ideali di Filieri che sembrano rinascere dopo i tragici fatti precedenti, scoppia la peste. Tra spie, patrioti, e sacrifici fino al prezzo della vita la storia si conclude lasciando nel lettore la sensazione di aver trascorso ore piacevoli e di aver chiuso davvero un buon libro.
Alfredo Colitto affianca all’attività di scrittore quella di traduttore per alcune tra le maggiori case editrici italiane. È l’autore di “Cuore di ferro” (finalista al Premio Salgari), “I discepoli del fuoco” (finalista al Premio Azzeccagarbugli e vincitore del Premio Mediterraneo del Giallo e del Noir e del Premio di Letteratura Poliziesca Franco Fedeli), “Il libro dell’angelo” (vincitore del Premio Azzeccagarbugli 2011) e “La Porta del Paradiso”. I suoi romanzi sono stati tradotti in 7 lingue e pubblicati in 21 Paesi.
Category: Gialli e noir